Circuito. L'artista sceglie di basare la sua terza esposizione personale su cablaggio, sperimentazione e ionizzazione dell'etere circostante: nelle sue tele inventa "un corto circuito esistenziale".
Circuito
Mostra a cura di Luigi Pagliarini
Elettrizzante è tra gli aggettivi più appropriati se si parla dell'arte di Giacomo Sabatini. L'artista pescarese, tra le promesse artistiche della sua terra, è colui che più di molti altri incarna il conflitto esistente tra le potenzialità artistiche e quella espresse sul territorio. L'arte sostenibile, potremmo divertirci a definirla oggigiorno. Tutto ciò, per via della naturale capacità ed attitudine dell'artista - di questo artista in particolare - di trattare il vuoto matérico intervenendo su di esso con eleganza ed efficacia esemplari. Sabatini quindi, più o meno volontariamente, ogni qualvolta opera, sembra voler colpire nel profondo quella paralisi esistenziale tipica dell'ambiente che lo circonda.
Una paralisi maturata per via di una certa apatia espressa dalle società contemporanee allorché si tratti di gestire l'evoluzione culturale. In sostanza, quest'artista aggredisce quell'incapacità, largamente diffusa, di riconoscere il moderno e le sue future traiettorie. Su questa assenza di segnale Giacomo Sabatini elegge Ecoteca a simbolo di Laboratorio Artistico Reale e v'installa la sua terza esposizione personale fatta, per contrasto, di cablaggio, di sperimentazione, di ionizzazione dell'etere circostante. E, così facendo crea un elettrochoc culturale, inventa un corto circuito esistenziale laddove non v'è.
Luigi Pagliarini
Giacomo Sabatini nasce ad Atri (TE) nel 1973. Nel 1998 si diploma in pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano. Vive e lavora a Pescara.
Vernissage: Domenica 8 Aprile 2005, ore 21.00
Ecoteca
via Caboto n.19 65126 - Pescara
Orari: martedi' - sabato 18,30-2, domenica 16-2, lunedi' chiuso