La sua ricerca artistica - spiega la curatrice Maria Antonietta Crippa - iniziata con grandi composizioni di luci e colori, approda ora, ai dittici tramite i quali lega i volti a fiori, ma soprattutto li paragona a moti di colori e forme.
Volti e altre stelle
cura e testo in catalogo di Maria Antonietta Crippa
“Ho sempre amato giocare con i mezzi della pittura, provocandone i limiti. In passato, ho agito sulla materia fino ad incurvare le superfici, mi interessava capire fino a dove si potesse provocare la disciplina pittorica, oltre i propri ambiti specifici. Ho usato i materiali più disparati, il trapano per graffiare le superfici ed ottenere effetti di luce.
La Figurazione è stata funzionale a raccontare le fisionomie familiari e non, che ci riportano ad un'unica appartenenza ed origine. Ora, l’arte è un cammino verso la gioia, il fascino di trarre i volti dal foglio, tra ricordo, evocazione, ricerca, nostalgia e vicinanza. Oggi, cercando il volto che più ho amato, ho accolto la sfida del DISEGNO. Queste opere, sono tutte dedicate a mia madre. Sono omaggi alla natura, alle persone amate, al bello. Sono piccoli Cantici privati, che ritrovano, nella dimensione di un personale intimismo, un possibile dialogo con il Creatore.”
Così Luisa Garzonio parla oggi della sua opera, presentando la mostra Volti e altre stelle, che si inaugurerà sabato 10 marzo allo Spazio Zero di Gallarate.
“La sua ricerca artistica - spiega la curatrice Maria Antonietta Crippa - iniziata con grandi composizioni di luci e colori, approda ora, forse provvisoriamente, ai dittici tramite i quali lega i volti a fiori, ma soprattutto li paragona a moti di colori e forme. (…) Il segno controllato, disciplinato e leggero; la delicatezza e la precisione delle forme, evocate perché vere presenze nella vita di Luisa Garzonio; gli sfumati morbidi e gli scatti di luce: tutto invita a ipotizzare che l’artista non ha la pretesa di penetrare nel mistero violandolo; lo ammira invece con devozione, lo invita in una prossimità e familiarità intensamente luminosa.”
La mostra, proposta da METAMUSA, presenta una selezione di opere inedite realizzate dal 2003 al 2007, in cui Luisa Garzonio opera con il mezzo espressivo del figurativo, non come scelta stilistica, ma come attuale possibilità per rievocare pagine intime e personali che raccontano volti, storie e sentimenti.
La mostra rimarrà aperta sino a domenica 25 marzo 2007.
In contemporanea l’artista è presente anche alla mostra Arte & Collezionismo organizzata dall’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese al Castello di Monteruzzo di Castiglione Olona dal 10 marzo al 1 aprile 2007.
L’artista in mostra. Architetto, Luisa Garzonio nasce a Domodossola nel 1963. Cultore della materia al Politecnico di Milano dal 1987 al 1996, attualmente è progettista presso il Comune di Milano e svolge attività artistica nello studio di Corgeno VA.
Ha esposto in diverse mostre personali a Gallarate, Ranco, Cairate, Sesto Calende, Varano Borghi e Milano (2003, Forma e Splendore, Comune di Milano, Palazzo di via Larga) e ha partecipato a numerose mostre collettive. Tra le sue opere pubbliche ricordiamo la tela della Resurrezione (1993) nella chiesa della Madonna della Speranza a Gallarate e il Monumento alla Pace, scultura in marmo di Candoglia (1996) a Premosello Chiovenda.
Inaugurazione sabato 10 marzo 2007 ore 18.00
Spazio Zero
via Ronchetti, 6 - Gallarate (VA)
Orario: da martedì a sabato 16.30-19.00, domenica 10.00-12.00/16.30-19.00; lunedì chiuso
ingresso libero