In mostra 25 dipinti ad olio, pastelli e disegni, realizzati dagli anni 70 agli anni 90, in cui l'artista ha affrontato i suoi temi preferiti: la darsena e i navigli di Milano, l'ambiente di San Siro e i cavalli al trotto e il paesaggio lagunare.
Mercoledì 28 marzo 2007 ore 18, alla Galleria Ponte Rosso (via Brera 2, Milano) si inaugura la mostra retrospettiva di Giancarlo Perelli Cippo. In mostra venticinque dipinti ad olio e una selezione di pastelli e disegni, realizzati dagli anni settanta agli anni novanta, in cui l’artista ha affrontato i suoi temi preferiti: la darsena e i navigli di Milano, sua città natale, Burano e il paesaggio lagunare, Amsterdam con i suoi canali, e l’ambiente di San Siro: cavalli al trotto, al galoppo, al tondino, che Perelli ha saputo ritrarre con una maestria e un vigore senza eguali.
Giancarlo Perelli Cippo è nato a Milano nel 1923. E’ stato avviato alla pittura da Gino Moro e Arturo Checchi, suoi insegnanti al Liceo Artistico di Brera. Su una base classica, mediante una personale ricerca, ha portato la sua pittura ad una intensa espressività riuscendo a cogliere con felice sintesi cromatica una singolare visione figurale.
Ancor giovane ha ricevuto i primi inviti alle Biennali d’Arte Sacra dell’Angelicum e alle Quadriennali di Roma. Ha ottenuto premi e riconoscimenti in numerosi concorsi di pittura a Brescia, Bergamo, Torino, nel 1953 il Premio “Paesaggio della Lomellina”, nel 1977 il “Premio Burano”. I luoghi frequentati e amati dall’artista sono divenuti parte del suo corredo creativo: Milano, con la darsena, i navigli, San Siro e i cavalli in corsa; Venezia con la sua laguna e le isole poetiche di Burano e Torcello; il paesaggio toscano, i paesi rivieraschi del lago di Como e del Garda, le sponde dei fiumi della pianura lombarda; le magistrali vedute di Amsterdam con i suoi canali.
Nel 1976 è apparsa una monografia dell’artista milanese presentata da Ermanno Federico Scopinich. Le sue opere si trovano in permanenza alla Galleria Ponte Rosso dal 1977, anno della prima mostra personale dell’artista in questa sede milanese. Di lui hanno scritto autorevoli commentatori; fra questi ricordiamo: Leonardo Borgese, Raffaele De Grada, Ermanno Federico Scopinich, Mario Ghilardi, Luigi Gianoli, Angelo Caniggia, Carmelo Strano, Mario Monterverdi, Giulio Vito Musitelli, Gianni Brera, Silvio Consadori, Giuseppe Novello, Orlando Consonni.
Giancarlo Perelli Cippo è morto a Milano nel 2004.
Scrive Carlo Adelio Galimberti nella presentazione in catalogo:
In una nota introduttiva ad una mostra di Perelli Cippo di alcuni anni fa, Orlando Consonni registrava lo stupore dei pittori figurativi suoi contemporanei di fronte all’opera di Giancarlo Perelli Cippo. L’ammirazione nasceva soprattutto dalla spontanea sicurezza che l’artista mostrava nel comporre le immagini, che gli riuscivano sempre in organica distribuzione dei pesi formali e cromatici, senza mai un cedimento, una stanchezza od un’incertezza. Qualcuno si espresse addirittura confessando la propria invidia per quella naturalità del comporre e del dipingere che Perelli Cippo esibiva nel suo lavoro. L’artista possedeva quella condizione felice che consente agli artisti di liberare le mille storie custodite nella materia, organizzandola in una seducente rappresentazione che dica qualcosa oltre all’apparenza superficiale delle cose del mondo.
Certo Perelli Cippo aveva irrobustito le proprie capacità attraverso gli studi giovanili di Brera con Guido Marussig, Arturo Checchi e Gino Moro, ma nel suo crescere Perelli Cippo non ha mai lasciato che la tecnica del dipingere prendesse il sopravvento sulla spontaneità poetica del proprio talento naturale. Da qui la garanzia di come la sua opera smetta i suoi possibili aspetti di “mestiere”, per liberarsi verso quell’unica condizione del far poesia con la materia e con i colori. (...)
Galleria Ponte Rosso
via Brera 2, Milano