Festival Internazionale di Roma, sesta edizione. Il tema "Questione italiana" nasce dal desiderio di esplorare i territori della fotografia contemporanea, analizzare prospettive, spazi e opportunita' in un panorama di grandi cambiamenti. Il risultato e' una sorta di censimento che viene presentato nel corso di due mesi di programmazione. Oltre 150 eventi, tra cui 21 mostre collettive, oltre 500 fotografi partecipanti, circa 100 curatori, 90 location e decine di progetti speciali e proiezioni.
Festival Internazionale di Roma
FotoGrafia, giunto alla sesta edizione, conferma la sua crescita, ampliando l’offerta di
mostre ed eventi, grazie anche al coinvolgimento di nuovi partner istituzionali e privati.
Prodotto da Zoneattive, società dell’Azienda Speciale Palaexpo, con la direzione artistica di
Marco Delogu, il Festival è promosso dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche
Culturali e si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio
della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Partner del Festival sono: la Regione Lazio, la Camera di Commercio di Roma, Alcatel-
Lucent, Baume & Mercier, Pirelli RE e Metro. Il Festival è possibile inoltre grazie alla
preziosa collaborazione di Zetema, della Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di
Roma, del MIBAC per la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e di Grandi Stazioni.
Il tema “Questione italiana” nasce dal desiderio, a partire dall’osservatorio privilegiato del
Festival, di esplorare i territori della fotografia contemporanea, analizzare prospettive,
spazi e opportunità in un panorama di grandi cambiamenti. Il risultato è una sorta di
“censimento della fotografia italiana contemporanea” che viene presentato nel corso di due
mesi di programmazione. Oltre 150 mostre, 30 produzioni e anteprime, tra cui 21 mostre
collettive, oltre 500 fotografi partecipanti, circa 100 curatori, 90 location e decine di
progetti speciali e proiezioni.
Tra gli eventi più attesi, al Museo di Roma in Trastevere, la retrospettiva sul ’77. Le cento
immagini di E’ il ’77 di Tano D’Amico e la collettiva 1977: momenti, con le immagini di
Gabriele Basilico, Cesare Colombo, Dino Fracchia, Mimmo Frassineti, Uliano Lucas, Toni
Nicolini, Alberto Roveri, Toni Thorimbert. A completare la mostra, una selezione delle
centinaia di foto di testimoni spontanei e non professionisti, inviate in questi mesi dai
lettori al sito di repubblica.it. e un ‘Blob’ speciale sul ‘77, a cura di Simona Buonaiuto,
Antonella Rucci, Elena Recchia.
A Trastevere anche la collettiva Altri Mondi, che presenta un gruppo di fotografi, romani di
nascita o di adozione, oggi punto di riferimento del fotogiornalismo italiano: Roberto Koch,
Fabio Ponzio, Angelo R. Turetta e più recentemente Francesco Zizola, Riccardo Venturi e
Paolo Pellegrin. A questi si affiancano tre giovani che ne raccolgono l’eredità: Lorenzo
Castore, Massimo Berruti e Davide Monteleone. Infine la mostra di Paolo Woods Iran felix
e il nuovo lavoro di Ivo Saglietti, Paesaggi con figure.
Al Museo dell'Ara Pacis la mostra Ereditare il paesaggio che vede sette grandi (Olivo
Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Guido Guidi,
Mimmo Jodice e Massimo Vitali) confrontarsi con quattordici autori più giovani (Claudio
Sabatino, Claudio Gobbi, Maurizio Montagna, Tancredi Mangano, Domingo Milella, Marco
Campanini, Ricardo Francone, Franco Mascolo, Marco Trinca Colonel e Cosimo Pichierri,
Stefano Snaidero, Alessandro Cimmino, Andrea Pertoldeo, Enrico Benvenuti, Salvatore
Porcaro) in un metaforico passaggio di testimone. Inoltre il suggestivo viaggio di Antonio
Biasiucci nel mondo degli Ex-voto, nuova tappa del suo percorso "dalla Genesi alla Catarsi".
Al Museo di Roma è possibile ammirare le Figure luminescenti di Paolo Gioli, Il Cairo
raccontato da Luca Campigotto e le antiche città romane del Nord Africa di Donata Pizzi.
Alla Sala Santa Rita Giorgia Fiorio con Figure, una selezione del suo progetto sull’eredità
spirituale dell’umanità.
Alla Stazione Termini un altro spazio dedicato alle riflessioni sul paesaggio con Giorgio
Barrera e i luoghi del Risorgimento italiano, Claudio Gobbi e l’Eur, Gianni Galassi e
l’architettura industriale del Novecento, Giuseppe Palmas con un reportage sull’alluvione
del Polesine e Franco Mapelli sulle tracce della storia della riforma agraria in Lucania. A
queste si accompagna la mostra Italia, le fotografie della nostra storia a cura di
Alessandra Mauro e Franca de Bartolomeis.
A Villa Borghese, la mostra Mutations I al Museo Carlo Bilotti, progetto del Mese europeo
della fotografia sostenuto da Alcatel – Lucent che rinnova così il suo ruolo di promotore e
mecenate della fotografia in Europa e per il secondo anno si conferma come partner del
Festival di FotoGrafia. Alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna le due mostre che
compongono Giochi della memoria: 20.12.53-10.08-04 di Moira Ricci e Viaggio nella
memoria di Paolo Ventura, a cui si accompagna la personale di Alex Majoli.
Al Museo Andersen sono esposte oltre 100 fotografie, dal 1850 sino ai primi decenni del
Novecento, selezione dell’importante Collezione di fotografia storica della Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte. All’AuditoriumArte, Massimo Siragusa propone un
viaggio attraverso l’Italia e le sue località di vacanza, alla scoperta del tempo libero.
Alla Project Room di Villa Glori i lavori di Alfredo d’Amato sulla Romania post regime
comunista e di Emanuele Mozzetti sull’Argentina dopo la dittatura militare. A questi si
accompagnano i reportage realizzati dai bambini del laboratorio della Scuola Elementare di
Forcella e dagli allievi della scuola di fotografia di Mar Elias alla periferia di Beirut.
Alla British School at Rome una selezione di 20 immagini, commissionate dal quotidiano
inglese The Guardian per il suo spazio centrale ‘Eyewitness’, ad un gruppo di fotografi tra
cui l’italiano Christian Sinibaldi.
Al Maxxi venti immagini del cantiere in corso, realizzate dai pazienti del Centro Diurno,
contraltare dell’istallazione fotografica di Patrizia Bonanzinga all’esterno del Palazzo delle
Esposizioni anch’esse sul cantiere di ristrutturazione dell’edificio.
FotoGrafia presenta dei progetti speciali, che testimoniano il suo ruolo di promotore della
fotografia: Lazio, Terra, nuovo progetto per la Regione Lazio, il cui primo appuntamento è
la mostra Non tutte le strade portano a Roma all’Ex Gil (Largo Ascianghi, fino al 26
aprile); il Mese Europeo della Fotografia (network con Berlino, Bratislava, Lussemburgo,
Mosca, Parigi e Vienna) con la mostra Mutations I dei finalisti della prima edizione del
Premio Alcatel-Lucent; il Primo Premio Internazionale FotoGrafia - Baume & Mercier, il
bando è aperto fino al 13 aprile e il vincitore verrà annunciato il 16 maggio con un evento al
Tempio di Adriano. L’istituzione del premio nasce dall’interesse dell’azienda svizzera per il
mondo della fotografia e dalla consapevolezza di legarsi ad un Festival tra i più importanti
in Europa, con cui condividere i concetti di prossimità, autenticità, creatività.
La
Commissione Roma, giunta al quinto anno, con il lavoro di Graciela Iturbide, accompagnata
dalle Piccole storie su Roma di Mario Carbone, Gianni Mascolo e Francesca Lazzarini
(tutto al Tempio di Adriano). Inoltre il Bibliocentro della Camera di Commercio di Roma
presenterà l’anteprima di un progetto di documentazione fotografica e video, che esplora le
trasformazioni socio-economiche del territorio, attraverso lo sguardo di giovani artisti.
A fare da corollario, una serie di opportunità e di aperture per i nuovi fotografi, come il
concorso Confini/Boundaries promosso, grazie a ‘CreActive’ e ‘Sguardo Urbano’ su
flickr.com, la più vasta comunità mondiale di photosharing. Una selezione delle immagini
sarà esposta alla Foresteria nel parco della Casa del Jazz, nel corso di una lunga notte (13
aprile) tutta dedicata all’immagine, con proiezioni, incontri e visioni.
Sempre più ricco il circuito di oltre 120 mostre, proposte da gallerie d'arte, istituti stranieri
di cultura e spazi inediti come librerie, caffè e locali, testimonianza di una grande vitalità
della città che vive il Festival come momento di partecipazione, visibilità, trampolino di
lancio per artisti emergenti e grande luogo di sperimentazione.
Info:
Zoneattive
T +39 06 70473525 - F +39 06 77261202
info@zoneattive.com