I personaggi, all'apparenza inoffensivi e rassicuranti, nascondono messaggi disorientanti, che richiamano la difficolta' esistenziale avvertita nella societa'.
Bu! Bau'. Frammenti alla finestra
“BU! Fatto paura?”
“Chi ha paura della Poesia, dell’Arte?”, è la domanda che Andrea Guerzoni sembra formulare nei suoi lavori più recenti.
La forza del Poeta (Artista) è quella di svelare al mondo le proprie debolezze, le paure, l’Io nascosto: chi partecipa a queste manifestazioni può riconoscere in frammenti una parte di sé.
Andrea Guerzoni lavora sull’invenzione di personaggi, all’apparenza divertenti, inoffensivi e rassicuranti. In realtà le sue immagini nascondono altre tematiche, messaggi disorientanti, irritanti che richiamano la difficoltà esistenziale avvertita nella società.
Le suggestioni di Guerzoni, scaturite da un’intensa frequentazione letteraria e poetica di Alda Merini e Fernando Pessoa ed artistica di Carol Rama, in primis, si traducono in opere fortemente biografiche ed autobiografiche. Dal 2006 l’artista arricchisce la sua “galleria” di personaggi con figure anonime, di fantasia o appartenenti alla propria cerchia di conoscenze.
BAÚ.
Il termine, che ricorda l’abbaiare del cane ed il babau, mostro immaginario già chiamato in causa dall’artista in una precedente mostra, qui allude alla parola portoghese “baú”, in italiano “baule”.
Guerzoni pensa all’ormai mitico baule ”pieno di gente” del poeta portoghese Fernando Pessoa, trovato dopo la sua morte e contenente un’infinità di scritti, riconducibili ad una vera e propria galassia di eteronimi (personaggi d’invenzione che firmano le opere scritte dal poeta).
Pessoa, continua ad essere autore in fieri, iceberg semisommerso, abitante multiplo di un metaforico baule da cui non sono usciti ancora tutti gli attori del suo teatro interiore, del “drama em gente”.
Non sono ancora state pubblicate, a più di 70 anni dalla morte, tutte le carte del lascito del poeta scomparso a 47 anni, senza aver potuto o voluto organizzare personalmente per la stampa quelle migliaia di fogli che concorrono a formare la sua opera.
E’ al libro progetto “Libro dell’inquietudine” di Bernardo Soares, una delle tante voci di Pessoa, che Guerzoni si accorge di guardare mentre “compone” i disegni della serie “Finestra-Janela”.
L’artista torinese rivolge lo sguardo al gatto Bernardo (Soares), che sta alla finestra a spiare la vita, taciturno e solitario. Sulla scia del poeta di Lisbona, Andrea Guerzoni presenta in questa mostra personale un work in progress senza soluzioni.
Frammenti alla finestra.
Finestre, le cui imposte, reali od immaginarie, si possono aprire nei due sensi, sul fuori e sul dentro. “Paesaggi” che s’intersecano e si confondono.
Lavori provvisori, indefiniti e transitori.
Linee, traiettorie e figure cercano di restituire i “frammenti di una autobiografia” che in qualche tratto può divenire universale, quindi condivisibile.
L'iconografia di Andrea Guerzoni si dissolve in un'altra realtà attraverso riferimenti a contesti estetici propri di un mondo intimo, ad artisti segnati dalla sofferenza, al fumetto e al mondo dei bambini. Con soluzioni volutamente ironiche, lievi, semplici, in netto contrasto e a esaltazione del titolo e del sottotesto, Guerzoni ritrae stati d’animo e sentimenti privandoli del loro contenuto originale e del significato oggettivo, a favore di un nuovo valore estetico comune.
Le sue ultime mostre personali prevedono una location specifica: la libreria.
E’ questa la finestra dalla quale ha deciso di affacciarsi per suggerire che la poesia (l’arte) non è un corpo astratto, un qualcosa che deve far paura, ma al contrario un bel gioco da prendere seriamente.
Il forte legame fra disegno, immagini, testo e sottotesto ha spinto Guerzoni ad eleggere la libreria sua meta espositiva congeniale (in realtà solo alcune librerie ben selezionate, quelle che per “carattere” lo fanno sentire a “casa”). E’ in questa sede che l’artista preferisce presentare le sue opere grafiche ed i suoi “librini” (aforismi, poesie e disegni).
ANDREA GUERZONI (Torino, 1969)
Inaugurazione: ore 17
Scenario libri
via Giuseppe Piazzi 7 bis - Torino
Ingresso libero