Di che colore sono? 51 quadri nuovi sui colori del Potere. L'arte di Cingolani e' sempre stata affascinata dal passaggio da cronaca a storia e viceversa. Nei suoi dipinti sono raffigurati caschi blu dell'ONU, l'urna rossa che contiene le schede elettorali, le divise militari e le bandiere di partito...
Di che colore sono? 51 quadri nuovi sui colori del Potere
a cura di Gianni Romano
Sabato 24 marzo 2007 alle ore 18.30 la Galleria Emilio Mazzoli presenta la
mostra di Marco Cingolani dal titolo Di che colore sono? A partire dalla
domanda del titolo, attraverso una quarantina di opere di varie dimensioni,
vengono presentate le riflessioni pittoriche sul colore del Potere e dei
suoi travestimenti. L¹arte di Cingolani è sempre stata affascinata dal
passaggio da cronaca a storia e viceversa; anche in questo caso vengono
contestualizzati in scenari fortemente simbolici i caschi blu dell'ONU,
l¹urna rossa che contiene le schede elettorali, i segmenti multicolore dei
grafici di Wall Street, le divise militari e le bandiere di partito... La
mostra si snoda specificamente attorno ai grandi quadri delle Elezioni dove
una folla accalcata di borghesi, militari, monarchi e bambini, infila la
scheda nelle urne.
L'Election Day è ormai diventata un'immagine mediatica per eccellenza:
televisioni e giornali spiano e presentano l'avvenimento anche nel più
piccolo paese del mondo. In ogni luogo e in ogni contesto si vota o si
vuole far votare per esprimere il primato della democrazia sul dispotismo.
Il Potere strettamente intrecciato all¹economia riguarda invece la serie di
quadri intitolata Wall Street, ma il tema assume connotazioni insolitamente
topografiche. Cingolani suggerisce splendori e miserie della strada più
ricca del mondo, proprio a partire dalla sua edificazione sul tracciato
originale: la prima 'strada col muro', ovvero la staccionata che sorse nel
1653 per delimitare il primo insediamento della città allora chiamata New
Amsterdam.
La New York odierna suggestiona infine un'altra serie di dipinti intitolata
Ready, Willing and Able, (pronti, disponibili e capaci) come le parole del
motto della Doe Foundation, mega-organizzazione che si occupa del recupero
di ex carcerati e senzatetto. Queste parole, scritte sul muro della sede di
Williamsburg, Brooklyn, di fronte allo studio preso di recente
dall¹artista, evocano nuovi colori di speranza.
Marco Cingolani nasce a Como nel 1961 e si trasferisce a Milano
giovanissimo, nel 1978. Inizia a frequentare l¹ambiente creativo
underground, in cui l¹arte si mischiava con la moda e la musica punk. In
quegli anni si stava formalizzando a Milano una nuova sensibilità artistica
le cui radici non affondavano più nella storia dell'arte e nella citazione
ma praticava la manipolazione critica della realtà e delle sua comunicazione
attraverso i mass media. L¹immagine veniva decontestualizzata, sottratta
all¹uso del senso comune, stravolta radicalmente, quasi schernita. Il lavoro
di Marco Cingolani, sin dagli esordi, ha sempre cercato di annullare il
potere normativo delle immagini mediatiche, sottoponendole alla cura
radicale dell'artista, certo che l'arte offra un punto di vista decisivo per
l¹interpretazione del mondo. In questo contesto sono nati i quadri delle
Interviste, dove personaggi famosi per la loro riservatezza venivano
sommersi dai microfoni e le famose serie dedicate all¹Attentato al Papa e
alla tragica vicenda di Aldo Moro.
Dopo aver partecipato a numerose mostre collettive tra cui Una scena
emergente (1991, Museo Pecci, Prato) e Due o tre cose che so di loro (1998,
PAC, Milano), gli vengono dedicate importanti mostre antologiche presso
prestigiose istituzioni pubbliche quali Palazzo Strozzi a Firenze e
Promotrice delle Belle Arti di Torino. Collabora con la galleria di Emilio
Mazzoli dal 1993.
Immagine: Sistina - Omaggio a Schifano, 1999, Olio su tela 250 X 300 cm
Inaugurazione 24 marzo 2007 ore 18.30
Galleria d'Arte Contemporanea Emilio Mazzoli
Via Nazario Sauro 62 - Modena
orari: Tutti i giorni 10-13 e 16-19.30, chiuso i festivi