La mostra presenta per la prima volta insieme i piu' importanti libri d'artista di Picasso con una selezione di 100 tavole e litografie originali, insieme alle 31 lastre dell'Histoire Naturelle di Buffon, incise nel 1936. L'evento evidenzia lo sperimentaslismo della sua attivita' grafica, esercitata in un'ampia varieta' di tecniche: acquaforte, acquatinta, puntasecca, bulino, litografia e linoleum. A cura di Elena Pontiggia.
Le 31 lastre dell’Histoire Naturelle di Buffon
a cura di Elena Pontiggia
Si preannuncia come un’occasione unica per conoscere un pezzo importante del
patrimonio artistico di Milano.
Ad arricchire la mostra, che presenta per la prima volta insieme i più
importanti libri d’artista di Pablo Picasso con una selezione di 100 tavole
e litografie originali del maestro spagnolo, verranno, infatti, esposte dopo
vent’anni le 31 lastre biffate dell’Histoire Naturelle di Buffon, incise da
Picasso nel 1936.
I rami furono acquistati da Alfonso Ciranna, napoletano di nascita ma
milanese d’adozione, mercante di stampe e attento collezionista, cui si
devono l’edizione dei cataloghi ragionati dell’opera incisa di Giacomo Manzù
e Giorgio de Chirico. Nel 1988, Ciranna donò le planche alle Civiche
Raccolte d’Arte di Milano che furono esposte, lo stesso anno, al PAC.
Le tavole dell’Histoire Naturelle di Buffon, furono incise da Picasso tra il
febbraio e il giugno del 1936, avvalendosi della preziosa collaborazione di
Roger Lacourière, il maestro calcografo che lo iniziò alla raffinatissima
tecnica dell’acquatinta allo zucchero. Nel 1964, per volere dello stesso
Picasso, le lastre vennero biffate, ovvero sfregiate con un segno netto
sulla loro superficie che ne taglia l’immagine, per tutelarne la diffusione
e garantire che gli esemplari in circolazione siano esclusivamente quelli
voluti dall’artista e che siano stati stampati sotto il suo diretto
controllo.
La mostra proporrà un’attenta selezione di 100 tavole
originali e litografie, tratte dai “libri d’artista” illustrati dal maestro
spagnolo, come Le Metamorphoses di Ovidio (1931), Le chef d’oeuvre inconnu
di Honoré de Balzac (1931), l’Histoire naturelle di Buffon (1942), Dos
Contes di Reventós (1947), Dans l’atelier de Picasso di Sebartés (1957),
pubblicati dai più importanti editori della prima metà del ‘900, quali
Ambroise Vollard, Tériade e Albert Skira.
L’esposizione, curata da Elena Pontiggia, è stata ideata dalla Fondazione
Stelline, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, della Regione Lombardia, del Comune di Milano e della Provincia
di Milano, e metterà in evidenza il Picasso grafico, straordinario
sperimentatore di tecniche (acquaforte, acquatinta, puntasecca, bulino,
litografia e linoleum) che spesso stampava da sé le sue opere; presenterà al
pubblico un maestro del segno, che produsse nella sua vita più di 2500
incisioni (la prima fu eseguita a Barcellona nel 1899) con una passione e
una abilità tecnica tali da far apparire al confronto l'attività pittorica
quasi accessoria, e che si affermò come il maggiore incisore del XX secolo,
il primo, il più originale, il più innovativo nei contenuti e nelle
tecniche. Come sottolinea Camillo Fornasieri, Presidente della Fondazione
Stelline, “il presentare per la prima volta in Italia un corpus così ricco e
completo di incisioni di Picasso è motivo di grande orgoglio e interesse,
oltre che occasione per riprendere un discorso mai interrotto che ha visto
la Fondazione Stelline presentare negli anni scorsi l’opera grafica di
Georges Rouault, Marc Chagall e Carlo Carrà”.
Accompagna l’esposizione un catalogo, edito da Skira, con testi di Elena
Pontiggia e Michele Tavola.
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Inaugurazione: Mercoledì 21 febbraio 2007, ore 18.30
Fondazione Stelline - Sala del Collezionista
corso Magenta, 61 - Milano
Orari: martedì–domenica 10-20 (lunedì chiuso)
Biglietti: Intero 6 euro, ridotto 4 euro