Antonio Biasiucci affronta con il mezzo della macchina fotografica il problema cui ogni artista si trova a dover una soluzione: dare forma al caos, ad una materia magmatica ed in continuo divenire. Ma nel suo caso la sfida e' molto esplicita, tutto e' riportato ai suoi termini essenziali: gli elementi naturali, la terra, l'acqua, l'aria ed il suo obbiettivo capace di trovare immagini al tempo stesso misteriose e con l'evidenza di una epifania.
Antonio Biasiucci affronta con il mezzo della macchina fotografica il
problema cui ogni artista si trova a dover una soluzione: dare forma al
caos, ad una materia magmatica ed in continuo divenire.
Ma nel suo caso la
sfida è molto esplicita, tutto è riportato ai suoi termini essenziali: gli
elementi naturali, la terra, l'acqua, l'aria ed il suo obbiettivo capace di
trovare immagini al tempo stesso misteriose e con l'evidenza di una
epifania.
Così anche le forme che sembrano più difficili da decifrare
finiscono col sembrarci naturali, conosciute in un tempo lontano, esse ci
guidano in un doppio viaggio all'interno della materia e della memoria. Le
tappe di questo viaggio sono delle immagini di mare, vulcani, solfatare che
sebbene scattate ora sembrano provenire da luoghi del passato, mitici e
disabitati, lontanissimi dal nostro mondo.
Nelle fotografie di Biasiucci
la durezza della materia e la disciplina del suo lavoro di ricerca si
coniugano con quella naturale disposizione verso la bellezza e la grazia,
tipicamente italiane, producendo delle immagini che hanno l'aspetto della
classicità , fuori dal tempo ma anche moderne perché per le cose essenziali
la condizione umana non è cambiata.
Si può dire per questo che Biasiucci raccoglie la grande eredità che nel
secolo scorso va dal Neorealismo di Rossellini e Visconti alla difficile lezione di
Giacomelli.
Nato nel 1961 a Dragoni in provincia di Caserta, Biasiucci ha già esposto
in numerosi musei italiani e stranieri ( Maison Européenne de la
Photographie di Parigi, Palazzo delle Esposizioni a Roma ecc.) ed è presente in importanti
collezioni pubbliche e private (Galleria Civica di Modena, Gam di Bergamo,
Collezione Sandretto Re Rebaudengo ecc.)
Inaugurazione 5 settembre 2001
Orario: Martedì - Venerdì 16 - 20 e Sabato 11 - 13 16 - 20
Magazzino Arte Moderna
via dei Prefetti 17, Roma
tel. fax 066875951