Nueva York, Nueva York. Nei dipinti dell'artista parlano le strutture della citta', i maestosi grattacieli immersi in cieli brumosi e materici, dove le moltitudini che si districano ogni giorno nel caos metropolitano scompaiono.
Nueva York, Nueva York
New York, New York, così tanta acclamata e discussa, città dalle infinite sfaccettature, capace di stupirci ad ogni angolo della sua immensa metropoli. La "Gran manzana” ritorna protagonista assoluta nei nuovi dipinti dello spagnolo Salvador Montò (con la pubblicazione nel nuovo catalogo intitolato "New York- works”) che riesce a strapparne il lirismo anche dai paesaggi più caotici, monumentali ed imponenti. Così parlano le strutture della città, i maestosi grattacieli immersi in cieli brumosi e materici, dove le moltitudini che si districano ogni giorno nel caos metropolitano scompaiono. Il paesaggio urbano di Montò infatti si concentra nella struttura edificata, nella sovrapposizione degli elementi che come totem di modernità si innalzano e sovrastano i nostri capi. Mille tagli di grattacieli, muti e silenziosi, presi dall’alto in perfetta simbiosi con il cielo (quasi viene in mente il confronto con le misteriose e secolari pietre megalitiche di Stonehenge: entrambi aree sacrificali e centri propulsivi di emozioni e introspezioni ancestrali). Solo raramente scende lungo le vie e sul suolo newyorchese, ma semplicemente per scorgere automobili e spesso taxi gialli che sfrecciano lungo le Avenue, senza una benché minima presenza umana. La sovrapposizione degli elementi, che si districa come in un collage nel delicato equilibrio del gusto pittorico, fonde scorci quasi fotografici con il rigore della prospettiva classica erede del quattrocentesco Piero della Francesca.
Così la trasparenza della luce, la morbidezza e al tempo stesso la decisione delle pennellate ci presentano una New York realisticamente onirica e sospesa. Una pittura evocativa che ci ricorda sotto certi aspetti citazioni del vedutismo del XVIII secolo, dove Venezia, catturata dal pennello di Bernardo Bellotto, si illumina grazie alla pastosità della pennellata e al sentimento che il pittore infonde nella tela. Non mancano evidenti rimandi alla scuola del realismo spagnolo, specialmente alla seconda generazione della Scuola di Antonio López García. Del suo metodo pittorico, Montò dice: "Comincio a dipingere con la necessità di realizzare un’immagine. Non sto a riflettere su ciò che rappresenta, ma a mano a mano che la pittura procede entrano in gioco altri fattori, a volte ricercati, a volte casuali, come le caratteristiche del supporto, la consistenza dei colori o il modo in cui si dispongono gli effetti pittorici sulla tela”.
E ancora "Rappresentare il mondo esterno è una scusa per indagare il mio spazio interiore: la pittura diventa autobiografica. I paesaggi a cui lavoro da alcuni mesi hanno una forte carica simbolica, sono paesaggi interiori”. Una pittura dunque che partendo dalla descrizione di paesaggi metropolitani, arriva ad indagare l’interiorità dell’artista, mentre nel metodo fonde richiami classici con ispirazioni contemporanee.
Biografia
Salvador Montó nasce a Valencia nel 1963. Realizza le sue prime esposizioni in sale municipali ed imprese come Caixa Tarragona, ma è nel 1992 quando la sua carriera ha una svolta con la Medaglia d' Argento al Premio Nazionale di pittura di Salamanca, e da quel momento decide di dedicarsi professionalmente alla pittura. Lo stesso anno espone per la prima volta in una personale alla galleria Alfama di Madrid dove i Duchi di Alba acquistano una delle sue opere. Nei seguenti dieci anni partecipa ai più importanti concorsi di pittura sia a livello nazionale che internazionale, ottenendo numerose menzioni d' onore e diplomi. Così pure riceve la Medaglia d' Onore del Premio BMW negli anni 1993, 1996, 2000 e 2002. La sua attività internazionale comincia nel 1995, esponendo insieme a altri quattro pittori presso la galleria La Boheme di Miami (USA). In seguito, esporrà a Siegen (D), Roma e Bruxelles. Nel 2005 ha la sua prima personale a Bruxelles ed inizia ad esporre presso la galleria Entroterra di Milano, dove con questa personale l’artista si propone al pubblico italiano.
Inaugurazione: 24 marzo 2007 h. 17:30. Con la presenza dell’artista
Entroterra
Via Biancospini, 2 -Milano
Orari di visita: dal lunedi al venerdì 15-19; Sabato 11-19
Ingresso libero