Dort, wo / Laddove. Mostra personale. Uno studio delle tecniche di lavorazione del marmo e del bronzo. L'artista tedesca presenta una sezione scultorea e una fotografica.
Dort, wo / Laddove
L’artista tedesca Conny Stoll, diplomata in Pittura all’Accademia delle Belle Arti di Monaco, vive e lavora in Italia da molti anni, in particolare a Pietrasanta dove continua ad approfondire lo studio delle tecniche di lavorazione del marmo e del bronzo, presenta all’Atelier due sezioni del suo lavoro: una scultorea e una fotografica.
La serie fotografica intitolata DIECI GIORNI DI UNA VITA è un (…)frutto elaborato di un impegno di studio, pensiero e sperimentazione durato ben tre anni – una limpida, fragile, cesellata serie di ritratti di rose, colte nel loro divenire fugace eppur splendido, in cui il tempo, vero, silenzioso protagonista, appare come un maestro distaccato e magico, che alla morte accosta la poesia. Indagare la natura come corpo in costante trasformazione, le cui impercettibili ma perpetue mutazioni sembrano porsi quali celebratrici di tale onnipresente scorrere(…) La tecnica è : fotoprint su tela
La sezione scultorea dell’artista, è caratterizzata dall’uso di materiali quali marmo, gesso e bronzo plasmati con una forte tensione all’astratto e dalla correlazione spinosa e costante tra due poli, come sembra potersi leggere nell’alternarsi ciclico dell’artista tra i due elementi figurativi essenziali della sua attività - (...) le ali eterno simbolo di fantasiosa ascesa; …il fascino che emana dagli universi aperti, da quanto è non finito, dai voli mai ultimati – e le mani – operose, espressive allegorie di vita autentica, solida, terrena -, pare anche essere rintracciabile nello stesso utilizzo dei moduli d’espressione e delle tecniche di manodopera. (…)
(…) Ogni arte nasce da un volo. Un volo che è tensione, slancio, rotta verso l’azzurro, verso l’oceano vago. Volo che è aspirazione ad una libertà totale, sentita, infinita, tanto eterea da quasi perdersi, esalarsi nel vuoto. Volo, quindi, che spesso è anche fuga. E’ così probabile che l’intera opera di Conny Stoll sia rappresentabile nei termini di un continuo dialogo fra parti in lotta, tra sfere antitetiche, che nel loro procedere dialettico diano senso alla pulsione di tale libertà creatrice. Da un lato l’aspirazione a quell’irrealtà, a un’isola intravista lì tra l’aria, tanto attraente quanto confusa, tanto leggera quanto inpalpabile. Dall’altro il radicarsi nella terra, nei suoi rugosi ed imperituri cicli, nell’autenticità e nella gravità quali immagini del più intenso adempimento vitale.
L'Atelier
via Tito Angelini, 41 Napoli
Orario: 17,30–20 escluso festivi
Ingresso libero