L'artista espone alcuni dei suoi lavori piu' recenti, nei quali i disegni divengono uno strumento di smascheramento dell'iconografia della cultura di massa. Il titolo della mostra, "Strip Comics" rimanda, in un gioco di parole, allo scoppio dei pop corn fuori dalla padella, in una sorta di dirottamento linguistico/visivo che assume l'atto del disegnare.
Strip Comics
La Fondazione Bevilacqua La Masa torna ad aprire il suo “Spazio Elastico” ad un giovane artista veneziano. Alvise Bittente (Venezia, 1973) esporrà a Palazzetto Tito i suoi lavori più recenti, nei quali i disegni divengono uno strumento di smascheramento” dell’iconografia della cultura di massa. Il titolo della mostra è Strip Comics e rimanda, in un gioco di parole, allo scoppio dei pop corn fuori dalla padella, una sorta di dirottamento linguistico/visivo che assume l’atto del disegnare.
La cultura del comics suggerisce infatti una piatta coincidenza tra rappresentazione visiva e comunicazione linguistica, tanto che il soggetto consumatore è attratto e sedotto dal piacere della lettura mentre scorre la striscia; un racconto sequenziale in cui testi e immagini si accompagnano in modo scontato, con uno spirito umoristico che semplifica ogni complessità e sminuisce ogni tematica. Basti pensare ad esempio alla produzione di Walt Disney che nasce già assorbendo dall’attualità personaggi, luoghi comuni, fenomeni sociali ma riducendo tutto a godimento distratto.
Con un diverso umorismo, questa volta più duro e più radicale, Alvise Bittente dissacra una pop culture che oggi sta coinvolgendo anche il video. Bittente, rifacendosi apparentemente alle istruzioni e agli strumenti classici come l’inchiostro, la gomma, la mano, la citazione da quadri classici, destabilizza questo mondo e ne deride con spirito sarcastico gli strumenti. L’artista ci fa riflettere sulla necessità di un pensiero che non rinunci a dislocare il linguaggio artistico rispetto alla banalità dell’industria culturale contemporanea.
Curriculum Alvise Bittente è nato a Venezia nel 1973; dopo aver frequentato il Liceo Artistico si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia con una tesi dal titolo “...disegnare il “fumo”..., ovvero il ruolo del disegno nell’epoca contemporanea. Ha partecipato a numerose fiere e mostre di arte contemporanea in Italia e all’estero. Nel 2007 era presente a PULSE di New York. Tra le mostre collettive recenti ricordiamo
nel 2006 Collecion Vac- all’IVAN Museum, Valencia, Spagna, Tende a infinito, L’arte intorno a un concetto matematico, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; nel 2005 -SerrONE ’05-, Padiglione di Serrone di Villa Reale a Monza, dal 6 giugno; RATIO, Galleria Comunale di Monfalcone. Le sue ultime mostre personali sono nel 2005 De Rebus Domesticis, Seu Affectuum Lascivissimae Picturae, Galleria Perugi Artecontemporanea, Padova e nel 2002 Personale al Graffio, Galleria ZONE c/o GRAFFIO di Anteo a Bologna.
L’artista scrive a proposito della sua mostra:
“nel lavorio s'esalta, con pigro disimpegno una spietata parodia della messa in scema di qualsiasi rappresentazione, in questo caso il disegno come narrativa, come racconto d'una "storia...di qualsiasi orso", che non fa"storie", come illustrazione d'un testo, testo frutto di qualsiasi testa, di qualsiasi capo, che ancor ottusamente si crede arrogantemente in testa come capo a qualsiasi corpo di cui è........di qualsiasi fumetto, fumo d'un arrosto già bruciato nel forno d'una qualsiasi fucina della rappresentazione, dove si senta puzza di bruciato, dove veramente una mano salta in aria di sua stessa mina, dove una matita_sbava grafite in qualsiasi grafica, d'un grafico dove le coordinate si son perse nella z per un alfabeto disordinato........dove le orecchie di topolino son fuori scena, smontate dall'inquadratura del disegno le si ritrovano nel foglio, al bordo d'un foglio, compito svogliato d'un alunno somaro...”
Inaugurazione: 26 aprile alle ore 18.30,
Fondazione Bevilacqua La Masa - Palazzetto Tito
Dorsoduro 2826 - Venezia
Orario: dalle ore 10.30 alle ore 17.30; chiuso il lunedì e il martedì