Alessandro Vicario si concentra sui temi della memoria e della perdita, cosi' come nelle fotografie di Magali Joannon emerge l'osservazione dell'ambiente che la circonda ed ai ricordi che quest'ultimo evoca.
Fotografie
Alessandro Vicario. Focalizzata sui temi della memoria e della perdita, la ricerca di Alessandro Vicario non è tesa a nobilitare forme edoggetti del quotidiano attraverso la fotografia, ma a riorganizzare delle tracce, dei veri e propri indizi per giungere alla ricostruzione di una storia, sia essa un evento storico o la vita di una persona. Attraverso un metodo rigoroso cheprevede una riproduzione frontale e predilige la bidimensionalità alla profondità di campo, l’artista trasforma frammenti di reale in segni fotografici allo scopo di salvarli dalla distruzione a cui sono inesorabilmente destinati.
Cariche di una grande forza evocatrice e caratterizzate da un’assoluta precisione dei dettagli, le opere di Alessandro Vicario non solo impongono allo spettatore la loro evidente presenza fisica quasi di oggetti reali, grazie anche allastampa in rapporto “uno ad uno” col soggetto, ma lo spingono ad immaginare il loro contesto, le consuetudini e le relazioni che in esse non sono comprese ma solo alluse. Le fotografie presentate presso la galleria Kernot Art sono un estratto delle oltre ottanta immagini che costituiscono laserie Frammenti domestici tra memoria e oblio (Domestic Fragments, between Memory and Oblivion). La scelta della disposizione delle opere come a formare una sorta di puzzle sulla parete non è casuale, ma volta a sottolinearel’associazione delle fotografie a dei frammenti che ricompongono una storia. Questa serie è nata da un’emergenza emotiva e dall’esigenza di trattenere qualcosa che sta per andarsene e viene per lo più realizzata all’interno dellacasa della nonna paterna da poco scomparsa.
I reperti visivi che Alessandro Vicario preleva dagli ambienti rimandano a persone e vicende trascorse andando acostituire delle autentiche archeologie personali che, oltre ad esporre lo sguardo ad un’assenza dolorosa, ritrovano proprio nei segni lasciati dal tempo e in uno spazio ormai quasi completamente svuotato, gli elementi essenzialiall’artista per l’affermazione della propria identità. « Parete della stanza da bagno sopra il lavandino» , fotografia a colori, 21 x 40 cm Alessandro Vicario è nato a Modena nel 1968 e vive a Milano. Ha cominciato a fotografare da bambino, con laguida del padre, il fotografo Ennio Vicario. È fotografo professionista e autore di ricerche incentrate sui temi della memoria e del paesaggio. Sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero.All’attività professionale e artistica affianca l’impegno didattico, tenendo corsi e workshop in scuole pubbliche e private, tra cui l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano.
Magali Joannon. La ricerca artistica di Magali Joannon è profondamente legata all’osservazione dell’ambiente che la circonda ed ai ricordi che quest’ultimo evoca. Le sue fotografie, oltre a ripercorrere le tracce di un passato personalissimo, in un modo che sa essere allo stesso tempo tassonomico e poetico, fanno emergere come protagonista assoluto, non ilsoggetto rappresentato, ma ciò che in esse è più propriamente assente. Metafora della fotografia che tende più che ad includere, ad escludere dall’immagine, i fantasmi che percorrono queste immagini senza dare mai chiara evidenzadi sé e che sono percepibili dallo spettatore come una costante allusione, un rimando nostalgico ad un mondo già andato perduto. Magali Joannon presenta per la galleria Kernot Art una serie di opere estratte da un giornale intimo realizzato duranteun percorso estivo e solitario dalle spiagge della Camargue a quelle del Montenegro.
La dipsosizione delle fotografie sulla parete principale impone un ritmo silenzioso e ripetitivo; roulottes, individui di fronte alla spiaggia, cucine dicamping e tende si alternano ad esprimere l’estenzione della sua visione. Il suo sguardo si mantiene sempre distante dalle persone, come se le osservasse di nascosto, quasi spiasse le loro conversazioni, il loro muoversi, illoro socializzare senza mescolarsi mai con loro, per paura o timidezza.
O piuttosto perché questo viaggio non è una vacanza, ma rappresenta un ritorno. L’artista sembra ripercorre certi luoghi nella speranza di ritrovare qualcosa che èandato perduto, di rivivere delle emozioni già spente, di dare un senso a ciò che non ha compreso. Il viaggio quindi si mescola al ricordo. Da qui delle immagini ingiallite come se fossero state tirate fuori da un cassetto dopo tanti anni,sfuocate come se le si volesse salvare dall’oblio al quale sono inevitabilmente destinate, come se le si guardasse attraverso un vetro opaco, un filtro che confondesse presente e memoria. « Alta stagione », roulotte, fotografia a colori, 40 x 60 cm Kernot Art è lieta di presentare le opere di un’artista di talento per una delle sue prime esposizioni in galleria.Magali Joannon dimostra una eccezionale maturità artistica presentando un corpo d’opera fotografico coerente e di una rara poesia.
Giovedi’ 12 aprile 2007Vernissage dalle 18 alle 21
Kernot Art Gallery
3 rue Rosa Bonheur - Paris
Dal lunedi’ al venerdi’, dalle 14h alle 18h ed il sabato dalle 15h alle 19h.