Marco Bacci
Gloria Bortolussi
Valentina Lucio
Annalisa Mazzoli
Kathrin Tshurtschenthaler
Sara Catenacci
Gianmarco Di Roma
Chiara Di Stefano
Greta Zamboni
Luca Giocoli
Alessandro Laita
Ida Nabresini
Laura Pante
Federica Santulli
Alberto Tadiello
Alice Vanzan
La collettiva prende avvio dal concetto di paradosso e dalle molteplici forme in cui puo' manifestarsi. I lavori esposti evidenziano diversi approcci e spunti di ricerca: dal piano performativo a quello relazionale, dal plot cinematografico alla raccolta testuale, dalla mimesi retorica all'antinomia logica.
Collettiva
Lavori di:
Marco Bacci, Gloria Bortolussi/Valentina Lucio/Annalisa Mazzoli/Kathrin
Tshurtschenthaler, Sara Catenacci, Gianmarco Di Roma, Chiara Di Stefano/Greta
Zamboni, Luca Giocoli, Alessandro Laita, Ida Nabresini, Laura Pante, Federica
Santulli, Alberto Tadiello, Alice Vanzan.
"Il paradosso è una conclusione apparentemente inaccettabile, che deriva da premesse
apparentemente accettabili per mezzo di un ragionamento apparentemente accettabile"
(Mark Sainsbury)
Questa mostra prende avvio dal concetto di paradosso e dalle molteplici forme in cui
può manifestarsi. Nel laboratorio abbiamo analizzato e discusso collettivamente le
modalità con cui il paradosso si presenta, sia sul piano concettuale che in quello
pragmatico, attraverso filosofia, psicologia e arte, e ci siamo soffermati su come
possa influenzare il confronto interindividuale e le dinamiche relazionali. A
partire da queste discussioni si sono sviluppati diversi progetti, individuali e di
gruppo, che sono stati sottoposti per tutta la durata del corso a ricerche e
approfondimenti collettivi.
Quotidianamente, le possibili e differenti forme del paradosso, con la loro
apparente casualità, ci colgono impreparati e, disattendendo le aspettative
progettuali e razionali, rendono la vita meno ordinaria, costringendoci a cambiare
il punto di vista e a ripensare il modo stesso in cui nel pensiero ordiniamo gli
eventi.
In mostra sono evidenziati diversi approcci e spunti di ricerca sul tema del
paradosso e su una possibile "casistica": dal piano performativo a quello
relazionale, dal plot cinematografico alla raccolta testuale, dalla mimesi retorica
all'antinomia logica, dal non-sense della affermazione che nega se stessa alla
esplorazione della vertiginosa pienezza del vuoto.
Lungi dal voler esaurire entro le dinamiche espositive la complessità del tema, i
lavori di questa mostra tentano di esplorare con ironia le logiche costruttive del
linguaggio e dell'agire, proprio là dove esse sembrano più instabili e incerte.
Inaugurazione 29 Marzo 2007 ore 19
Palazzetto Tito
Dorsoduro, 2826 - Venezia