50 fotografie dedicate esclusivamente ai viaggi dell'artista in Cina, India, Turchia, Giappone, Vietnam, Indonesia, Nepal, dall'inizio degli anni Cinquanta. Da queste opere traspare la volonta' di condividere e confrontarsi, l'espressione di un'idea dell'uomo e dei suoi valori.
Oriente
Spazio Mazzotta ha il piacere di presentare 50 fotografie originali di Marc Riboud. Gli scatti sono dedicati esclusivamente ai viaggi di Marc Riboud in Cina, India, Turchia, Giappone, Vietnam, Indonesia, Nepal, dall’inizio degli anni Cinquanta.
Nelle fotografie di Riboud non traspaiono alcun voyeurismo, né un intento documentario, ma piuttosto la volontà di condividere e confrontarsi, l’espressione di un’idea dell’uomo e dei suoi valori. Lo spirito della fotografia risponde in lui a un desiderio di vita, di incontro e di scoperta dell’altro nella sua diversità talvolta esotica.
In questo sembra anticipare una tendenza sviluppatasi poi negli anni Settanta, quando al reportage si unisce l’impegno umano che in Riboud non si traduce mai in una forma di ostentazione della miseria o della violenza, ma sempre in un senso di rispetto e comprensione.
Più che “il momento decisivo” di Cartier-Bresson, Marc Riboud coglie l’espressione fuggevole di un fatto, proponendo un’immagine decisamente più personale del mondo.
In una foto del monsone in India, Marc Riboud coglie alcuni passanti che si attardano sotto gli ombrelli. In questo paesaggio senza tempo, contraddistinto da un albero dalla sagoma quasi giapponese, le vestigia del colonialismo inglese appaiono pressoché anacronistiche. Con lo stesso tocco impressionista, ma questa volta in Cina, emergono tra le nebbie le montagne di Huang Shan, massiccio montuoso dell’Anhui meridionale, provincia della Cina orientale. Riboud ha dedicato loro un’intera opera, declinando la comparsa dei picchi rocciosi attraverso la nebbia in variazioni che sono diventate uno dei suoi capolavori.
Nato a Lione nel 1923, Marc Riboud è autore di alcune delle fotografie più famose del XX secolo. La leggenda vuole che Riboud abbia realizzato i primi scatti all’età di 14 anni, con la Vest-Pocket utilizzata dal padre in trincea durante la prima guerra mondiale.
Nel 1950 lascia il primo lavoro da ingegnere per dedicarsi alla fotografia ed entra a far parte della Magnum nel 1953, la celebre agenzia di fotogiornalismo.
Spazio Mazzotta
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