Giovanni und George Wand. L'installazione in mostra e' costituita da un muro di 3x5,50x0,60 m che appare come un grande collage di giornali e fotografie composto da una selezione di immagini legate ad avvenimenti internazionali degli ultimi 6 anni. M+M assegnano un ruolo speciale all'esercizio della nostra percezione del tempo.
Giovanni und George Wand
Giovanni und George Wand, l’opera di M+M (Marc Weis e Martin De Mattia, vivono e lavorano a München) in occasione della loro quinta mostra personale in Italia, è un muro di 3x5,50x0,60 metri posto al centro dello spazio della galleria. Appare come un grande collage di giornali e fotografie, composto da una selezione di immagini legate ad avvenimenti internazionali degli ultimi sei anni. I giornali, le cui pagine sono utilizzate come carta da parati, sono due numeri monografici prodotti appositamente dagli artisti servendosi di materiali prelevati da due notiziari televisivi: un giornale è dedicato al discorso di Giovanni Paolo II per la canonizzazione di José Maria Escrivá, fondatore dell’Opus Dei; l’altro è dedicato al discorso di George W. Bush per l’arresto di Saddam Hussein. Anche per le fotografie sovrapposte a questa “carta da parati” M+M hanno usato come materiale di base filmati provenienti da telegiornali scomponendoli in singole immagini (25 frames per secondo). Da tutti questi filmstills di 2x3 cm, composti uno vicino all’altro, si ottengono fotografie di grande formato scomponibili in linee di immagini orizzontali.
M+M lavorano sull’interfaccia fra immagine fotografica e imagine cinematografica, e in questo modo assegnano un ruolo speciale all’esercizio della nostra percezione del tempo. Nelle loro istallazioni M+M lavorano a smontare le cronologie temporali e poi a ricomporle con un ritmo modificato: l’opera Giovanni und George Wand concentra l’attenzione sulla cristallizzazione dell’incessante fiume di notizie che scaturisce dai media e in particolare dalla televisione restituendolo in un nuovo quadro completo, quasi a ipotizzare un nuovo quadro storico. A proposito di questo ciclo di opere di M+M Anke Hoffmann, curatrice, nel catalogo della mostra Auflösung, NGBK Berlin 2006 scrive: "La serie di fotogrammi sul modello di Muybridge guardata da lontano genera uno schema di strutture e colori lineari. Sullo sfondo, sottese alla narrazione, si celano tecniche cinematografiche come carrellata, taglio e montaggio, delle quali si può in questo modo seguire la costruzione.
Quando gli spezzoni cinematografici di notizie di politica estera come l’arresto di un palestinese minorenne ad un punto di controllo israeliano nel periodo dell’Intifada Al-Aqsa del 2002-2005 (nell’opera “Palästina”) vengono suddivisi in filmstills o se la discussa canonizzazione del fondatore dell’Opus Dei Escrivá viene mostrata nella sua successione cronologica, i cicli di immagini disvelano la drammaturgia e le strategie di attenzione che regolano l’economia di queste telecronache. Il lavoro di M+M prende avvio dall’analisi dei meccanismi quotidiani di percezione dei media e mira a fornire strumenti di lettura più acuti. Sotto questo profilo sono da leggere le associazioni fra le ultime corrispondenze di guerra e le strategie di manipolazione delle emozioni collettive. Inoltre gli artisti riescono a restituire e a evidenziare, attraverso la trasformazione formale/estetica del medium cinematografico in medium fotografico, la forza suggestiva delle immagini cinematografiche di partenza. Poichè le sequenze di immagini singole sono autonome e il loro contesto di formazione non si desume immediatamente, lo spettatore può maneggiare i contenuti in modo “libero” e collegarli in un personale rapporto di significato narrativo.“
Inaugurazione: 8 marzo 2007
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via procaccini 4 - Milano
Orario: mar-ven 16-19
Ingresso libero