Biblioteca Civica Villa Amoretti
Torino
corso Orbassano, 200
011 4438604 FAX 011 4438619
WEB
Salvatore Fratantonio
dal 16/3/2007 al 4/4/2007
Da lunedi' a venerdi' 08.15-19.55, sabato 10.30-18
011 4438604

Segnalato da

Gianni Ferrero



approfondimenti

Salvatore Fratantonio



 
calendario eventi  :: 




16/3/2007

Salvatore Fratantonio

Biblioteca Civica Villa Amoretti, Torino

La mostra propone un percorso pittorico della memoria e un ritorno alle radici, elementi ricorrenti nelle opere dell'artista, in cui affiorano i legami con la sua terra. I quadri raffigurano un paesaggio interiore, che esprime un senso di solitudine spirituale.


comunicato stampa

Persistenza nella memoria

La mostra Persistenza nella memoria propone un percorso pittorico della memoria e un ritorno alle radici, elementi ricorrenti nelle opere di Salvatore Fratantonio, nelle quali affiorano i profondi legami con la propria terra. La poetica pittorica del maestro emerge nella rappresentazione degli alberi solitari del carrubo, quasi una personificazione umana, un elemento botanico umanizzato dalla sua stessa condizione di solitudine. I suoi quadri esprimono più che un paesaggio fisico, un paesaggio interiore: ne affiora la spiritualità della solitudine, che trae ispirazione dal paesaggio metafisico della campagna ragusana e modicana, della terra natia.

Gli elementi cromatici della sua tavolozza trasmettono atmosfere, stati d'animo, suggestioni, emozioni, sottili sensazioni interiori, che l'artista ha voluto sintetizzare, materializzare, come un elemento di memoria della propria spiritualità. In lui, la pittura diventa necessità espressiva della propria avventura interiore, costellata di sofferenze e di gioia, di sconfitte e di vittorie, che hanno plasmato giorno dopo giorno il suo vissuto.

Le sue opere d'arte costituiscono immagini introspettive, sono un continuo frugare nella memoria; la presenza costante del carrubo, spesso solitario, sembra voler rimarcare la precarietà della vita dell'essere umano, spesso superbo della sua apparente superiorità sulla natura, incosciente del fatto che quest'albero sopravviverà agli sconvolgimenti che da sempre accompagnano i cicli della vita umana.

In un mondo troppo spesso gretto e intollerante, emerge l'accorato invito dell'artista a riappropriarsi della memoria e a riscoprire le proprie radici culturali. Dipingere la memoria, richiede tempi di silenzio e di ascolto, tempi di meditazione e di ispirazione, è dare volto alle sensazioni e al ricordo, alle diverse fasi della propria esistenza. Il carrubo rappresentato nelle opere di Salvatore non è dunque semplicemente un'immagine da osservare, ma diventa il simbolo di un messaggio da accogliere, una preghiera da condividere, per continuare a vivere attraverso l'esperienza di ogni individuo.

Note biografiche

Salvatore Fratantonio, nasce a Modica, il primo febbraio 1938, proprio nella città natia Fratantonio sin da giovanissimo si è scelta quest'amante: la pittura. Già a 14-15 anni adolescente ha cominciato ad appassionarsi alla pittura, era apprendista presso le botteghe dei locali maestri.

A vent'anni lascia la terra natia, spinto dal desiderio di trovare siti che meglio possano introdurlo nel mondo dell'arte pittorica, l'approccio con la pittura artistica più compiuta inizia negli anni '60. Sostanzialmente autodidatta, nel laboratorio romano di Alberto Trevisan, apprende i metodi di lavoro ed elabora una propria tecnica sulla quale innesta la sua attuale originalità espressiva dall'esperienza dei maestri di questo secolo: Morandi, Mafai, Sironi, Tornea.
Inizialmente il suo maestro di riferimento era Morandi (pittura tonale, statica che dice tutto in potenza e non in azione), per poi aggiungere Mafai e Sironi. Dopo una breve permanenza in altri luoghi, stima Milano come la città a lui più congeniale e vi si trasferisce nel '64, trovando occupazione alle dipendenze di una società che utilizza le sue capacità come pittore pubblicitario ornamentale.

È nel '68 che Salvatore Fratantonio, confortato da unanimi consensi, decide per la sua scelta di vita: pittore professionista. Una cronologia della sua pittura svela come questo artista, sia sempre stato alla ricerca del meglio di se stesso, concependo la propria vitalità in un processo di ininterrotta ricerca sperimentale. Da qui un cammino artistico costellato di contenuti che iniziano e poi cessano, per essere sostituiti da altri che ne permettono il miglioramento delle forme espressive per poi cessare anch'essi ed essere sostituiti a loro volta...in un aprirsi e chiudersi seriale di parentesi propositive.

Alcuni incontri di rilievo nella lunga carriera del maestro: nel 1961 la prima esperienza al Museo Civico di Modica, nel 1963 alla Botteguccia di Roma, nel 1968 Galleria d'Arte Marina a Milano, nel 1974 al Palazzo del Valentino a Torino, nel 1979 a Villa Olmo di Como, nel 1980 a Palazzo Letteraria di Verona, nel 1982 Galleria d'Arte Garrone a Milano, nel 1983 al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, nel 1984 al Palazzo del Turismo di Milano, Centro d'Arte "Uno Malagnini" a Saronno (VA), nel 1986 Galleria "I Portici" a Tradate (VA), nel 1987 a Palazzo Polara di Modica, Galleria Carini Milano, nel 1988 alla Galleria San Fedele di Milano, Galleria d'arte Berman di Torino, nel 1990 alla Galleria Enzo Mariani di Seregno e al Palazzo della Permanente a Milano, nel 1991 Guercino Arte a Milano, nel 1992 al Palazzo della Provincia di Ragusa, nel 1993 al Museo di Milano, Centro d'Arte "Lino Maiagnini" a Saronno (VA), nei 1994 a Palazzo Moncada di Modica, nei 1995 al Centro Servizi Culturali di Ragusa, nel 1996 alla Nuova Galleria Carini di Milano, nel 1997 al Palazzo Grimaldi di Modica e alla Thè Happening Gallery, BristoI (Inghilterra), nel 1998 al Palazzo Mormino di Donnalucata (Scicli), nel 1999 Oikia Casina Cuti a Siracusa, nel 2000 alla Galleria Bonaparte di Milano, Galleria Giovasse di Milano, New Art Gallery di Termoli a Campobasso, nel 2001 Arianna Sartori-Arte a Mantova, nel 2002 Galleria Ciovasso a Milano, nel 2003 Banca Popolare Agricola di Ragusa a Milano, Palazzo Mormino di Donnalucata (Scicli - RG) con il pittore Giorgio Modica, nel 2004 al Palazzo Comunale Ibla a Ragusa, nel 2005 a "U cento Spazio Robbretì" a Caronno Pertusete (VA), Banca Popolare Agricola dì Ragusa a Milano, Castello Chiaramontano Racalmuto (AG), nel 2006 Galleria BuonapArte a Milano.

Inaugurazione: sabato 17 marzo 2007 ore 11

Biblioteca Civica Villa Amoretti
C.so Orbassano 200 - Torino
Orari: da lunedi' a venerdi' 08.15-19.55, sabato 10.30-18
Ingresso gratuito

IN ARCHIVIO [26]
Anna Svelto
dal 22/11/2015 al 11/12/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede