Mostra promossa dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) nell'ambito di una vasta campagna d'informazione relativa al satellite Envisat, che verra' lanciato in ottobre dalla base spaziale Europea di Kourou nella Guyana Francese con il vettore Ariane 5. Questa mostra, che prevede tra l'altro una fedele riproduzione in scala del satellite, un video e un software di simulazione satellite, offre al visitatore l'opportunita' di conoscere più da vicino il piu' avanzato strumento per l'osservazione del nostro pianeta.
Una mostra promossa dall'Agenzia Spaziale
Europea (ESA) nell'ambito di una vasta campagna d'informazione relativa al
satellite Envisat, che verrà lanciato in ottobre dalla base spaziale
Europea di Kourou nella Guyana Francese con il vettore Ariane 5. Una volta
in orbita, dove rimarrà per almeno 5 anni, Envisat invierà un'enorme
quantità di dati (10 alla 15 bytes ) relativi ai cambiamenti climatici
globali.
Questa mostra, che prevede tra l'altro una fedele riproduzione in scala del
satellite, un video e un software di simulazione satellite, offre al
visitatore l'opportunità di conoscere più da vicino il più avanzato
strumento per l'osservazione del nostro pianeta.
Per l'inaugurazione, giovedì 21 giugno alle ore 11 è previsto nella Sala
Biancamano un incontro con Carlo Camerana, presidente della Fondazione
Carlo Camerana, presidente della Fondazione Museo Nazionale della Scienza e
della Tecnologia, Jurg Lichtenegger, Agenzia Spaziale Europea-ESA;
Giovanni Caprara, giornalista scientifico del Corriere della Sera; Renzo
Rosso, dipartimento di Ingegneria Idraulica Ambientale e del Rilevamento
del Politecnico di Milano, Raffaele Raja, direttore del Servizio di
Protezione Civile della Regione Lombardia.
Il satellite ambientale (ENVIronment SATellite), che pesa circa 8200 al
lancio e che percorrerà un'orbita semipolare a circa 800 chilometri dalla
Terra è il risultato di 15 anni di lavoro, ed è costato circa 2 milardi di
euro. L'Italia, che fa parte dei 15 paesi membri dell'ESA (Austria,
Belgio, Canada, Dnimarca, Francia, Finlandia, Germania, Italia, Olanda,
Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito) ha partecipato
attivamente alla costruzione di varie parti del satellite.
Envisat invierà i dati a Terra alle stazioni di Frascati e Fucino in Italia
e a Kiruna in Svezia. I dati verranno elaborati in un tempo massimo di tre
ore dal rilevamento e saranno utili soprattutto per dare risposta ai
grandi quesiti relativi ai cambiamenti climatici globali.
Envisat sarà prezioso per lo studio del surriscaldamento globale e
permetterà di ottenere carte tridimensionali dei gas responsabili
dell'effetto serra dell'atmosfera.
Darà modo di tracciare mappe tridimensionali dei livelli di ozono e di fare
accurate previsioni sull'evoluzione del fenomeno.
Si potrà monitorare il livello di inquinamento dell'atmosfera e gli effetti
dell'attività industriale.
Inoltre si potrà fare un'analisi del fenomeno El Nino, perché il livello
del mare sarà rilevabile con grande precisione e si potrà tracciare
un'accurata carta del manto di foreste, rilevando anche eventuali incendi.
La continua osservazione della terra darà modo non solo di prevenire
eventuali catastrofi naturali, ma anche di gestire le situazioni di
emergenza con tempestività .
Inaugurazione giovedì 21 giugno ore 11
Alessandra Drioli, Sviluppo Mostre e campagne educazionali
Museo Vivo della Scienza
Fondazione IDIS - Città della Scienza
Via Coroglio, 104/156 80124 Napoli - I
tel. 39 081 7352254 fax 39 081 7352280
Museo Nazionale Scienza e Tecnica Leonardo da Vinci
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