In seguito all'incontro avvenuto a Parigi tra il poeta greco Demosthenes Davvetas e l'artista svizzero Mathias Schauwecker, finalizzato all'eventuale realizzazione di un libro comune, e' nata l'idea di una collaborazione piu' coinvolgente e articolata. La mostra 'Ikonopoesie' alla Galleria Artinprogress di Berlino e' il primo esperimento messo in atto dai due autori per far riemergere le radici del linguaggio, che all'origine era sia parola che immagine, fondendo insieme i testi di Davvetas con le immagini di Schauwecker.
In seguito all'incontro avvenuto a Parigi tra il poeta greco Demosthenes
Davvetas e l'artista svizzero Mathias Schauwecker, finalizzato all'eventuale
realizzazione di un libro comune, è nata l'idea di una collaborazione più
coinvolgente e articolata.
La mostra 'Ikonopoesie' alla Galleria Artinprogress di Berlino è il primo
esperimento messo in atto dai due autori per far riemergere le radici del
linguaggio, che all'origine era sia parola che immagine, fondendo insieme i
testi di Davvetas con le immagini di Schauwecker. Tra gli obiettivi che i
due artisti intendono raggiungere ve ne sono alcuni particolarmente
interessanti. In primo luogo, il confronto dialettico tra energie creative
liberate da linguaggi considerati distanti tra loro. In secondo luogo, la
ricerca di una sintesi tra arti visive e scrittura, per mezzo di una sorta
di unità creativa indipendente.
In un'epoca in cui la questione multiculturale è stata posta ovunque,
questo progetto riflette una possibile risposta.
Il poeta e scrittore greco Demosthenes Davvetas (nato nel 1955 ad Atene) ha
pubblicato svariati libri, sia da solo che in collaborazione con artisti
come Martin Disler, Cy Twombly, George Condo, Donald Baechler, James Brown,
Christian Boltanski, Rainer Fetting e Georg Baselitz. Davvetas, inoltre, si
occupa di arte contemporanea anche in qualità di critico, scrivendo testi
per riviste specializzate, per catalogi di mostre e per alcuni musei.
'Ikonopoesie' ad Artinprogress è la sua prima esposizione ideata e
realizzata insieme con un pittore.
L'artista svizzero Mathias Schauwecker (nato nel 1967 a Zurigo), dal 1993
lavora sul tema della frammentazione del corpo e sulle implicazioni
estetiche che ne conseguono. Il ciclo di opere presentato nella Galleria
Artinprogress a Berlino, formato in parte da dipinti e in parte da light
boxes, si distacca da quelli realizzati precendentemente per una maggiore
linearità compositiva e per l'utilizzo di svariati materiali. Schauwecker ha
già al suo attivo diverse mostre personali: Radix Gallery, New York (1996),
Derek Johns Gallery, London (1997), Galeria del Leone, Venezia (1999, 2001)
ed ha partecipato a diverse collettive: "A Curator's Egg", Anthony Reynolds
Gallery, London (1994); "Seduction of Paper", Marisa del Re Gallery, New
York (1997); "The Museum's Collection", Frissiras Museum, Athens (2000);
Chicago Art Fair, Marlon Meyer Gallery Stand, Chicago (2001).
In occasione delle mostre parallele 'Psycatrice' di Milano e 'Ikonopoesie'
di Berlino, la Fine Arts Unternehmen AG di Zug (Svizzera) ha prodotto un
volume su Mathias Schauwecker (Christian Marinotti Edizioni), con fotografie
di lavori recenti e un testo di Demosthenes Davvetas.
Vernissage 5 luglio, ore 18Â22
ARTINPROGRESS GmbH
A project by Pari & Dispari Project
and Fine Arts Unternehmen AG
Gallery: Linienstr. 156/157, D-10115 Berlin-Mitte
Tel. +49 30 2345 575-3 Fax -4
s.gualdi@artinprogress.ch