Le opere della rassegna, pitture, acquerelli e disegni, provengono nella quasi totalita' dalla collezione privata della moglie dell'artista viareggino. Spiccano per qualita' e rarita' piccoli dipinti su carta di giornale e pagine di libro e alcuni acquerelli del 1930.
Personale
A quindici anni dalla morte di Mario Marcucci, la Galleria Pananti, da sempre la sua galleria di referenza, organizza nella Saletta Espositiva di via Condotta 27r questo doveroso omaggio all’artista viareggino. Le opere della rassegna, dipinti, acquerelli e disegni, provengono nella quasi totalità dalla collezione privata della moglie Carla.
I dipinti in esposizione, per la varietà dei soggetti trattati - siano questi notturni, mareggiate, mattinate radiose, ritratti di giovani, di ragazze, di albe e tramonti, interni ed esterni della sua Viareggio - testimoniano la grande versatilità e la poesia di questo indiscusso protagonista dell’arte toscana del ‘900; tanto caro a Montale, Luzi, Bigongiari, Bilenchi e Parronchi e indicato da Cesare Garboli nel suo saggio, fondamentale per la migliore conoscenza dell’autore, La fortuna critica di Mario Marcucci (Ed. Pananti, Firenze 1987), come il pittore dei Poeti Ermetici Fiorentini.
Spiccano per qualità e rarità d’epoca piccoli dipinti su carta di giornale e pagine di libro e alcuni acquerelli del 1930, eseguiti sulle ricevute con intestazione commerciale del Mercato del Pesce di Viareggio, epoca nella quale Marcucci, appena ventenne, vi lavorò per contribuire ad aiutare la sua famiglia.
Mario Marcucci (Viareggio, 1910 – 1992)
Nato a Viareggio nel 1910, da una famiglia di marinai, Marucci iniziò a dipingere sul finire degli anni ’20, al tempo stesso lavorando per aiutare la famiglia. La sua prima esposizione personale avviene nel 1940 alla Galleria Il Milione di Milano presentata da Antonio Delfini ma già nel 1937 Carlo Carrà lo aveva segnalato in un articolo sull’Ambrosiano recensendo una collettiva tenutasi a Viareggio.
Nel 1941 ottiene, contro tutti i pronostici, l’importante riconoscimento dell’Accademia Carrara di Bergamo, cui faranno seguito nel 1949 il Premio Marzotto nell’ambito della Rassegna di pittura italiana di Venezia, il Premio 8x10 di Roma nel 1951, il Premio Michetti nel 1953 e il Fiorino nel 1954. Ha partecipato a numerose esposizioni fra cui alcune edizioni della Quadriennale Romana e della Biennale di Venezia. Unanimemente definito pittore dei poeti (non è un caso che la sua formazione si sia svolta a fianco del poeta Luca Ghiselli, suo coetaneo prematuramente scomparso nel 1939), la sua fortuna critica è costituita in gran parte di testi scritti da letterati fra cui, oltre il già citato Delfini, Eugenio Montale, Alberto Moravia, Carlo Betocchi, Francesco Arcangeli, Mario Luzi, Aldi Palazzeschi, Mario Soldati, Mario Tobino, Carlo Cassola, Manlio Cancogni. Il primo, e ancora oggi fra i più autorevoli esegeti, ad occuparsi di lui è stato Alessandro Parronchi, a seguire Cesare Garboli e Roberto Tassi.
Refrattario a qualunque inserimento nelle correnti dell'arte del nostro secolo, in questo simile a Giorgio Morandi a cui è stato più volte paragonato, è stato un artista complesso ed ha svolto la sua ricerca artistica in più direzioni svolgendola nell’ambito della figurazione e della pittura tonale. Ha trascorso gran parte della sua vita a Viareggio, alternando soggiorni più o meno lunghi a Roma e a Firenze.
Catalogo Edizioni Pananti. Introduzione di Jacopo Antolini.
Ufficio stampa:
Davis & Franceschini
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e.mail: davis.franceschini@dada.it
Inaugurazione: Sabato 24 marzo, ore 18
Galleria Pananti - Saletta Espositiva
via Condotta 27r - Firenze
La galleria è aperta dal lunedì al sabato, ore 10-13 e 15.30-19.30
Ingresso libero