A+A Centro Espositivo Sloveno - A plus A
Venezia
calle Malipiero, 3073 (San Marco)
041 2770466 FAX 041 2770466
WEB
Andraz Salamun
dal 28/2/2007 al 29/3/2007
martedì' - sabato 11-14 e 15-18

Segnalato da

Galleria A+A



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Andraz Salamun



 
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28/2/2007

Andraz Salamun

A+A Centro Espositivo Sloveno - A plus A, Venezia

Pitture. Osservando le sue composizioni la fantasia viene stimolata a vedere immagini che l'artista suggerisce al nostro occhio attraverso un gioco di sagome apparenti e di fusioni cromatiche che si specchiano. A cura di Andrej Medved.


comunicato stampa

Pitture

a cura di Andrej Medved

Il centro espositivo sloveno, galleria A+A di Venezia, questa volta presenta Andraž Šalamun, artista che nell'ambito del panorama artistico sloveno appartiene alla così detta generazione di mezzo, e che si presenta al pubblico italiano con una selezione di circa una quindicina di opere pittoriche, realizzate recentemente, le quali testimoniano gli ultimi sviluppi della sua arte. La mostra è stata curata dal critico e storico dell’arte sloveno Andrej Medved, che ha scritto anche il testo critico nel catalogo che accompagna la mostra. Andraž Šalamun è un pittore ormai affermato in Slovenia e conosciuto anche all'estero grazie alle numerose mostre collettive e personali alle quali ha partecipato nel corso della sua pluridecennale carriera. Appartiene alla generazione di mezzo di artisti sloveni i quali hanno preferito la pittura come forma di espressione per dare vita a delle ricerche interessanti e particolari, nelle quali ha sempre cercato di sviluppare un approccio innovativo attraverso l'uso originale della materia cromatica. Di fronte alle sue tele veniamo immediatamente catturati da un insieme di nuvole colorate, delle vere e proprie macchie, delle forme, si tratta di immagini fondamentali che nella sua arte assumono un ruolo determinante in quanto ricche di significati fantasmatici e di una forte espressività.

Osservando attentamente le sue composizione la nostra fantasia viene stimolata a vedere delle immagini che l'artista forse suggerisce al nostro occhio attraverso un gioco di sagome apparenti che si specchiano l'una nell'altra grazie alle diverse tonalità cromatiche che spesso si sposano in una fusione armonica dando vita ad una sinfonia seducente che ci costringe ad immergerci nelle profondità della tela. Trasformazioni, mutazioni della cromia, questo il linguaggio che Šalamun utilizza con grande maestria per catturare lo spettatore nella sua magica dimensione, dove un cumulo di nubi in movimento suggeriscono l'ipotetica presenza di una linea nascosta che divide il cielo dalla terra, ma che risulta ai nostri occhi misteriosa in quanto celata dalle masse ondeggianti di colore. Un limite di cui intuiamo la minacciosa presenza, nonostante la poetica espressività delle masse cromatiche, che ci portano ad avere un approccio che potremmo quasi definire romantico con una natura caratterizzata da una connotazione bizzarra ed artificiale. Sono delle rappresentazioni che ci devono far pensare sulla nostra condizione di uomini in una contemporaneità ormai priva dell'elemento naturale e dove i cambiamenti provocati dall'agire umano rientrano più facilmente nella normalità in quanto l'uomo ormai ignora la sua vera e propria origine. Le grandi tele di Andraž Šalamun, possono dunque essere lette come un monito, una presa di coscienza, che gradualmente ci viene comunicato attraverso una miriade di sensazione che il concerto di colori stimola nel nostro animo.

ANDRAŽ ŠALAMUN è nato a Lubiana nel 1947. Nel 1975 si laurea all’università di Filosofia di Lubiana. Gli esordi della sua carriera artistica lo vedono come membro del famoso gruppo concettuale degli OHO (1968 - 71). Dopo questa esperienza continua la sua carriere artistica ed espositiva per dedicarsi definitivamente alla pittura. Andraž Šalamun è stato uno dei primi esponenti del movimento della body-art e negli anni ottanta uno dei più interessanti rappresentanti della così detta "nuova immagine" espressione utilizzata per definire la transavanguardia in Slovenia. La sua carriera artistica è caratterizzata da numerosi cicli di tele monumentali, testimonianza della forza espressiva e produttiva dell’artista, e che presentano soggetti come la serie dei Bisonti oppure i paesaggi cosmici e poetici che l’artista ha cominciato a creare a partire degli anni novanta intitolati: Sole, Muschio e argento, Cipressi...). Nel suo curriculum annovera un centinaio di mostre personali e collettive in Slovenia e all’estero. Vive e lavora a Capodistria.

Inaugurazione 1 marzo 2007 h 18

A+A | Centro Espositivo Pubblico Sloveno
San Marco, Calle Malipiero 3073 - Venezia
Aperto dal martedì al sabato h. 11/14 – 15/18
Ingresso libero

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Silvia Mariotti
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