Galleria La Sfinge
Ascoli Piceno
corso Mazzini 224
0736 253026
WEB
Daniel Brunovsky
dal 18/4/2007 al 14/5/2007

Segnalato da

Andrea Valentini




 
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18/4/2007

Daniel Brunovsky

Galleria La Sfinge, Ascoli Piceno

Nelle sue opere sono sempre presenti i riferimenti storici e l'interesse verso le personalita' dell'arte figurativa europea. In mostra una serie di dipinti.


comunicato stampa

Mostra personale

a cura di Andrea Valentini

"Un guerriero deve innanzitutto comprendere che le sue azioni non portano a nulla; nonostante tutto però deve continuare nell'attività come se non si rendesse conto di niente. Questo si chiama la pazzia cosciente dello sciamano." Incontro con se stesso

Fin dalle prime apparizioni sulla scena artistica slovacca, l'attività artistica di Daniel Brunovsky è caratterizzata come continuativa attraverso uno sviluppo graduale e logico, senza scatti rivoluzionari. Fin dall'inizio è una testimonianza i chiari valori artisticamente e, soprattutto, umanamente definiti e, nel loro contesto, anche delle visioni ed aspirazioni personali che si proiettano naturalmente nelle tele dei suoi quadri. La sua attività artistica è la testimonianza della libertà interiore dell'autore, che sulla strada ben indirizzata non cede al panico dal dominio temporaneo degli altri, dei nuovi o degli intermedi qualche volta accompagnati dall'isteria inutile; sulla scena rimane sempre presente con il suo medium classico. E' un autore che non ha bisogno di festeggiare i ritorni oppure la riscoperta della pittura, perché quella sua non se n'è mai andata, né si è persa e lui - da queste feste spesso mal lievitate - non è dipendente. Brunovsky possiede il proprio programma con il suo processo naturale di maturazione, non modificato da condizionamenti di alcune motivazioni secondarie e spesso soprattutto commerciali. Nonostante ciò, ma soprattutto anche grazie a questo, egli ottiene successo.

Daniel Brunovsky è stato avvantaggiato da un entroterra artistico di famiglia, che gli ha creato le possibilità fisiche ed intellettuali di un contatto intenso con le arti figurative. La forza dei condizionamenti in quest'ambiente, a volte, può rivelarsi controproducente. Per questa ragione si è resa indispensabile la possibilità di una propria individuazione autonoma e della conseguente libertà creativa; tanto ché già dagli inizi è stato in grado di trovare la propria espressione artistica. La liberazione dalle autorità artistiche in generale si è manifestata già nelle opere nate durante gli studi all'Accademia di Belle Arti a Bratislava.

I vantaggi dai punti di partenza Brunovsky li raccoglie innanzitutto tramite un rapporto codificato verso la storia delle arti, tramite l'interesse per la cultura della nostra civilizzazione e la sua storia in genere, insieme con l'ammirazione verso la cultura italiana, l'arte e l'architettura in particolare. Perpetuamente arricchito dalla letteratura e dall'esperienza fisica e mentale di un viaggiatore alla scoperta dell'arte, su questa base materializza anche il raggio tematico. Nelle sue opere sono sempre presenti i riferimenti storici e l'interesse verso le personalità, soprattutto quelle dell'arte figurativa europea. In questi tempi il suo laboratorio pittorico sintetizza, in modo disinvolto, libero e naturale, la ricerca dei valori migliori della gente e per la gente, in piena armonia rinascimentale ed umanistica, con l'azione mistica e misteriosa del barocco con gli ideali romanticamente alti, con le azioni d'onore e con gli elementi del simbolismo, surrealismo, espressionismo e naivismo. E comunque, la varietà di quest' abbraccio non minaccia l'unità ideologica delle opere di Brunovsky. A volte gli attributi si manifestano tutti insieme, a volte solo alcuni di loro. Sempre però vi troviamo l'uomo e, nei diversi aspetti, l'eterna visione del ritrovamento di un paradiso perduto e quasi dimenticato, al quale l'autore torna ininterrottamente per poter, sotto l'effetto dello sforzo creativo, mostrare l'invisibile, esprimere il celato, afferrare l'infinito.

L'autore varia diversi temi nelle sue sempre nuove rappresentazioni - miracolo, sogno, mistero, tristezza, solitudine, amore. Nel processo dei ritorni verso questi temi si sviluppa e modifica lo stile dell'artista, nonché il modo della loro raffigurazione. A volte entra nel mondo dei miti antichi e nel tema del Vecchio Testamento; pone però i soggetti sul loro più basilare livello simbolico. Molto più spesso crea le sue proprie mitologie, dove fa uso dei simboli in modo universale ed anche casuale. La narrazione nelle opere di Brunovsky è poetica, addirittura nostalgica. Si dice, che nei sogni l'uomo si comporta più saggiamente e correttamente che nella veglia, quando non è in grado nemmeno di accorgersi di quello che nel sogno è chiaro a prima vista. E questo riguarda anche le emozioni ed aspirazioni.

I quadri di Brunovsky invitano all'interpretazione. Sono una dichiarazione, un messaggio che è necessario leggere, mentre il loro effetto consiste nell'attirare lo spettatore in modo disinvolto dentro la loro atmosfera e la loro storia non in veste di un osservatore, ma di un partecipante attivo. Rivelano ed esprimono le emozioni ed aspirazioni del pittore stesso, che in realtà sono universali. Il soggetto è un eroe, a volte romantico a volte semplicemente solo. La solitudine, è un tema frequente dei quadri di Brunovsky, risuona in diverse opere, ne "La Donna Seduta" con l'anima nell'occhio di una spirale, oppure ne "La Luna Nera". Rimane anche la possibilità della ricerca di una strada da "Il Labirinto" (labirinto non per perderci, ma per ritrovarci), del ritrovamento ne "Il Faro" come un punto d'orientamento oppure possiamo semplicemente urlare "Hallo!" a quelli che altrimenti ci passerebbero solo accantoi.

Spesso si unisce la malinconia come sentimento di mancata realizzazione; del continuo vivere qualcosa come una conseguenza di un aspirazione irraggiungibile. La malinconia di Brunovsky non è solamente inanità e disperazione, ma allo stesso tempo è romanticamente bellissima e triste, è dorata e piacevolmente struggente. Nella storia, l'arte e la malinconia, stanno vicine. La malinconia ha diverse forme e molte facce. La troviamo ne "La Luna Blu", che si manifesta così di rado e, comunque, esiste; esiste ne "Il Giardino di Rudolf" annaffiata dai migliori studiosi e artisti. La troviamo anche ne "La Storia di Kapak", il quale ha rallegrato i tristi, ha regalato la forza agli stanchi ed ha saziato gli affamanti; la vediamo anche nel "Desiderio" non soddisfatto, in un'appassionata "L'Insistenza" con la voglia di stare più vicino possibile, addirittura nella sensualità dietro un tocco de "Gli Amanti" intrecciati.

Le composizioni delle immagini di Daniel Brunovsky sono principalmente figurative. I ritratti stilizzati, le figure in gran parte in un paese immaginario e volutamente, addirittura quasi ingenuamente, semplificato, spesso con gli elementi architettonici; oppure inserite all'interno di un'eterna "Città degli Immortali", le storie con una simbologia espressiva, addirittura, di archetipo e con effetto emotivo delle forme e dei colori, l'espressivo stile dinamico: tutto questo rende le opere di Daniel Brunovsky inconfondibili. Il loro stile, come in una sinusoide, cambia secondo il tema, l'attuale urgenza o l'umore. Ora più tranquillo nel lavoro con il colore e con l'evidenziazione delle aree rispetto alle linee, ma più radicale e dinamico nelle composizioni bianche e nere per riemergere timidamente sulla superficie nelle sfumature del marrone e del rosso e unirsi con il blu magico nella romantica armonia serale di una luce mistica e del crepuscolare cielo tranquillo. E quando si riaccendono le stelle, gli eroi romantici dalle storie future di Daniel Brunovsky sogneranno di un nuovo loro sogno eterno sul raggiungimento dell'irraggiungibile.

"La sua pazzia cosciente gli permette di dichiarare quell'azione molto importante e comportarsi di conseguenza. Ma lui lo sa, che non è proprio così. E' per questo che sente la pace interiore ogni volta che realizza la sua azione. Gli è indifferente, se la sua azione sia giusta o sbagliata, se funziona o non funziona. Quello non lo riguarda." Carlos Castaneda

Vernissage: 19 aprile, ore 18.30

Galleria La Sfinge
Corso Mazzini 224 - Ascoli Piceno
Ingresso libero

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Daniel Brunovsky
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