Ass. Culturale Futuro - Valeria Corti
A cura di Maya Pacifico. Pasquale Cassandro e Roxy in the Box. Le due installazioni pittoriche realizzate da Pasquale Cassandro e Roxy in the Box rappresentano una possibilita' estrema di intendere la pittura. Lo spazio che la pittura definisce non e' piu' al di la' ma al di qua della superficie dipinta e questi mutamenti servono a dare un senso all’immagine intensa non come una proiezione ma come un prolungamento dell’essere profondo dell’artista.
a cura di Maya Pacifico
Pasquale Cassandro e Roxy in the Box
Le due installazioni pittoriche realizzate da Pasquale Cassandro e Roxy in the
Box rappresentano una possibilità estrema di intendere la pittura.
Lo spazio che la pittura definisce non è più al di là ma al di qua della
superficie dipinta e questi mutamenti servono a dare un senso all’immagine
intensa non come una proiezione ma come un prolungamento dell’essere profondo
dell’artista.
Pasquale Cassandro ripesca a caso frammenti della realtà che lo circonda
mescolando linguaggio popolare e storia sacra come in una archeologia
dell’immediato.
Proprio perché non può più nettamente distinguersi dall’immagine di sintesi,
dall’immagine del virtuale, il disegno tende a infiltrarsi nella materia come un
conduttore di corrente che lo elettrizza.
E’ il tessuto della superficie che si anima in bagliori improvvisi, sono
correnti elettroniche, effetti digitali, onde che s susseguono in una visione
spezzata, distorta, di immagini fuori sincrono.
Roxy in the Box fa il vuoto attorno all’immagine, lavora attorno al nulla, a
una assenza. Isola il personaggio dallo sfondo come a creare una cellula di vita
ancora più estesa. Il soggetto è una metafora sottolineata dal titolo, una
rappresentazione che è anche una mediazione su se stessa, sul significato di
fare arte.
I lavori compongono un trittico che nel suo complesso rappresenta la pluralitÃ
di significati e di punti di vista.
L’ironia si raffredda nell’umorismo, il soggetto religioso rivela la sua
ispirazione quotidiana, la sua connessione con il presente.
Il titolo offre all’immagine un contrapposto o meglio, un contrappunto, quel
doppio movimento che prima di essere visivo è mentale, che racchiude il suo
scarto assoluto, la produzione senza limiti del significante.
Inaugurazione Mercoledì 27 Giugno h. 18,30
Futuro, P.za M. Fanti 40, 00185 Roma, tel. 0644702861 fax. 0649385854