Un'iniziativa dedicata all'affascinante mondo della xilografia attraverso una mostra e un laboratorio presso gli spazi del Castello Malatestiano di Longiano. Sono esposte le xilografie della serie Tarocchi di Sigismondo e una sezione dedicata agli ex libris.
Il mestiere dello xilografo
La Fondazione "Tito Balestra" presenta un’iniziativa dedicata all’affascinante mondo della xilografia attraverso una mostra e un laboratorio presso gli spazi del Castello Malatestiano di Longiano (FC)
La mostra
La mostra Umberto Giovannini. il mestiere dello xilografo inaugura sabato 17 marzo 2007 nell’ex Chiesa Madonna di Loreto situata dentro il complesso malatestiano, e propone le 22 immagini realizzate secondo l’antica tecnica della xilografia per i tarocchi di Sigismondo ispirati al signore dei Malatesta. I soggetti di Giovannini sono le figure dei tarocchi, tema da sempre oggetto di credenze, fra le quali quella di considerarli strumenti per predire il futuro anziché semplici carte da gioco. Fra i molti misteri legati ai tarocchi c’è l’attribuzione di una corrispondenza fra le 22 carte e le 22 lettere ebraiche, alle quali la Cabala assegna un significato simbolico.
Spiega Alberto Milano, collezionista e storico, autore dell’introduzione alla mostra: Umberto Giovannini, nei suoi Tarocchi di Sigismondo, ha affrontato il tarocco da artista preparato e agguerrito in grado di fornire una sua impronta personale ad ognuna delle 22 immagini. Come succede nei migliori tarocchi un percorso stilistico unitario si snoda partendo dal Matto fino al Mondo e in ogni carta, nel variare delle soluzioni, si avverte un chiaro progetto portato avanti con grande coerenza. Dal punto di vista grafico, e quindi al di là del tema malatestiano a cui sono ispirati, questi tarocchi sono fortemente caratterizzati da un lato dall’uso magistrale della tecnica xilografica e dall’altro dal particolare uso del colore. Giovannini ha fatto sua la complessa tecnica della xilografia a colori, in chiaro–scuro e del camaïeu, apportandovi interessanti varianti.
La xilografia policroma, in cui si utilizza una matrice in legno per ognuno dei colori prescelti, ebbe un suo primo momento di splendore nell’Italia e nella Germania del Cinquecento, per essere poi ripresa nel Settecento, specialmente quando si volle riprodurre opere pittoriche o di disegno, cercando di ricrearne l’aspetto cromatico. A distanza di quasi due secoli e mezzo Giovannini sembra aver ben applicato questi principi per dar vita alle sue coloratissime figure, dando loro tutta la ricchezza e la densità del tratto xilografico.
Fa da corona ai tarocchi una selezione di opere recenti tratte dal corpus di oltre 100 ex libris, eseguiti da Giovannini in circa 16 anni, durante i quali il suo stile essenziale – in rimando alle opere di noti xilografi dei primi decenni del secolo scorso come Mantelli e Lorenzo Viani – si è sempre più delineato in maniera personale e peculiare. Soggetti principali la figura umana nelle sue diverse declinazioni, resa ancor più incisiva incisiva dall’utilizzo di colori inusuali, con un gioco di forti contrasti.
Il laboratorio
La mostra è stata organizzata in occasione del laboratorio di xilografia policroma intitolato L'ARTE E IL MESTIERE DELLA XILOGRAFIA, condotto da Umberto Giovannini presso la Fondazione “Tito Balestra”, che viene presentato sabato 31 marzo 2007 alle ore 17,30 in un incontro al quale partecipano Guido Pedrelli, presidente della Fondazione “Tito Balestra”, Flaminio Balestra, direttore della Fondazione, Franco Togni responsabile dei laboratori didattici del CIDO. Il laboratorio ha luogo il 14 e 15 aprile, il 21 e 22 aprile, il 28 e 29 aprile 2007, dalle ore 15 alle 19.
Questo corso è finalizzato alla conoscenza delle tecniche e alla capacità di utilizzare materiali, strumenti e metodologie che portano alla realizzazione di una xilografia a più matrici (policroma) fornendo, ad ogni paUmberto Giovanninirtecipante, attraverso un percorso didattico, teorico e pratico, gli strumenti necessari a questo fine.
Ogni incontro si prevede diviso in una parte teorica (attraverso un excursus storico, vengono esaminate le differenti tecniche xilografiche, mediante la conoscenza, il confronto e lo studio di stampe originali), e una parte pratica in cui verranno sperimentati gli insegnamenti in oggetto. Ad ogni allievo vengono forniti gli strumenti per poter affrontare autonomamente tutto il processo. Con l’apertura di questo laboratorio la Fondazione Balestra intende dare continuità alle attività didattiche del CIDO, in opera già dal 1999, e ora potenziate attraverso un programma di introduzione e approfondimento delle tecniche dell'incisione volto a portare artisti autorevoli nelle diverse discipline a dirigere di volta in volta i laboratori.
Ufficio stampa:
Clarart – Claudia Ratti
Tel. 039 2721502
info@clarart.com
Inaugurazione: sabato 17 marzo 2007 ore 18.30
Fondazione Tito Balestra
Piazza Malatestiana 1 - Longiano
Orari: da martedi' a domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, chiuso lunedi'
Ingresso gratuito