Lauriola propone alcuni scorci di Roma, fotografie della capitale ritoccate al fine di cambiare l'aspetto di una citta' secolare, di renderla piu' "vivibile" secondo i gusti e le analisi proprie dell'artista.
S.P.Q.R.
a cura di Giorgia Calo'
La ricerca artistica di Giusy Lauriola, fin dai suoi esordi, ci invita a riflettere sui cambiamenti dell’era moderna: mutamenti culturali, sociali, politici e mediatici. In occasione di questa mostra, curata da Giorgia Calo', l’artista ci propone alcuni scorci di Roma, fotografie della capitale ritoccate al fine di cambiare l’aspetto di una citta' secolare, di renderla piu' “vivibile" secondo i gusti e le analisi proprie dell’artista.
Le opere di Giusy evidenziano un cambiamento della struttura urbana: una nuova visione di una citta' dal passato cosi' imponente, legata a diversi simboli tra cui il Colosseo, la lupa capitolina, l'aquila imperiale, i simboli della cristianita', nonche' il famoso acronimo S.P.Q.R. e che l’artista ha scelto come titolo per questa sua nuova personale.
Roma caput mundi, la Roma dei Cesari, citta' sacra e pagana, dove da sempre religioso e laico hanno coesistito. Giusy Lauriola immortala proprio questa Roma, quella dei famosi tramonti, dove tutto si tinge di rosso a cominciare dalle cupole e dal riflesso dell’acqua nelle fontane. Ma l’artista non si lascia “normalizzare" da quest’aura imperante della capitale che sembra quasi darle fastidio. La fa propria, filtrandola con la sua macchina fotografica, rielaborando le immagini al computer ed infine “schermandole" con un velo di plexiglas che rende la giusta distanza tra cio' che era stato e cio' e', l’hic et nunc.
L’artista si diverte quindi a rappresentare una mescolanza tra antico e moderno rielaborando scorci del centro, particolari legati alla storia della capitale italiana da piazza Campo de' Fiori ai palazzi che costeggiano Fontana di Trevi, dagli edifici in Prati alla cupola di San Pietro, dai vicoli di Borgo Pio all’Ara Pacis, e mostrando cosi' il lato piu' nascosto e attuale di una citta' vetusta e stracontemporanea allo stesso tempo. Il volto di Roma descritto dall’artista e' quindi dinamico e mutevole, cosi' come i suoi abitanti: prospettive urbane dai colori quasi scialbati, popolate da persone, manifesti pubblicitari e scritte. Le foto vengono utilizzate come se fossero antiche pennellate, mescolate insieme fino a dare quella tonalita' giusta per l’artista.
Nel corso della sua ricerca artistica Giusy Lauriola si e' occupata sovente anche di argomenti di carattere sociale, la fame nel mondo, la poverta', il consumismo e l’indifferenza occidentale rappresentati nelle mostre “Cambialamore" (2004) e “Cio' che vuoi e' cio' di cui hai bisogno?"(2006). Diverse opere, presentate in occasione di questi due importanti eventi, sono volutamente qui esposte proprio per non tralasciare alcuni temi cari all’artista.
Giusy Lauriola vive e lavora a Roma. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, nazionali e internazionali, esponendo anche a Il Cairo, Montecarlo e negli Stati Uniti. E’ stata invitata ultimamente ad esporre una personale al Festival Internazionale di fotografia di Lodz in Polonia. Partecipera' prossimamente alla mostra collettiva ‘Sagome 547’ nella Sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina.
Inaugurazione: mercoledi' 7 febbraio 2007, ore 18.30 - 21.00
Studio Mo.Ca
Piazza degli Zingari, 1 - Roma
Orario: Dal lunedi' al venerdi' 11-13 e 16.30-20, sabato 11-13