Robert Gligorov presenta "Iglesia", un'opera monumentale che accoglie il visitatore nella sua moltiplicazione di moduli colorati. Paul Ferman espone una serie di 9 fotografie dal titolo "Abstract Particulars". Grant Stevens proietta un video di testo, "The Switch": la pagina nera e' il campo di una storia dagli incessanti intrecci.
Robert Gligorov - Paul Ferman - Grant Stevens
Robert Gligorov stupisce, come è solito fare, mettendo in scena Iglesia, un’opera monumentale che accoglie il visitatore nella sua moltiplicazione di moduli colorati. Il suo lavoro, dalla fotografia all’installazione, dall’illustrazione alla performance, è sempre intriso di un voluto effetto disorientante, che a volte tende al ludico, a volte colpisce la fantasia o turba profondamente, attraverso l’ibrido e il controsenso percettivo. Gligorov impressiona. Fa slittare codici e sistemi di simboli che per convenzione rappresentano e trasmettono informazioni. Nato a Kriva Palanca, Macedonia, nel 1959, attualmente vive e lavora a Milano. Ha esposto nelle principali città italiane, in Germania, Belgio, Spagna, Lussemburgo, alla Biennale di Melbourne, alla Quadriennale di Roma.
Paul Ferman presenta una serie di nove fotografie dal titolo Abstract Particulars: il filo conduttore che le concatena è il testo puntuale, sintetico nelle parole e scazonte nell’andamento, che nella ripetizione dei termini porta tutto il carico di un’intima riflessione esistenziale. Il tono pare ammonire, ma nello stesso tempo si pone come sottolineatura di un’autoaffermazione proclamata a voce sicura, che esce dalle immagini di luoghi infiniti, mari che spariscono all’orizzonte, immagini di verità e di vita, in un tentativo di fare connessioni tra lo sconosciuto carattere della natura e il desiderio di capire chi siamo. Artista di nascita tedesca (Amburgo, 1948), ha sempre vissuto a Sydney, Australia. Ha esposto in gallerie di Sydney, Melbourne, San Francisco, New York, Singapore, Basel, Amsterdam, e più volte a Roma.
Grant Stevens proietta un video di testo, The Switch: la pagina nera è il campo di una storia dagli incessanti intrecci, in cui i nomi di ragazzi amici/nemici si susseguono in una serie di eventi, che dall’iniziale apparente normalità da vita quotidiana, precipitano in un assurdo thriller raccontato in tempo reale.
Stevens lavora sul video con testi e suoni – ed altrove anche con immagini - offrendo vie di fuga alla monotonia di tutti i giorni, aggiungendo una piccola dose di humour al territorio semantico della cultura popolare che va investigando. Nato a Brisbane, Australia, nel 1980, attualmente vive a Los Angeles grazie ad una borsa dell’Australia Council. Ha esposto in gallerie private e musei, quali: National Gallery of Victoria, Queensland Art Gallery, Singapore Art Museum, Art Gallery of New South Wales.
Inaugurazione: Giovedì 10 Maggio Ore 18:00
Il Ponte Contemporanea
Via Monserrato 23 - Roma
Dal Lunedì al Sabato 12-20
Ingresso libero