Associazione Culturale Renzo Cortina
Due storie milanesi. Due importanti autori italiani della seconda parte del 900. Brindisi ha dipinto grandi opere murali a tema sociale e politico, Kodra propone una pittura di derivazione post-cubista caratterizzata da cromie vivaci e ricca di elementi fantastici. Le opere in mostra, che vanno dagli anni ’60 agli anni ’90, provengono dalla collezione Giulio Dotto.
Si inaugura martedì 20 febbraio alle ore 18,30 presso l’Associazione Culturale Renzo Cortina – Via Mac Mahon 14/7 – Milano, la mostra dedicata al ricordo di due maestri “milanesi d’adozione” e protagonisti dell’arte italiana della seconda parte del novecento: Remo Brindisi e Ibrahim Kodra.
Remo Brindisi (Roma, 1918 – Lido di Spina, 1996). Studiò a Pescara, L’Aquila e Roma, frequentò la Scuola d’Arte di Urbino, compì viaggi di studio a Firenze, Parigi e Venezia, sino a trasferirsi stabilmente a Milano. Nelle opere giovanili fu particolarmente descrittivo e lirico, ispirato all’impegno politico e civile, richiamandosi all’espressionismo con chiari intendimenti informali. Ha conseguito numerosi premi ed esposto in mostre personali nelle maggiori città italiane ed estere (Parigi, Nizza, Milano, Zurigo, San Paolo del Brasile). Si ricordano le sue partecipazioni alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. Ha dipinto grandi opere murali a tema sociale e politico, sino alle scenografie per l’Arena di Verona. Al Lido di Spina ha costituito un museo con le opere dei maggiori artisti contemporanei.
Ibrahim Kodra (Ishmi – Albania, 1918 – Milano, 7 febbraio 2006). Nato in Albania da una famiglia di religione islamica, viene educato fin da giovane alla corte di re Zogu. Nel 1938 si trasferisce in Italia con una borsa di studio all’Accademia di Brera. Si stabilisce a Milano, dove rimarrà per il resto della vita. Segue i corsi di Carlo Carrà, Francesco Messina e Aldo Carpi. Terminata la guerra partecipa a movimenti artistici neocubisti (Guernica nel 1945 e Linea nel 1947). Durante la Conferenza internazionale della Pace nel 1948 a Roma conosce Pablo Ricasso, che sarà l’ispiratore della sua arte, di derivazione post-cubista ma con un’ interpretazione poetica originale, caratterizzata da cromie vivaci e ricca di elementi fantastici e immaginari.
Le opere in mostra, che vanno dagli anni ’60 agli anni ’90 per entrambi gli artisti, provengono dalla collezione Giulio Dotto, giornalista che ha frequentato per molti anni gli studi dei due maestri.
Immagine: Remo Brindisi, Oppositori
Associazione Culturale Renzo Cortina – Via Mac Mahon 14/7 – Milano
orario: 10-12.30 e 16.30-19.30; chiuso domenica e lunedì mattina