George Lilanga di Nyamo
dal 2/1/2007 al 31/3/2007
Segnalato da
2/1/2007
George Lilanga di Nyamo
Museo Hendrik Christian Andersen, Roma
Opere scelte 1970 - 2005. Il percorso dell'artista africano - dalle sculture lignee policrome ai monocromi su carta, ai dipinti su pelle di capra fino ai grandi lavori su lastre di ferro tagliate con seghetto a mano e ai dipinti su masonite - ruota tutto attorno ai temi animistici della tradizione del suo paese, temi che si materializzano nella fitta e sempre varia presenza colorata di spiritelli-elfi benefici, intesi a mimare situazioni quotidiane legate alla vita del suo villaggio natale.
Opere scelte 1970 - 2005
Si presenta per la prima volta a Roma una mostra dedicata ad un artista recentemente scomparso, George Lilanga di Nyama (1934 - 2005), illustre rappresentante dell’arte contemporanea africana, di origine makonde e vissuto sempre nella sua terra in Tanzania ma la cui fama si e' diffusa rapidamente in Occidente attraverso numerose esposizioni a partire dagli anni ’70 fino all’anno della sua morte. Per la sua arte, rimasta fuori dai linguaggi ‘colti’ d’Europa o d’oltre oceano, sono stati fatti riferimenti ai graffitisti newyorkesi, ai fumetti, ai cartoni animati, a Dubuffet e alla sua art brut. La mostra, organizzata dalla National Gallery di Firenze nelle persone dei collezionisti ‘di linguaggi altri’, Luca Faccenda e Marco Parri, con opere di proprieta' degli stessi e di altre collezioni private, e' ospitata negli spazi del Museo Hendrik C. Andersen, dove gia' si sono svolte in passato riscuotendo grande interesse da parte dei visitatori iniziative dedicate ad artisti africani, quali quelle sui due importanti fotografi del Mali, Seydou Keita e Malik Sidibe', e sull’anglo-nigeriano Yinka Shonibare.
Il percorso figurativo di George Lilanga - dalle sculture lignee policrome ai monocromi su carta, ai dipinti su pelle di capra fino ai grandi lavori su lastre di ferro tagliate con seghetto a mano e ai dipinti su masonite o faesite - ruota tutto attorno ai temi animistici della tradizione del suo paese, temi che si materializzano nella fitta e sempre varia presenza colorata di spiritelli-elfi benefici, cosiddetti “mashetani" o “shetani", intesi a mimare con abnorme e ironico sguardo situazioni quotidiane legate alla vita del suo villaggio natale.
Il catalogo contiene testi di Renato Barilli e Lara Vinca-Masini.
Inaugurazione: martedi' 23 gennaio alle ore 17.30.
Museo Hendrik C.Andersen
Via P.S.Mancini 20 - Roma
Orario: da martedi' a domenica, 9 - 19
Ingresso libero