Spazio Guicciardini
Milano
via Guicciardini, 6
02 77406381 FAX 02 77402382
WEB
La memoria dei giochi
dal 2/5/2007 al 10/5/2007
dal lunedì al venerdì, 9.30 - 18.30; sabato e festivi chiuso
02 77406315

Segnalato da

Paola di Andrea




 
calendario eventi  :: 




2/5/2007

La memoria dei giochi

Spazio Guicciardini, Milano

Una mostra fotografica sul tema dei passatempi del passato: una riflessione sul gioco quale tempo di socializzazione e integrazione. Esposti 50 scatti realizzati in collaborazione con le scuole primarie della provincia di Milano.


comunicato stampa

Mostra fotografica

a cura di Teresa Carreno e Tiziana Vallone

La memoria dei giochi è una mostra fotografica collettiva sul tema dei giochi del passato: una riflessione sul gioco quale tempo di socializzazione e integrazione. In un tempo in cui la tecnologia e l’informatica anche nel gioco hanno cambiato i tempi e gli spazi di socializzazione, questo evento propone il gioco come modello ideale di scambio culturale e confronto di tradizioni riprendendo le dinamiche dei giochi di un tempo. Si tratta di quattro fotografi: Teresa Carreño, Samantha Casolari, Grazia Ippolito e Tiziana Vallone che insieme ad alcune associazioni culturali straniere, hanno portato nelle scuole primarie di Milano le dinamiche ludiche del passato e il valore dell’intercultura partendo proprio dal gioco. Vengono infatti esposte 50 fotografie realizzate in collaborazione con le scuole primarie della provincia di Milano con performance di giochi tradizionali della nostra e di altre culture.

Il gioco, tema centrale nella letteratura antropologica, è stato uno dei primi linguaggi dei processi di arricchimento dell’uomo. Per i bambini il mondo esiste soprattutto nella misura in cui è possibile giocarci. Il gioco è la forma di interazione per eccellenza con ciò che li circonda. Ogni giorno i media riportano ricerche dalle quali emerge che i bambini sono sottoposti a continui stimoli e sollecitazioni competitive, sono esposti ad una crescita accelerata, sempre più adulti in miniatura: il disincanto di un infanzia sognante e magica sembra quasi svanito o limitato ai primissimi anni di vita. Gli stessi spazi dedicati al gioco sono delimitati dalle mura domestiche o viziati da una fantasia esagerata e artificiosa, come nel caso delle ludoteche e dei parchi a tema. Gli antichi cortili o le strade come spazi tradizionali dedicati al gioco restano ormai solo nella memoria.
In una società competitiva come la nostra le persone hanno bisogno molto più di formazione che d’informazione.

Come dice il pedagogo Loris Malaguzzi, tutti i linguaggi che già convivono nella mente e nelle attività del bambino hanno il potere di divenire forze generatrici di altre potenzialità creative. Il fine della ricerca espressa in questo progetto è proprio quello di far emergere queste potenzialità già insite nel bambino, tramite il linguaggio ludico che si fa forma e tramite di socializzazione e integrazione, cercando di aprire una finestra che permetta di rimettere in discussione questi valori quasi dimenticati e di farli conoscere o di riproporli alle nuove generazioni. Il progetto ha portato nelle Scuole Primarie di Milano il valore dell’intercultura a partire dal gioco, proponendo un elenco di giochi delle varie etnìe presenti sul territorio. Si tratta di un centinaio di giochi, molti dei quali vivono solo nei ricordi di quanti hanno avuto il privilegio di praticarli e sono solo una minima parte dell’infinito patrimonio ludico prodotto in secoli e secoli di storia.

La fotografia è qui ricerca di nuove forme di interazione sociale che esprima nuovo senso, dando vita a luoghi, voci, spettacoli, in cui lo spirito giocoso del bambino ricrea le dinamiche ludiche di un tempo. Un tempo che rischia di scomparire nell’età della tecnica, che pare abbia rivoluzionato in gran parte il concetto di gioco e il destino della sua etica. In una società tecnicizzata-tecnicizzante che tende ad essere sempre più strumentale e individualista, in un tempo in cui la tecnologia e l’informatica anche nel gioco hanno cambiato i tempi e gli spazi di socializzazione, diventa dunque doveroso affrontare una riflessione sul tema del gioco come modello di scambio culturale e contaminazione e confronto di tradizioni.

Nel periodo di permanenza della mostra sarà possibile usufruire di attività didattiche e ludiche gratuite per bambini, proposte anche a classi intere della scuola primaria. Supporto alle attività ludiche: IBRIT, Associazione Compagnia Africana,Associazione Romeni in Italia, Associazione Italia Cina.

Calendario delle proposte:
- Favole di carta
venerdì 4 maggio 2007 ore 16.30
Narrazione di favole e poesie interattive, laboratori d’arte con materiale di recupero.
Posti disponibili: 20; durata: 1 ora e 30.
- Narrate uomini la vostra storia
venerdì 11 maggio 2007 ore 16.30
Un percorso di immagini, giochi e racconti attraverso diverse Culture.
Posti disponibili: 20; durata: 1 ora e 30.
E’ inoltre possibile richiedere un incontro/laboratorio da effettuarsi a scuola nel quale approfondire le tematiche dei giochi interculturali.

Inaugurazione: giovedì 3 maggio, ore 18.30

Spazio Guicciardini
Via Guicciardini 6 - Milano
Orari: dal lunedì al venerdì, 9.30 - 18.30; sabato e festivi chiuso
Ingresso libero

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