La mostra presenta alcuni disegni a grafite, una scultura e una nuova animazione 3D.
Mostra personale
In occasione della sua prima mostra personale, Giovanni Kronenberg
presenta alcuni disegni a grafite, una scultura e una nuova
animazione 3D.
Dopo i due video "Tutto quello che ti hanno raccontato da
bambino" (2005), e "Il gigante di condensa" (2006), Kronenberg
continua la sua ricerca con il linguaggio della video animazione per
dare vita ad una personale visione sulla passionalità intesa come
qualità non descrivibile dell'uomo.
Nel video "Meravigliato da ciò che vive oltre
cent'anni" (2006-07), un'ambientazione glaciale accoglie
l'incontro tra due persone che manifestano la passione del loro legame
grazie a uno scambio di respiri congelati. L'idea che ha generato
questa sintetica ma molto suggestiva visione, è il frutto di alcune
riflessioni dell'artista sulle metodologie e le forme di scambio
emotivo che le persone attuano per esprimere la propria sfera affettiva
e passionale. La creazioni di mondi sospesi tra dettagli reali da una
parte e immaginifici dall'altra, consente all'artista di rendere
visibili le dinamiche, spesso inesprimibili, delle
relazioni tra le persone. Anche questo video, come i precedenti, è
caratterizzato da brevi situazioni la cui intensità è data da una
ricerca dettagliata di particolari visivi e sonori che amplificano e
dilatano semplici atti esistenziali.
In mostra sono presenti due lavori a grafite su carta (entrambi Senza
titolo, 2006) nei quali Kronenberg realizza una serie di immagini
ambigue che prendono spunto da fotografie di valanghe.
L'eccezionalità dell'evento è trasfigurata grazie a lievi e
sintetici tratti a matita che creano una trama spesso discontinua e
imprevedibile. Zone omogenee sono ritmate da altre in ombra, profili
definiti ne interrompono altri più sconnessi, per creare una forma che
solo vagamente richiama la sua origine. Questi ritratti molto personali
di avvenimenti naturalistici, caratterizzati da una forte componente
astratta e da una considerevole quota di indeterminazione, hanno la
capacità di trasformare l'irruenza della grandiosità della natura in
forme espressive inaspettate dove il tratto
stilistico dell'artista opera volutamente su un versante
immaginario. Con la tecnica del disegno, l'artista prende distanza
dagli altri lavori caratterizzati invece da un approccio più
narrativo ed esplicito.
Nel terzo lavoro in mostra, una scultura che consiste in un bonsai
inciso, (La leggerezza dell'arrossire, 2002-2007), Kronenberg
trasforma uno degli archetipi più indelebili dell'amore, il cuore che
spesso si vede sulle cortecce degli alberi, in una metafora molto
personale di un suo vissuto. In questo lavoro l'artista elabora il
concetto di perdita e vi riflette trasferendo il ricordo di una
relazione su un altro essere vivente bisognoso di cure e di
assistenza. La sua attenzione si focalizza sulla nozione di memoria
intesa come contenitore elastico, modificabile con il tempo e
l'esperienza.
Giovanni Kronenberg è nato a Milano nel 1974. Vive a Milano
Studio Guenzani
via Eustachi 10 - Milano
Orari: dal martedi' al venerdi', dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 19.30. Sabato: dalle 15 alle 19.30