Belen Cerezo Montoya
Junko Imada
Irena Lagator
Dacia Manto
Irene Rossi
Carlo Steiner
Ester Viapiano
Karin Gavassa, Lorena Tadorni
Progetto espositivo che coinvolge artisti dell'ultima generazione che impiegano materiali delicati, fragili, leggeri, e nei cui lavori entra in gioco una forte manualita'. Opere di Belen Cerezo Montoya, Junko Imada, Irena Lagator, Dacia Manto, Irene Rossi, Carlo Steiner, Ester Viapiano.
Collettiva
a cura di Karin Gavassa, Lorena Tadorni
Dopo essere stato presentato da Maggio a Giugno 2006 presso l’Imbiancheria del Vajro a Chieri (Torino), viene riproposto presso la Galleria studio legale di Caserta il progetto espositivo “fuori e' un giorno fragile", che coinvolge artisti dell’ultima generazione, nazionali e internazionali, che impiegano materiali delicati, fragili, leggeri, e nelle cui opere entra in gioco una forte manualita'.
La tipologia degli elementi impiegati, unita a tecniche che oggi sembrano dismesse, da' vita a opere che vivono in un proprio contesto e che recuperano un rapporto con pratiche ormai quasi dimenticate, in cui la pazienza, una sorta di accanimento, produce risultati di grande sensibilita' e leggerezza. Con esiti diversi, gli artisti in mostra si riappropriano di una dimensione che rifugge dai linguaggi legati ai nuovi media, sviluppando il lavoro su una processualita' che si protrae, richiedendo attenzione, cura e dedizione.
Bele'n Cerezo Montoya (Vitoria, Spagna, 1977) esplora una realta' privata, ma attraverso media differenti. Il gesto con cui da' vita al vestito, realizzato con la spugna, insieme alla presenza del suo corpo, compone un’azione minima. Junko Imada (Kumamoto, Giappone, 1971) inserisce su morbidi teli di poliestere piccole sculture in ceramica che ricordano i bachi della seta.
Nascono cosi', nella scansione ritmica e paziente del suo lavoro, i delicati e leggeri teli di foam che coniugano organico e artificiale, leggerezza e gravita' della materia. Lo stesso senso di transitorieta' permea il lavoro di Irena Lagator (Cetinje, Montenegro, 1976), che svolge una ricerca archeologica sul presente, impiegando gli scontrini, i cui dati impressi sono destinati a cancellarsi nel giro di pochi mesi, e la colla, con cui traccia figure stilizzate di grande leggerezza.
Sulla rappresentazione dello spazio si muove invece Dacia Manto (Milano, 1973) che, attraverso supporti mimetici e spiazzanti, come spugne, gomme-plastiche, perle, realizza insolite mappature di luoghi che giocano con le leggi fisiche e la loro rappresentabilita', mentre Irene Rossi (Biella, Italia, 1975) recupera un processo tradizionalmente legato alla condizione femminile per dar vita a piccoli microcosmi fatti di perline, paillettes e stoffe.
L'interesse per la potenzialita' espressiva dei materiali caratterizza l'opera di Carlo Steiner (Terni, 1957). Parallelamente all'uso della carta, l'artista crea delicate farfalle di ostia che, minuziosamente tagliate, si installano nello spazio con la delicatezza di un volo. L’idea del mazzo di carte di Ester Viapiano (Torino, 1973) agisce come possibilita', accostamento, sovrapposizione di pensieri che non hanno un ordine preciso, ma possono continuamente essere rimescolati da chiunque voglia giocare, svelando cio' che avviene prima del lavoro e della sua formalizzazione.
Il catalogo della mostra e' prodotto da TeKnemedia.net, progetto di comunicazione in rete dedicato all’arte e al sistema della creativita' contemporanea. In partnership con la galleria Allegretti Contemporanea, Torino.
In collaborazione con Junta de Castilla y Leo'n, Spagna.
Inaugurazione 19 Dicembre 2006
Galleria studio legale
Corso Trieste, 63 - Caserta
Orari di apertura: 09:00 - 19:00, chiuso lunedi e festivi