Antonio Paciocco
Ettore Le Donne
Giuseppe Masciarelli
Cesare Iezzi
Luisa Bergamini
GiovanniBoldrini
Fabrizio Campanella
Alessandro Carlini
Isabella Ciaffi
Maria Pia Daidone
Andrea P. Damiani
Anna Donati
Umberto Esposti
Maria Cristiana Fioretti
Giovenale
Nabil
Innocenzo Odescalchi
Giorgio Pahor
Monica Pennazzi
Alessandro Perinelli
Massimo Pompeo
Leo Strozzieri
Maurizio Vitiello
Itinerario dell'arte oltre. La mostra documenta un decennio di attivita' del Movimento, che idealmente intende proseguire l’esperienza spazialista di Lucio Fontana. A cura di Leo Strozzieri.
Itinerario dell'arte oltre
a cura di Leo Strozzieri
Il Movimento, sorto nel 1996 tra le citta' di Chieti, Pescara e Venezia, ad opera
di un gruppo di artisti tra cui Antonio Paciocco, il teorico, Ettore Le Donne che
ne e' l’animatore, Giuseppe Masciarelli e Cesare Iezzi, conta attualmente 26
aderenti: ai quattro suddetti si sono aggiunti nel tempo Luisa Bergamini, Giovanni
Boldrini, Fabrizio Campanella, Alessandro Carlini, Isabella Ciaffi, Maria Pia
Daidone, Andrea P. Damiani, Anna Donati, Umberto Esposti, Maria Cristiana
Fioretti, Giovenale, Nabil, Innocenzo Odescalchi, Giorgio Pahor, Monica Pennazzi,
Alessandro Perinelli, Massimo Pompeo.
Prossimamente, l’Iperspazialismo si apprestera' ad accogliere altre significative
personalita', “in primis" i maestri Achille Pace, a suo tempo tra i fondatori del
Gruppo Uno, Eduardo Palumbo, massimo esponente del Neofuturismo, Angelo Manca e
Renato Spagnoli, esponenti del Neocostruttivismo, in ultimo il giovane Gian
Battista Morana.
La mostra romana documenta un decennio di attivita' del Movimento, che idealmente
intende proseguire l’esperienza spazialista del grande Lucio Fontana, del quale
nel gruppo e' presente il nipote Umberto Esposti.
Legato allo Spazialismo da un comune interesse per il progresso scientifico e
tecnologico, l’Iperspazialismo fa propria la legge di incremento progressivo dello
spazio teorizzata dallo stesso Lucio Fontana, secondo la quale esso viene
rappresentato con ampiezza ogni volta maggiore nei diversi secoli. Consapevoli che
lo spazio nel nostro secolo ha raggiunto un’ampiezza superiore a quella di ogni
altro periodo storico a seguito delle esplorazioni spaziali e della formulazione
di nuove teorie astrofisiche, ma anche convinti che soltanto l’immaginazione puo'
permettere alla mente umana di percepire una spazialita' troppo ampia, gli
iperspazialisti propongono il "frammento cosmico iperspaziale", particolare
ingrandito di universi immaginari in estensione infinita al di la' dei limiti della
tela, opera d’arte, quindi, evocatrice di un’erranza sublime per vaste penombre e
luminosita' aurorali.
Il frammento iperspaziale, finestra aperta su un passato cosmico dell’umanita', che
sta per tornare futuro, e' caratterizzato da un linguaggio criptico, simbolico,
archetipico; per i contenuti propositivi, non certo per gli aspetti stilistici,
richiama alla mente la pittura delle grotte preistoriche.
Cio' perche' l’Iperspazialismo e' l’arte di una nuova Preistoria: quella dell’Era
Spaziale; come tale e' celebrazione di un rito collettivo.
Se i pittori di Lascaux e di Altamira dipingevano per predisporre la tribu' alla
caccia alimentandone l’immaginazione con la prefigurazione delle fiere da
uccidere, gli iperspazialisti si servono dell’immaginazione per preparare lo
spirito dell’uomo ad affrontare futuri emozionanti viaggi di ritorno tra le
stelle.
Diversi i manifesti teorici redatti per illustrare la poetica del Movimento: dal
primo, costitutivo, ai manifesti dell’arte sacra iperspazialista e dell’amore
iperspazialista, per finire con il manifesto della pubblicita' iperspazialista
commissionato alla pubblicitaria Chiara Strozzieri proprio in occasione della
mostra, documentata da un elegante volume (editrice Artechiara, Pescara, 2006).
Immagine: Le Donne, Perinelli, Vitiello, Daidone, Campanella.
Inaugurazione: 12 gennaio 2007
Studio Soligo
via Emanuele Gianturco, 5 - Roma
Orario: tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.30
Ingresso Libero