Gli uomini, come le citta', sono dei tentativi. Nasce da questo pensiero l'idea per lo sviluppo di un progetto sulla citta' di Ravenna, i suoi spazi, chi vi abita e chi vi lavora. In mostra una serie di fotografie di Giovanni Lami e Filippo Molinari.
Giovanni Lami + Filippo Molinari
Gli uomini, come le città, sono dei tentativi
La città, in relazione alle persone che la abitano, è facilmente riconducibile ad un unico organismo dove ogni settore e ogni attività corrisponde ad un organo o ad un sistema, dove le relazioni che si intrecciano, nella realtà, possono metaforicamente corrispondere a ciò che accade nella fisiologia umana. Nasce proprio da questo pensiero l’idea iniziale per lo sviluppo di un progetto sulla città di Ravenna, i suoi spazi, chi vi abita e chi vi lavora; riuscendo così ad osservare e documentare nella realtà, la concretezza dell’organismo città, la sua oggettività (la sua fisiologia).
Con questi presupposti, non saranno gli aspetti più conosciuti ad essere evidenziati, non le caratteristiche più evidenti a catturare l’attenzione, ma i luoghi di transito, di lavoro, le persone che questa città “la camminano”. E’ difficile rendersene conto, chi vi abita è sempre distratto, distaccato da questa percezione di ciò che lo circonda, e naturalmente i visitatori, i turisti, non se ne curano; così certi luoghi, certe persone, restano sempre tagliate fuori, da qualunque punto di vista li si osservi.
Certo, si potrebbe affermare che è sempre così, che questa “distribuzione dell’attenzione” non è solo una peculiarità di Ravenna. Vero, ma forse a Ravenna è più evidente, perché è una città di dimensioni medie dove non si hanno le relazioni umane di un paese, ma nemmeno la creazione di sobborghi periferici autonomi, staccati dal centro cittadino; è una città relativamente estesa, dove il fronte abitativo si muove praticamente lungo una linea retta allontanandosi dal centro, in un'unica soluzione di continuità, senza mai lasciare fenditure nell’urbanistica.
Da qui si può ritornare al discorso iniziale, la fisiologia di una città, come quella umana, non può avere interruzioni, non può essere discontinua, tutti i sistemi sono in relazione gli uni con gli altri. A Ravenna succede proprio questo, sia nelle connessioni sociali che in quelle urbane e il percorso fotografico che si viene così a creare abbraccia molteplici aspetti della città contemporanea, presentando e mettendo in luce ciò che spesso è invisibile ai più.
Disponibile catalogo - Danilo Montanari Editore
Testi di Alberto Giorgio Cassani e Valerio Fabbri
Con il patrocinio del Comune di Ravenna
Assessorato alle Politiche Giovanili
Inaugurazione: 23 Marzo 2007 / 18:30
S. Maria delle Croci
via Guaccimanni 7/9 Ravenna
Orario: Lun - Dom 16-19 / +Sab - Dom 11-13