Fusion Art Gallery
Torino
piazza Peyron, 9 G
335 6398351 FAX
WEB
Doppia personale
dal 10/5/2007 al 19/6/2007
Martedi', giovedi' e venerdi' 16.30-19.30 o su appuntamento

Segnalato da

Edoardo Di Mauro




 
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10/5/2007

Doppia personale

Fusion Art Gallery, Torino

Nei dipinti di Angelo Barile sull'universo infantile, le figure vengono ingigantite e zoomate in primi piani di grande carica espressiva, con una pittura ad olio dagli accesi cromatismi. Nell'installazione di Giancarlo Scagnolari un gruppo di sculture denominate "Stabat mater" sta accanto a 4 anime-api, le "Melissai", che rappresentano momenti diversi di affezione. A cura di Edoardo Di Mauro e Walter Vallini.


comunicato stampa

Angelo Barile e Giancarlo Scagnolari

A cura di: Edoardo Di Mauro e Walter Vallini

Angelo Barile

Essendo lo strumento mimetico per eccellenza, la pittura riesce a metabolizzare, con procedimento metamorfico, tutto quanto proviene dall'esterno, e sta riuscendo nell'impresa anche relativamente a strumenti come la fotografia, l'immagine digitale e, più in generale, tutto l'inesauribile armamentario di simulacri della contemporaneità. In una collettiva di due anni fa dedicata alla nuova pittura italiana dal titolo "La contemporaneità evocata" usavo il termine "evocazione" in una duplice accezione: da un lato il ritorno di un'attenzione curiosa e partecipe nei confronti degli stereotipi mediali, come avvenne negli anni'80, dall'altro il mantenimento di molte caratteristiche dell'atteggiamento di freddo ed algido distacco mentale tipico degli anni '90.

Angelo Barile era tra i partecipanti a quella mostra. Barile si è proposto sulla scena dell'arte da non molti anni ma il suo lavoro si è imposto subito all'attenzione per un impatto iconografico che vanta pochi pari. Il tema centrale del suo progetto è l'universo infantile. L'infanzia è, ai nostri tempi, al centro dell'attenzione, spesso vittima dell'egoismo e della nevrosi degli adulti nella società occidentale, o vittima predestinata della fame e della violenza nei paesi del cosiddetto "terzo mondo".

I bambini di Angelo Barile intendono prendersi una rivincita: forti della loro maliziosa innocenza sfidano i grandi fronteggiandoli con sguardi di sfida e di scherno, nella consapevolezza che l'apparente sicurezza altrui è fragile e può essere facilmente scalfita. Assolutamente originale il procedimento tecnico adottato: col tramite di una pittura ad olio caratterizzata da accesi cromatismi le figure dei bambini vengono poste ingigantite e zoomate in primi piani di impressionante carica espressiva.
(Edoardo Di Mauro)

Angelo Barile (Torino, 1960) ha allestito mostre personali presso le gallerie Fiorile Arte di Bologna, Juliet's Room di Casier (Tv), e Arkema di Portogruaro e partecipato, tra le altre, alle collettive "Una Babele postmoderna" presso Palazzo Pigorini a Parma, "La contemporaneità evocata" alla Fusion Art Gallery, "Punto e a capo" al Castello di Rivara, "Calice Ligure città aperta", e all'anteprima ed alla prima edizione della BAM Biennale d'arte Moderna e Contemporanea del Piemonte.


Giancarlo Scagnolari

Giancarlo Scagnolari è un artista che sperimenta in maniera febbrile ed inquieta, con un alto tasso di tensione creativa, varie possibilità stilistiche e formali tese al rinvenimento della trama affettiva di uno sorta di ordito cosmico, di un pathos presente nella materia a cui egli da vita e forma, così come percepibile nella processualità della natura. Si tratta di una ricerca incessante che, una volta concentratasi nel "qui ed ora" di una eternità temporalizzata dove passato e futuro trovano occasione di sintesi, già si pone alla ricerca di nuova ispirazione in una progettualità che fa del movimento e della curiosità la sua ragion d'essere. Scagnolari ha conosciuto e collaborato con musicisti dell'avanguardia come La Monte Young e Pierre Boulez, con lo scrittore Ernst Junger, si è cimentato con l'installazione ambientale, il video e la fotografia.

Nella collettiva da me curata "L'immagine reincantata" presentò dei light-boxes in cui faceva risuonare l'eco della memoria in ambienti abbandonati e degradati. L'allestimento alla Fusion Art Gallery si presenta nella veste di un'articolata installazione il cui tema è il rimpianto di una dimensione "verticale" dell'esistenza. L'ambiente è diviso in due parti : nella prima sono presenti un gruppo di sculture denominate "Stabat mater", che riecheggiano l'antico inno liturgico cattolico in cui si contrappone la sofferenza alla redenzione ed alla speranza ultraterrena, nella seconda sono visibili quattro anime-api, le "Melissai", dove ognuna rappresenta momenti diversi di affezione, per usare le parole dell'artista; i due nuclei sono da loro separati in quanto inafferrabili e simboleggianti uno stato di tensione e di inquietudine.
(Edoardo Di Mauro)

Giancarlo Scagnolari (Lecco 1966, vive a Ravenna) ha realizzato numerosi interventi multidisciplinari tra cui "Il punto della vista" al Palazzo Reale di Milano, una mostra personale all'Almagit di Ravenna, la collettive "Profondità Anomale" presso la galleria Bruna Soletti di Milano, "Versus V" presso l'ex lanificio Bona di Carignano, "colSale" alla galleria In Arco di Torino, "XS" presso la galleria San Salvatore di Modena, "Illuminare" con l'Officina delle Arti di Reggio Emilia, "Calice Ligure città aperta", "L'immagine reincantata" e Intersezioni 6 + 6" alla Fusion Art Gallery.

Inaugurazione: venerdì 11 maggio 2007 dalle 19 alle 23

Fusion Art Gallery
Piazza Peyron 9g - Torino
Orari: martedi', giovedi' e venerdi' 16.30-19.30 o su appuntamento
Ingresso gratuito

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