Fondazione Morra - Palazzo Bagnara
Napoli
piazza Dante 89 (Palazzo Ruffo di Bagnara)
081 5641655, 081 454064
WEB
Hermann Nitsch
dal 12/4/2007 al 29/9/2007
lunedì - venerdì 10 - 19
081 454064 FAX 081 454064
WEB
Segnalato da

Marino Fuani



approfondimenti

Hermann Nitsch



 
calendario eventi  :: 




12/4/2007

Hermann Nitsch

Fondazione Morra - Palazzo Bagnara, Napoli

Relitti della 122 Aktion al Burgtheater. Insieme alle barelle e alle tele, accompagnate nelle installazioni da file simmetriche di zollette di zucchero e fozzoletti di carta, classici elementi catartici adoperati da Nitsch, anche le 5 lance adoperate come strumento per ferire le mani, il costato e i piedi della vittima sacrificale. E' inoltre proiettato il video dell'Azione cui la mostra documentaristica si ispira.


comunicato stampa

Relitti della 122 Aktion al Burgtheater

"Il teatro è uno straripamento passionale, uno spaventevole transfert di forza dal corpo al corpo"
Antonin Artaud

"In principio, (nel ’60): delirio sul bordo del pennello, sul bordo della goccia. Fiotto di colore, che sveglia lo spazio della tela, con forza vitale, erotica, sfrenata. (….)in questo contesto, l’antica superficie della tela non può che farsi sudario, o religioso lenzuolo dell’accoglienza: diventare prima “mensa sacra” dell’immolazione e poi memoria del sangue versato. Un rosso che non è più colore ma traccia del corpo, documento del “dio-animale” ucciso. (…) Non ci saranno più le presenze fisiche, il dispendio di energie, la ‘ grana della voce’, ma ciò che resta non è lo scarto, il rifiuto dello spettacolo: è lo spettacolo che esibisce le sue maschere, i suoi abiti da scena, i suoi ornamenti del rito."
Luigi Meneghelli

Hermann Nitsch è Il primo artista vivente ad aver concepito e realizzato una Gesamkunstwerk all’interno di un teatro pubblico. E’ accaduto nel novembre 2005, per una ‘pièce’ della durata di nove ore consecutive, all’interno degli spazi dell’istituzione sociale e artistica del Burghtheater di Vienna: il Teatro – l’Orgien Mysterien Theatre del Maestro Austriaco - si è ‘messo in scena’ nel Teatro. Era la 122. Aktion, una rappresentazione i cui relitti saranno esposti nelle sale della Fondazione a Palazzo dello Spagnuolo, nella mostra curata da Peppe Morra.

Insieme alle barelle e alle tele, accompagnate nelle installazioni da file simmetriche di zollette di zucchero e fozzoletti di carta, classici ‘elementi catartici’ adoperati da Nitsch:, anche le cinque lance adoperate come strumento per ferire le mani, il costato e i piedi della vittima sacrificale, così come a Gesù Cristo crocifisso.
Sarà Inoltre proiettato in modalità loop su una parete di 5mt x 5mt il video dell’Azione cui la mostra documentaristica si inspira.

"I relitti di Hermann Nitsch provengono direttamente dagli eventi azionistici e sono essi stessi azione. Il colore viene versato e cosparso con le mani, diventando esso stesso un evento, la cui forza elementare può rappresentare il processo della creazione. L’artista avanza sempre più in questo atto della creazione del quadro, che è sempre anche simbolico, nel processo di trasformazione del colore in pittura pervenendo fino ai confini delle proprie forze fisiche e psichiche. L’esito è singolare, eppure parte di una grande serie di quadri, questi, a loro volta, parte di una molteplicità dell’evento azionistico e ciò nella totalità dell’opera artistica di Hermann Nitsch è raffigurazione del contesto interpretativo del mondo e del cosmo. (…) Ogni quadro come ogni uomo – è tutta individualità, ha le sue qualità specifiche, contiene tutto il Sé, tutto il mondo del Sé, che corrisponde con il mondo esterno e il cosmo.


Per poter portare ad espressione tale ricchezza di richiami, tale rapportarsi dell’Uno al Tutto, l’opera di Hermann Nitsch è ciclica, si potrebbe descrivere come un unico grande ciclo, in cui si svolgono i cicli delle azioni, dei quadri, della musica, di tutte le componenti dei misteri orgiastici. I relitti di Hermann Nitsch si avvalgono di principi formativi elementari dell’utilizzo del colore ed è, anche sotto questo aspetto, giustificata a livello concettuale. Il processo pittorico non mira direttamente e in primo luogo al risultato, bensì è azione pittorica e meditazione. Non è solo l’artista ad essere attivo, ma il quadro stesso si trasforma nel corso della realizzazione. Il sangue e il colore vengono sì versati sulla tela, ma il liquido si apre da sé la via, cola, si ramifica in sottili rigagnoli, ristagna, si prosciuga. Il quadro si autodipinge, diventando vera icona, vera effigie, che sorge da se stessa, senza ritrarre qualcosa.

Tuttavia Nitsch interviene in tale processo di autorealizzazione del quadro, continuando a versare colore, distribuendolo con mani e spazzole, applicandolo in strati sottili o pastosamente. Anche i suoi gesti sono elementari, parti dell’azione pittorica. Il quadro viene battuto e carezzato, testato e cancellato, venendo incontro al formato oblungo del quadro e al naturale impulso motorio delle braccia e delle mani – soprattutto gesti orizzontali che sottolineano l’intervento dell’artista nello svolgimento del quadro oppure movimenti circolari, che scavano, che richiamano alla mente estasi e sfoghi in analogia con il procedimento di sventramento che avviene durante le azioni.”
Otmar Rychlik

Inaugurazione 13 aprile 2007

Fondazione Morra Palazzo dello Spagnuolo
via Vergini 19 - Napoli
Orario: lunedì - venerdì 10 - 19
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [43]
Independent Film Show
dal 7/11/2012 al 10/11/2012

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede