Centro Culturale Bertold Brecht
Carla Crosio
Anna Epis
Rossana Gagnolati
Sara Giannatempo
Pino Lia
Sandra Mazzon
Elisabetta Pagani
Serena Rossi
Fulvio Rottichieri
Spelta
Armando Tinnirello
Lorenzo Argentino
''Tutto e' uguale perche' tutto cambia. Senti il fiume che fugge? Non capisci? Dalla sua corsa e dalla mia danza figure immaginifiche e divinita' ancestrali popolano i miti che gli alberi sussurrano.'' Opere a tema di 11 artisti.
Collettiva
MU 10 mostra collettiva Carla Crosio, Anna Epis, Rossana Gagnolati, Sara Giannatempo, Pino Lia, Sandra Mazzon, Elisabetta Pagani, Serena Rossi, Fulvio Rottichieri, Spelta, Armando Tinnirello
A cura di Lorenzo Argentino
Spazio 2/Giovanola
Il mondo Urbano
PAROLE D’ACQUA L’ONDA INCESSANTE – Eppure il sentimento abissale, il più greve, è alternanza di inarrestabili mutamenti, l’acqua in cui la vita plasma fiori di luce o palpita nelle carole dei pesci, superficie su cui indugiano sorrisi di bambini sempre diversi.
OCCHI DI LAGO – Credo che le voci degli abissi e le dita di luce parlino diversamente per te che sei divenire. Io contemplo un’eternità fissa in cui vita e morte non si succedono vorticosamente in una catena di passaggi, ma sono l’identità immutabile di oscure tenerezze e malattie inguaribili, putrefazione e purificazione. Il mio grembo è eterno, freddo e caldo insieme. La mia superficie è specchio del cielo, eterna come lui.
L’ONDA INCESSANTE – Tutto è uguale perché tutto cambia. Senti il fiume che fugge? Non capisci? Dalla sua corsa e dalla mia danza figure immaginifiche e divinità ancestrali popolano i miti che gli alberi sussurrano e reggono le sorti dell’universo che insieme arde e scorre, con una forza inesausta. Infinito come il tempo.
OCCHI DI LAGO – Ma il tempo è l’istante! Guardare la distesa dell’acqua, dimenticare qualsiasi cosa increspi le spire del pensiero e scendere verso luoghi più fondi. Un tuffo, una caduta…
L’ONDA INCESSANTE – Intendi un passaggio?
OCCHI DI LAGO – Piuttosto un’intuizione: lasciar andare le piccole cose quotidiane che hanno un nome chiaro, una forma e un sapore… Sentire il nodo in cui bene e male si stringono, confondendosi. Una bara profonda è la pace degli abissi che sfuggono alle lame della luce solare.
L’ONDA INCESSANTE – ... O un grembo di generazione infinita.
OCCHI DI LAGO – … Un oblio di sogno. Un abbandono che sottrae alla vita e alla morte. Una nostalgia senza nome.
L’ONDA INCESSANTE – Oppure il desiderio di pronunciare nomi che non abbiamo mai incontrato, di terre toccate da un lembo di mare lontano. Seguire la corsa dei flutti verso cieli ignoti.
OCCHI DI LAGO – Io conosco tutte le costellazioni, le cullo in un’eternità intima e umile, in sogni effimeri. L’istante che non ha passato e rinuncia al futuro.
L’ONDA INCESSANTE – Eppure il fiume che il mare accoglie è fatto di tempo. L’acqua, anche tu sei tempo! La storia è scandita dal tuo fluire.
OCCHI DI LAGO – Quale storia? Io non vedo una direzione, un senso e sento il fondo ultimo dell’emozione.
L’ONDA INCESSANTE – Ma non ti accorgi? Le civiltà sommerse e i mondi che nascono, il brulicare del nuovo. Tutto è in divenire: paura, gioia, attesa, evento, pensiero e sensazione. Un paesaggio di eterni mutamenti. Conversazioni lontane o vicine, lo sciabordio delle onde e le promesse che sussurro alla rena sottile. Il gioco mutevole della luce sulla superficie increspata è una sciarada di parole misteriose: un poema che l’acqua rende vivo.
OCCHI DI LAGO – Io ascolto la poesia, ma è compiuta. Perfetta come un punto, come un suono. Tutto è uno anche se tutto diviene.
L’ONDA INCESSANTE – Io sento dell’acqua il movimento: leviga le forme della terra; diventa come un sorriso nel bagliore delle minuscole gocce frante sullo scoglio; quando dal mare di metallo si staccano scaglie di luce ostili e taglienti, è fuoco puro. Scorre e si mescola con altri gli elementi.
OCCHI DI LAGO – Annodati in un abbraccio che li rende indistinti.
L’ONDA INCESSANTE – Scorre come il tempo…
OCCHI DI LAGO – … ma rinuncia a nominare le ore, perché ne sopporta la volontà misteriosa…
L’ONDA INCESSANTE – … la sua forza è insondabile. Solo il tremolio delle albe e dei tramonti o i bagliori siderali possono accostarla senza temere catastrofe…
OCCHI DI LAGO – … specchio del tempo e abbraccio eterno.
Vera Maria Carminati
Inaugurazione: Lunedì 19/3/2007 alle ore 18.30
Circolo Culturale Bertolt Brecht. Spazio2
Via Giovanola, 21/c Milano
Orario: lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 17.00 alle ore 19.00
Ingresso libero