Fotografie. Il progetto si ispira alle enigmatiche 'Maja' di Francisco Goya, opere polemiche particolarmente per cio' che riguarda la determinazione dell'identita' del modello.
Majas Adentro
Per il suo esordio nel circuito del FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma 2007 la galleria ICIPICI fine art print presenta Majas Adentro della coppia di fotografi francesi Yvem & Marief. Il progetto si ispira alle enigmatiche « Maja desnuda » e « Maja vestida » di Francisco Goya opere mitiche e polemiche sotto molti aspetti, particolarmente per ciò che riguarda la determinazione dell’identità del modello, il quale vero viso sarebbe stato dissumulato.
Nelle due versioni di Goya, la strana posizione della testa, riattaccata in modo artificiale a un tronco che non sembra appartenerle, non può fare altro che sorprendere. L’incontestabile fascino del corpo che incarna l’ideale della bellezza femminile aristocratica dell’epoca, contrasta fortemente con il viso sprovvisto di grazia. La leggenda, reale o immaginaria, persiste.
Le « Majas Adentro » hanno un’occhio critico su un’altra leggenda, contemporanea ed onnipresente, il mito del fisico ideale, atemporale ed improbabile mostrato dai giornali di carta satinata. Quasi sempre confrontato al martellamento di immagini digitalmente manipolate, il vero aspetto fisico della donna del XXI secolo si estranea della nostra realtà per lasciare il posto all’illusione virtuale.
Le « Majas Adentro » sono l’espressione dell’incoscio femminile tormentato dalla dissimulazione del vero. Loro interrogano le contraddizioni delle donne, imperfette ma innegabilmente seducenti che cercano, spinte dalle costrizioni sociali, di essere le « altre» dal viso liscio, famoso ed impossibile. Viso e corpo non corrispondono più. L’identità reale é spinta dentro di se ma anche al di là : adentro. Da questa creazione fotografica emane una strana impressione, così irreale come quella delle riviste.
Il progetto si ispira alle enigmatiche « Maja desnuda » e « Maja vestida » di Francisco Goya opere mitiche e polemiche sotto molti aspetti, particolarmente per ciò che riguarda la determinazione dell’identità del modello, il quale vero viso sarebbe stato dissumulato. Nelle due versioni di Goya, la strana posizione della testa, riattaccata in modo artificiale a un tronco che non sembra appartenerle, non può fare altro che sorprendere.
L’incontestabile fascino del corpo che incarna l’ideale della bellezza femminile aristocratica dell’epoca, contrasta fortemente con il viso sprovvisto di grazia. La leggenda, reale o immaginaria, persiste. Le « Majas Adentro » hanno un’occhio critico su un’altra leggenda, contemporanea ed onnipresente, il mito del fisico ideale, atemporale ed improbabile mostrato dai giornali di carta satinata. Quasi sempre confrontato al martellamento di immagini digitalmente manipolate, il vero aspetto fisico della donna del XXI secolo si estranea della nostra realtà per lasciare il posto all’illusione virtuale.
Le « Majas Adentro » sono l’espressione dell’incoscio femminile tormentato dalla dissimulazione del vero. Loro interrogano le contraddizioni delle donne, imperfette ma innegabilmente seducenti che cercano, spinte dalle costrizioni sociali, di essere le « altre» dal viso liscio, famoso ed impossibile. Viso e corpo non corrispondono più. L’identità reale é spinta dentro di se ma anche al di là : adentro. Da questa creazione fotografica emane una strana impressione, così irreale come quella delle riviste.
Galleria Icipici
via Giulia, 96 Roma
Orari: dal Martedì al Sabato ore 10.30 -19.00 Domenica 16.30- 19.00
Ingresso libero