Creature robotizzate, esseri mostruosi, congegni in movimento composti da ingranaggi e parti di corpi umani: un insieme di immagini in cui regna il surreale, l'improbabile. A questi informi personaggi Riva ha dato un unico nome, I Post-atomici.
I Post-Atomici
a cura di Flora Rovigo
La galleria MOdenArte inaugura il nuovo anno con la mostra di uno dei suoi
giovani artisti, il ferrarese Denis Riva. L'esposizione, dal titolo 'I
Post-Atomici' e curata da Flora Rovigo si apre al pubblico sabato 10 Febbraio
alle ore 18 e prosegue sino al 10 Marzo 2007.
Meccanismi complessi animano le opere di Denis Riva, meccanismi che ci
obbligano ad osservare con attenzione ognuna delle opere uscite dalla sua
fervida immaginazione. Creature robotizzate, esseri mostruosi, congegni in
movimento composti da ingranaggi e parti di corpi umani: un insieme di
immagini in cui regna il surreale, l'improbabile. A questi informi personaggi
Riva ha dato un unico nome, I Post-atomici.
L¹aggettivo 'atomico' ci porta subito a pensare agli effetti disastrosi di
un¹esplosione nucleare: distruzione, morte, mutazioni fisiche. E i
Post-atomici di Riva, in effetti, sembrano caratterizzarsi per il loro essere
agglomerati senza una forma naturale e originaria, si materializzano
attraverso un aggregazione di vari elementi uniti tra loro dall'istinto di
sopravvivenza. Un'energia fantastica e una forte carica ironica sembrano avere
innescato quella deflagrazione mentale che ha portato l'artista alla creazioni
di queste nuove entità. Ogni singolo componente abbandona quella che era la
sua primigenia funzione per adattarsi ad una nuova vita, priva di ogni
relazione con il mondo reale, ma ad essa correlata perché proprio da lei ha
preso origine.
Questi strani personaggi sembrano raccontarci delle storie. Ad un'attenta
analisi troviamo infatti, in queste costruzioni, parti di realtà, elementi di
vita appartenuti all'artista stesso o sottratti alla storia di ognuno di noi:
parti meccaniche, ingranaggi, strutture industriali, elettrodomestici, mobili,
scarpe e insomma tutti gli oggetti che si trovano nei Post-atomici fanno
pensare ad una loro vita precedente. Tra le caotiche strutture si rintracciano
anche parti umane: volti, busti, bocche e nasi, un tempo appartenuti a corpi
reali, sono stati riletti e ricomposti per animare e rendere più familiari le
nuove creature.
L'artista ha scelto di riprodurre più gli aspetti emotivi che fisici
dell'essere umano: ne ha catturato le espressioni, spesso deformate, ha
raffigurato tratti fisionomici esasperati e grotteschi, ha creato più delle
caricature che dei veri ritratti.
Come alcuni esponenti dell'espressionismo tedesco, Riva sembra pervaso da un
senso di irrequietezza interiore, come fosse guidato a tal punto da quella
forza inarrestabile, che è l'incessante divenire, da doverla trasmettere alle
sue creazioni. L'urgenza di comunicare le sue riflessioni sul mondo
contemporaneo, le sue osservazioni e considerazioni sul genere umano si
traducono nelle strutture inorganiche che animano i 'Post-atomici'; questi
'mutanti' sembrano vagare senza scopo se non quello, semmai, di testimoniare
goliardicamente vite consumate e ricordi.
Riva attinge continuamente al mondo in cui ognuno di noi è immerso
quotidianamente. La scelta di ritrarre particolari figure, il rifarsi spesso
all'universo della musica, a lui così vicina, l'utilizzo di materiali di
recupero come vecchie pagine di registri contabili o giornali commerciali,
l'utilizzo di una comunissima penna 'Bic' per disegnare le forme, ci riportano
alla vita di ogni giorno, presente e passata. Ed è in particolare dal vissuto
che l'artista prende ispirazione. A volte l'ironia che trasmettono queste
opere è tale da far sembrare che l'artista derida e prenda in giro il genere
umano, ma in fondo Riva, come Duchamp, amando l'umorismo ed il riso, riesce a
trasformare le sue opere da apparenti tragedie in commedie e queste commedie
in arte. I 'Post-atomici' ci invitano così a non essere presi troppo sul serio
ma a ridere di loro e di noi stessi.
Il catalogo, a cura di Flora Rovigo, s'intitola 'I Post-Atomici' ed è edito da
MOdenArte (pag.64)
Denis Riva: la vita
Denis Riva è nato nel 1979 a Cento, in provincia di Ferrara, dove ha
frequentato l'istituto d'arte Dosso Dossi, diplomandosi nel 1998.
Dal 1997 ha cominciato ad esporre e da allora numerose sono state le sue
personali, organizzate da enti pubblici e privati, e le partecipazioni a
mostre collettive.
Notevole è anche la sua attività nelle arti applicate.
Ha al suo attivo molti lavori su carta, alcuni dei quali pubblicati, altri
raccolti in piccoli opuscoli o libri che costituiscono autonome opere d¹arte
in copia unica.
Vive e lavora a Cento.
Ufficio Stampa mostra
Davis & Franceschini - Tabloid soc. coop.
Lea Codognato, Caterina Briganti
Tel. 055/2347273 Fax 055/2347361
e-mail davis.franceschini@dada.it
Conferenza stampa: giovedì 8 febbraio, ore 12
Inaugurazione: sabato 10 febbraio, ore 18
Galleria MOdenArte
via Toscanini 26 - Modena
Orario: Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.30, il sabato dalle 11 alle 18.30, la domenica e i festivi chiusa
Ingresso gratuito