Orto botanico
Palermo
via Lincoln, 2/A
091 6238234 FAX 091 6238203
WEB
Sarawak
dal 1/2/2007 al 10/3/2007
lunedi' - sabato 9-17, domenica e festivi 9-13,30
339 4242177

Segnalato da

Antonella Filippi




 
calendario eventi  :: 




1/2/2007

Sarawak

Orto botanico, Palermo

Losing Paradise. Esposti 45 pannelli fotografici. La deforestazione e il dramma del popolo dei Penan al centro del reportage, realizzato dal team di Phononature.


comunicato stampa

Losing Paradise

Verra' inaugurata all’Orto Botanico di Palermo il 2 febbraio (ore 16,30) la mostra fotografica SARAWAK Losing Paradise, organizzata dall’associazione senza scopo di lucro Photonature e patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dalla Regione Siciliana, dalla Provincia Regionale di Palermo, dalla Facolta' di Scienze e dal Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Universita' degli studi di Palermo, dall’Orto Botanico di Palermo, dall’Associazione Antropologica Antrocom e dalla Bruno Manser Foundation, e organizzata in collaborazione con Pick-Up Hi Fidelity, Club Alpino Siciliano, Spaziosensoriale, Ferrino Outdoor ed Adventur Time. Lo stesso giorno, nella Sala Lanza dell’OrtoBotanico (ore 11), avra' luogo una conferenza stampa alla quale parteciperanno, oltre al team di Photonature che ha realizzato il reportage fotografico nel Borneo, composto da Gabriele Mastrilli, Angelo Musco e Leandro Armilli, il presidente della Provincia di Palermo, Francesco Musotto, il professor Francesco Maria Raimondo, preside della facolta' di Scienze e direttore del Dipartimento di Scienze Botaniche e dell’Orto Botanico, il professore Luca Sineo, docente di Antropologia, e il professore Maurizio Sara', docente di Biogeografia.

La mostra, con i suoi 45 pannelli fotografici, si propone di sensibilizzare e attirare l’opinione pubblica sul problema della distruzione delle foreste primarie e le conseguenze negative di tale pratica. Vengono trattati, con particolare riferimento alla giungla del Borneo malesiano, importanti e attuali temi: l'importanza delle foreste primarie per il buon funzionamento del sistema Terra, il problema incalzante della deforestazione e la perdita di biodiversita' e, non ultimo, il dramma dei popoli nativi del Borneo che ogni anno si vedono sottrarre grossi territori a causa del taglio della foresta equatoriale.

La mostra tocchera' anche diverse citta' italiane e capitali europee. A ogni tappa, Photonature raccogliera' le firme per una petizione che verra' presentata al Parlamento Europeo, con l’obiettivo di bloccare il commercio di legname proveniente dal taglio delle ultime foreste primarie Verranno inoltre presentati il libro fotografico SARAWAK Losing Paradise, a cura di Gabriele Mastrilli, Angelo Musco e Leandro Armilli (Edizioni Fotograf), e un video.

Tratto da DIARIO DI VIAGGIO del team di PHOTONATURE

Il popolo dei Penan e le multinazionali del legno

(…) Prima di partire eravamo riusciti a farci dare un numero di telefono di un agente locale di una ONG Svizzera, la Bruno Manser Fondation, che ci aveva messo in guardia sulla difficolta' nel raggiungere i Penan e nel caso avessimo avuto bisogno ci dissero di contattare questa persona con la massima discrezione possibile. Due giorni dopo ci incontrammo con questo agente che ci illustro' nei dettagli la situazione politica del governo malese e il problema del popolo Penan. Questi ci spiego' che nonostante il governo democratico, in Malesia regna una ufficiosa dittatura del Primo Ministro, il quale solitamente e' proprietario di una delle multinazionali del legno che operano sul territorio. Ci disse che i nomadi per l’industria del legno costituivano un problema, non puoi tagliare la foresta se un popolo ci vive dentro disse. Cosi' il governo mise appunto nel tempo due strategie, la prima fu quella di proporre a tute le etnie native della Malesia di far parte di un programma di civilizzazione che consisteva nello spostamento dei grossi nuclei all’interno di villaggi solitamente vicino i parchi e che avrebbero offerto loro istruzione e cure mediche gratuite. Di fatto la famiglie vennero spostate, da nomadi divennero stanziali, impararono l’inglese ed alcuni anche a leggere e scrivere, ma non i Penan.

I Penan non vogliono imparare l’inglese, non gli serve scrivere ne tanto meno sapere leggere, vogliono soltanto potere vivere liberi nella loro giungla, potere cacciare, dormire ed essere felici. Data l’indisponenza dei Penan a spostarsi in villaggi stanziali, il governo malese decise di renderli invisibili all’opinione pubblica per potere far partire la seconda strategia. Cosi' i Penan diventano fuorilegge, diventa illegale parlare con un Penan, fotografare un Penan, riprendere un Penan e soprattutto cercarli. Tutto era pronto per la seconda parte del terribile piano. Venne data carta bianca alle multinazionali del legno riguardo il comportamento da tenere nel caso in cui nella giungla si fossero incontrati villaggi di nomadi. Questo segreto accordo si trasformo' ben presto nella persecuzione dei nomadi da parte delle compagnie del legno. I bulldozer schiacciano tuttora interi villaggi ed i nomadi hanno sempre meno terra in cui potere vivere. (continua...)

Per ulteriori informazioni visitare il sito http://www.photonature.it - e-mail team@photonature.it

Inaugurazione: 2 febbraio ore 16.30
Ore 11 conferenza stampa

Orto botanico
Via Lincoln, 2 - Palermo
Orari: lunedi'-sabato 9 - 17, domenica e festivi 9 - 13.30

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