Amore per i materiali naturali e per il patrimonio culturale stratificato nel tempo, memorie di esperienze nel mare, nei deserti e sulle montagne. Cosi' nascono le sculture coronate da fiori di pietra, i monili di corallo nero, di cristallo di rocca e quelli d'acciaio.
Reliquie Ippoculle
Emozione e stupore. Questo è ciò che attende il visitatore di una mostra del tutto inconsueta. La preziosa raffinatezza tecnica di Muratori é qui al servizio di due capisaldi della sua sensibilità: l'amore per i materiali naturali e quello per il patrimonio culturale stratificato nel tempo.
Le "reliquie", memorie di esperienze nel mare, nei deserti e sulle montagne s'intrecciano a stati d'animo sottili e a grandi esaltazioni per le meraviglie create dall'uomo. Così nascono le sculture coronate da fiori di pietra, i monili di corallo nero, di cristallo di rocca dalle trasparenze diafane e quelli d'acciaio.
Così nascono anche le magiche cavalcate delle "ippoculle" insieme a Guidoriccio da Fogliano di Simone Martini, ai destrieri della battaglia di San Romano di Paolo Uccello, al cavallo impazzito della Guernica di Picasso e al suo drammatico precedente nell'affresco palermitano di palazzo Abatellis. Claudio Cerritelli scrive: "L'operazione creativa è un gioco in continuo svolgimento tra natura e artificio, un dialogo tra i fondamenti culturali e la fragilitá del vissuto, di queste relazioni le sculture mostrano flussi d'aria, vibrazioni sonore, ondeggiamenti cromatici sospesi nel tempo circolare dell'immaginazione".
Sempre un velo avvolge il lavoro di Muratori, ed é l'ironia. Ora serenamente autocritica, ora malinconica. Così ogni incontro col suo lavoro -e soprattutto in questa mostra- segna una traccia profonda nel nostro percorso e può aiutarci a vivere meglio.
Inaugurazione 8 maggio ore 18
Galleria Schubert
via Fontana, 11 - 20122 Milano
da lunedì a venerdì 11-19