L'ultima personale di Zak Manzi ospita la collettiva di alcuni artisti che hanno risposto al suo appello e inviato un'opera per la mostra in questione. Piuttosto che eseguire materialmente il suo lavoro Zak Manzi combina senza tregua situazioni e poetiche differenti decidendo di appropriarsi se non delle opere, almeno degli eventi che le includono.
L'ultima personale di Zak Manzi ospita la collettiva di alcuni artisti che
hanno risposto al suo appello e inviato un'opera per la mostra in
questione. Piuttosto che eseguire materialmente il suo lavoro Zak Manzi
combina senza tregua situazioni e poetiche differenti decidendo di
appropriarsi se non delle opere, almeno degli eventi che le includono. E'
questa l'ultima delle operazioni dell'artista che ha di recente firmato
anche il "Progetto Flash Art" di Angelo Rossi, un'opera del tutto simile
alla celebre rivista ma sigillata, pertanto illeggibile e intesa piuttosto
come scultura. All'interno articoli, foto, pubblicità di artisti e critici che
hanno aderito al progetto, gli stessi che ora partecipano alla personale
di ZaK Manzi. L'evento si svolge come un continuo slittare di opere, volti,
nomi ed espone il falso, di fatto autorizzato, tramite un vitale groviglio. Il
solo ruolo ad essere riconoscibile è quello di Manzi cui la "fatica" altrui è
ceduta per piacere, per semplice occasione di visibilità e "purché si tratti
di un Flash Art". Le opere esposte sono i falsi legittimi di primo grado
mentre le belle riviste anche di secondo, dato il significato aggiunto al
vero cui si ispirano.
Inaugurazione venerdì 15 giugno ore 18.00
Orari: 16.00 - 20.00 dal martedì al sabato
T293, Via Tribunali 293, Napoli, Tel.081/295882
zakmanzi@supereva.it