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20/6/2001

Celluoidee

Complesso di S. Agostino, Bergamo

EmarginAzione
A cura di Sandra Nava

"Dai linguaggi telematici l'iniziale E del sottotitolo di Celluloidee 2001 per porre da subito in evidenza il carattere circolare comunicativo della rassegna che trova nei termine finale AZIONE, il naturale corrispettivo cinematografico del "si gira".

All' interno di queste "sponde" il margine/i di ricerche ed elaborati che sul tema degli "ultimi" nel senso lato del termine, affrontato nel tempo dal linguaggio cinematografico nei più ampi contesti, individua quest'anno lo spunto di un'ulteriore approfondimento, per quegli artisti che partecipano alla realizzazione della seconda edizione della Mostra.

Margine, quindi, allusivamente prefigurante una definizione, un contesto al di qua o al di là del quale occorrono inequivocabili requisiti d'appartenenza, sine qua non, per viverci, interagirci. Il tema dell'esclusione, dell'inadeguatezza, della diversità, causa spesso d'incontrollabile reazione/prevaricazione/violenza, è stato da sempre fertile terreno d'ispirazione per il Cinema, ricavandone talora testi indimenticabili.

L'azione infine: cinematografica ed artistica quì per gli autori che con quelle opere si confrontano, derivandone situazioni vitali, ancora attive, attuali,in movimento (e-mail) in grado di ridar corpo e voce a idee-cause-manifesti o appelli che paiono oggi quasi del tutto avulsi da un quotidiano che pervicacemente soffoca ogni acuto non sintonizzato col brusio di fondo.

Con il generale disimpegno che come melassa avvolge il rincorrersi di tempi sempre più affannosi e spiazzanti. Spesso paradossalmente vuoti.

Emarginazione: da un contesto, reale o metafisico che sia, talvolta inafferrabile o ambiguamente celata nei piani sfuggenti di vissuti paralleli ordinariamente "normali". Cifra di un'epoca che all'individuo riserva al di là di incondizionati accessi virtuali, alienanti livelli di competitività e violenza, svalutandosi velocemente la personale riserva culturale di ciascuno, viatico di emancipazione, di reale affermazione.

Emarginazione: cinema ed arte figurativa ancora a confronto con pagine che ci riguardano riportandoci col sottile robustissimo richiamo dell'evidenza di fronte a noi stessi come in uno specchio, quello "specchio della vita" dalla cui terribile duplicità tuttora non si individuano vie di fuga."

Sandra Nava

Garage Olimpo
un'installazione di Giorgio Del Basso
Il lavoro che presento in questa occasione nella mostra collettiva " Celluloidee" è ispirato dal film di Marco Bechis Garage Olimpo che narra degli anni bui della dittatura in Argentina dal 1976 al 1983.
Una diapositiva di uno scorcio di mare delle coste argentine è proiettata sul muro. E' l'immagine che apre e chiude il film: i prigionieri politici venivano caricati sugli aerei e gettati in mare ancora vivi.
Una obliteratrice aziendale; sui cartellini sono segnati i dati della feroce repressione. E' sconvolgente il fatto che gli aguzzini sono inquadrati come impiegati che ogni giorno timbrano il cartellino: la tortura intesa come pratica quotidiana per estorcere informazioni all'opposizione.
Del filo spinato è sparso per tutto l'ambiente, metafora dei campi di concentramento.
Una radio manda in onda una partita di calcio dei giorni nostri; anche le torture e gli assassinii continuano ad essere praticati in Argentina. E' una partita ancora aperta e l'arbitro non vuole fischiare la fine.
Giorgio Del Basso 2001

Gli artisti
Giannetto Bravi
Rino Carrara
Giorgio Del Basso
Luca Giovagnoli
David Lester Learn
Giorgio Longo - Daniela Miotto
Stefano Soddu - Paolo Barlusconi
Giuseppe Vigliotti

Inaugurazione giovedì 21 giugno 2001 ore 18.00

Orario da martedì a domenica ore 15.30 - 19.00
lunedì chiuso

Chiostro Minore di S. Agostino
Piazzale della Fara, Bergamo Alta

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