Naturale/Artificiale. I suoi lavori (installazioni e fotografie) propongono un ideale dialogo tra aspetto visuale e tattile. L'artista utilizza materiali soffici, come stoffe, peluche, pizzi e organze, prediligendo quasi sempre l'uso del monocromo.
Naturale/Artificiale
L’esposizione Naturale/Artificiale prende spunto dal desiderio di far dialogare la realtà artistica con quella della moda, accomunate, nello specifico, dall’uso di prodotti tessili usati sia dall’industria dell’abbigliamento che dall’artista. Sia le opere d’arte di Cristina Treppo sia gli abiti di Interno31 si propongono comunque come creazioni uniche, frutto della creatività, che sceglie di valorizzare la realizzazione artigianale e la ricerca artistica.
Cristina Treppo, nata a Udine nel 1968, dove vive e lavora, pone al centro del suo lavoro artistico il rapporto dell’uomo contemporaneo con la natura, sottolineandone le contraddizioni e dicotomie attraverso l’uso di categorie linguistiche ed estetiche, quali: “naturale-artificiale”, “manuale-tecnologico”, “innovazione-tradizione”.
I suoi lavori (installazioni e fotografie) propongono un ideale dialogo tra aspetto visuale e tattile, per un’arte che solleciti i diversi sensi; così l’artista sceglie di utilizzare materiali soffici, come stoffe, peluche, pizzi e organze, prediligendo quasi sempre l’uso del monocromo. Nella scelta dell’utilizzo di questo tipo di materiale si legge il tentativo di recuperare un lavoro tradizionalmente femminile.
Un tema particolarmente caro all’artista è il rapporto naturale-artificiale, ecco che molte sue opere fotografiche ritraggono composizioni floreali caratterizzate da colori saturi, e da un gusto kitsch, tanto da sembrare surreali. Altre volte realizza delle nature morte bicrome di grande raffinatezza ed eleganza. Le installazioni, che generalmente riproducono elementi del regno vegetale, appaiono altrettanto irreali, come appartenessero ad un mondo parallelo, onirico e immaginario, dove le piante, dalle colorazioni fluo, sono di peluche e pizzo.
L’uso della fotografia come media preferito, consente alla Treppo di donare permanenza e stabilità alle sue creazioni, molto spesso fragili e precarie, sia per i materiali utilizzati sia per la loro natura intrinseca di esseri del regno vegetale. L’artista, con questa operazione, è come se cercasse di fermare il tempo, di rendere eterna la natura e il microcosmo da lei creato, che invece è per definizione mutevole e in trasformazione.
Inaugurazione ore 18.30
Spazio Interno 31
Calle Legrenzi - Venezia
Orario: dal lunedì al sabato 10.00-13.00 e 17.00-20.00
Ingresso libero