8 illustrazioni di Roberta Colombo e Elisa Gattafoni. Immagini smaccatamente infantili, volti, maschere e oggetti comuni che ridefiniscono l'ambito dei valori e dei sistemi di riferimento.
Roberta Colombo e Elisa Gattafoni
Il 1 aprile s’inaugura, all’Arteria di Bologna, locale attivo nella dinamizzazione della vita culturale e sociale della città, la mostra: “Singolare”. Un progetto che nasce dall’incontro di due sensibilità differenti con un denominatore comune: l’attenzione verso i clichés imposti dalla società contemporanea ed, in particolar modo, verso le forzature di ruolo a cui, subdolamente, siamo soggetti. Attraverso uno sguardo paradossale, straniante, le 2 cercano di svelare il meccanismo che lega persona e personaggio. La risultante, inevitabile, è un’interpretazione dell’immaginario femminile con le sue varie declinazioni e peculiarità.
Un’analisi in prospettiva delle singole percezioni re-interpretate e messe in relazione tra loro; due punti di vista apparentemente slegati: quello di Roberta Colombo, che fa suo il filtro dell’ animalesco, utilizzandolo per rendere lo stereotipo il personaggio, come in uso nella mentalità fiabesca e quello di Elisa Gattafoni che rappresenta la figura femminile come parte del processo di riproduzione della vita domestica.
Un percorso sensoriale a più livelli, per revisionare insieme il concetto d’identità femminile, che si sviluppa attraverso 8 illustrazioni dal segno deciso, realizzate con tecniche diverse e messe in relazione ad oggetti e simboli atti a rafforzarne il contenuto. Immagini smaccatamente infantili, volti, maschere e oggetti comuni che ridefiniscono l’ambito dei valori e dei sistemi di riferimento. Un ulteriore livello di analisi messo in scena in un accattivante spettacolo “E poi sia…”, scritto da Rita Felicetti, accompagnata dal chitarrista Gabriele Ciampichetti.Una rappresentazione frammentata in monologhi, della durata di ca. 10 minuti ciascuno, che, attraverso metafore grottesche, giochi di parole, “affermazioni smentite”, ci permette di lasciarci trasportare, attraverso la pratica ludica, in un mondo tanto famigliare quanto ostico.
Un’esperienza collettiva illuminante dove le abitudini, oggetto della rimozione, vengono presentate in modo da sorprendere e disorientare lo spettatore mettendolo in contraddizione con l’esperienza comune. Una mostra-spettacolo cruda ed ironica, un’esperienza ludica, una manifestazione del singolo capaci di creare un melting pot di suggestioni sonore, visive e verbali. Un progetto a più mani che vuole far riflettere su indolenze e vittimismi, complici nascosti dell’accettazione dei ruoli sociali.
A cura di Alessia Albani
Inaugurazione: Domenica 1 aprile 2007 ore 19.00
Arteria
Via Broglio 1/e Bologna
Lun- Gio: 19.00 – 03.00 Ven – Dom: 17.00 – 04.00
Ingresso libero