Galleria Marchina Arte Contemporanea
Installazioni. Lanzi ha ideato una serie di opere, alcune della quali, specchio della ricerca che da qualche anno sta portando avanti, sono dedicate al sottile e spesso controverso rapporto tra sacro e profano.
Mostra personale
Per la mostra nello spazio di via soldini della Marchina Arte Contemporanea Andrea
Lanzi ha ideato una serie di opere, alcune della quali, specchio della ricerca che
da qualche anno sta portando avanti e dedicata al sottile e spesso controverso
rapporto tra sacro e profano. La tematica religiosa abbraccia diversi Credo e più
che affrontarla dal punto di vista provocatorio come potrebbe sembrare, si riflette
in realtà molto sulla tolleranza e la possibilità di dialogo; un mondo nel quale può
esistere un budda che sorregge un ostensorio, uno accanto all’altro simboli della
cristianità ed altri appartenenti alle religioni più diffuse.
Un mondo in bilico costante tra bene e male, vincitori e sconfitti, bellezza e
raccapriccio.
Due lavori particolarmente forti nei quali l’artista pone l’accento
sull’identificazione del potere attraverso il copricapo sono dedicati alle figure
papali: nella prima, la più dissacrante, un capretto sotto formalina identifica la
personificazione del male che veste i panni della più alta carica cristiana
esistente e sottolineata dal preziosissimo Triregno realizzato con materiali meno
preziosi ma con perizia amorevole. La seconda, nella quale si ravvisa la
consapevolezza che spesso le scelte e le vicende sono fortemente condizionate dal
Credo religioso, la Mitria, copricapo altrettanto importante ma meno lussuoso, è
posizionata sopra ad un teschio nella cui cavità orbitale è incastrata la palla da
biliardo numero 8, quella in grado di decretare la vittoria o la sconfitta, quindi
il destino di ognuno.
Nell’installazione luminosa “IHS” l’artista desidera sottolineare le analogie che
visivamente esistono tra la croce cristiana e la croce simbolo quasi ovunque del
supporto medico (il colore di fondo è infatti un “verdefarmacia”); analogie che se
riflettiamo a fondo mostrano quanto un Credo, o i suoi simboli, spesso siano in
grado di guarire ferite non fisiche ma altrettanto laceranti.
Il desiderio, o se vogliamo, la necessità dell’artista di giocare di continuo con
gli opposti, con le contraddizioni, con il desiderio di incantare o angosciare è
presente in tutte le opere della mostra, molto eterogenee dal punto di vista formale
ma tutte legate dal filo di questa personalissima ricerca.
Galleria Marchina Arte Contemporanea
via Soldini 6/a - Brescia
Orari: da lunedi a sabato 15-19, martedi e domenica chiuso