Boyd e Evans
Girolamo Ciulla
Philippe Garel
Piero Guccione
Haubitz e Zoche
Jean-Baptiste Huynh
Giovanni Iudice
Ana Kapor
Andrea La Rocca
Hiroyuki Masuyama
Paolo Mazzanti
Isabella Molard
Francesco Nonino
Alessandro Papetti
Luigi Serafini
Shamiri
Marco Signorini
Sulay
Giuseppe Tirelli
Giorgio Tonelli
Luciano Ventrone
Wolfango
Paola Forni
Daniela Del Moro
Collettiva di pittura, scultura, fotografia e installazioni. Per la sua molteplicita' di forme e sensazioni, l'acqua e' fonte di inesauribili interpretazioni e rappresentazioni: la scena artistica ne e' pervasa e innumerevoli sono le tecniche utilizzate per rappresentarla, dalle piu' tradizionali alle piu' avanguardiste.
Collettiva
A cura di: Paola Forni e Daniela Del Moro
Annoverata da Empedocle tra i quattro elementi fondamentali, l'acqua è innanzitutto origine di vita e sua imprescindibile condizione. Quale irrinunciabile vincolo alla sopravvivenza, l'acqua ha un potere ineguagliabile, quello di generare e allo stesso tempo distruggere ogni forma di vita.
Non stupisce quindi la molteplicità di riferimenti che rintracciamo negli ambiti più disparati, da quello religioso - che le attribuisce poteri spirituali, prova ne sono i numerosi rituali di purificazione presenti in tante confessioni come ad esempio il battesimo cristiano - a quello scientifico - che ne evidenzia le straordinarie proprietà fisiche e i molteplici impieghi individuati dall'uomo - a quello geopolitico - che vede l'acqua come "il petrolio del futuro", una vera e propria risorsa strategica fonte di sempre più frequenti conflitti e tensioni politiche. Questi sono solo alcuni degli inesauribili richiami che vengono alla mente menzionando la parola "acqua".
Sorprendenti sono le manifestazioni dell'acqua in natura, infinite sono le forme in cui essa si presenta così come infinite sono le varietà di emozioni che può suscitare: dalle più negative, originate dalla sua potenza distruttiva, ad una variegata gamma di emozioni positive - una piccola goccia così come un mare infuriato possono stupire, commuovere, impaurire, eccitare. Straordinario è inoltre il potenziale coinvolgimento multisensoriale di questo elemento - basti pensare al fragore o agli spruzzi e zampilli di mari e cascate, al silenzio degli abissi o al calore e accarezzamento di una sorgente termale - che fa dell'acqua un elemento sorprendente che ci sovrasta, ci coinvolge e ci rende partecipi di innumerevoli emozioni.
Per questa molteplicità di forme e sensazioni, l'acqua è fonte di inesauribili interpretazioni e rappresentazioni: la scena artistica ne è pervasa e innumerevoli sono le tecniche utilizzate per rappresentarla, dalle più tradizionali alle più avanguardiste. L'intento della mostra non è quello di favorire l'una o l'altra tendenza o di prediligere la pittura alle altre forme espressive, né tanto meno di incoraggiare le rappresentazioni più originali a discapito delle più tradizionali, ma quanto piuttosto quello di rendere l'effettivo melting pot di espressioni, tecniche ed idee che gravitano intorno alla rappresentazione dell'acqua e di offrirne quindi uno spaccato senza altro elemento aggregante se non il soggetto.
In esposizione quasi un centinaio di opere di autori italiani e stranieri tra fotografi e pittori per un percorso vario e interessante nel panorama artistico contemporaneo: dall'iperrealismo di Luciano Ventrone alle tele dai richiami fortemente informali di Philippe Garel, dalle vedute di ispirazione romantica di Isabella Molard ai modernissimi light-box di Hiroyuki Masuyama, dai metafisici orizzonti di Guccione al crudo realismo di Iudice. Il rigore cromatico di Ana Kapor è in contrapposizione con l'esplosione di colori di Shamiri, Sulay e Wolfango, il rigore formale di Giorgio Tonelli in antitesi con la pittura gestuale di Papetti.
Un'ampia sezione è dedicata alla fotografia con i lirici scatti di Marco Signorini, i "macro-particolari" di Mazzanti, i magici scatti di Boyd & Evans e i light-box di Haubitz & Zoche. Fra gli scultori Girolamo Ciulla e Giuseppe Tirelli.
Un segmento della mostra sarà dedicato al solo bianco e nero: molti sono gli artisti che sfidano il modo convenzionale di rappresentare la natura come massima espressione di colore utilizzando invece il non-colore, ottenendo risultati di sorprendente raffinatezza. Per la pittura particolarmente rappresentativi sono i dipinti di Serafini e di La Rocca, per la fotografia significativo è il lavoro di Jean-Baptiste Huynh e di Francesco Nonino.
Lungo il percorso della mostra, che si estende sugli oltre 1.000 metri quadri di superficie espositiva, il visitatore incontrerà, oltre alle immagini, suoni e installazioni che creeranno una particolare ambientazione studiata per il coinvolgimento "multisensoriale" del visitatore.
Inaugurazione 4 maggio 2007
Galleria Forni
via Farini, 26 - Bologna
Orari di apertura 9,30-13 e 16-19,30; chiuso lunedi e festivi
Ingresso libero