Attraverso la non consueta tecnica della pittura con l'areografo, l'artista traccia il suo Iter personale, ponendo al centro della ricerca il corpo umano e la comunicazione.
Iter
Verrà inaugurata venerdì 11 maggio la mostra personale di Sonia Floris dal titolo Iter.Attraverso la non consueta tecnica della pittura con l’areografo, Sonia Floris traccia il suo Iter personale, ponendo al centro della ricerca il corpo umano e la comunicazione. Sancta sanctorum delle emozioni, di volta in volta ambiguo oggetto del desiderio e tempio da onorare o distruggere, il corpo dipinto assume molteplici significati, lineamenti forti e ben definiti, evidenzia i contrasti e gli opposti della vita: bene e male, tentazione e repulsione in un gioco di linee nette dove il bianco e il nero tracciano i confini, relegando il grigio e le sfumature in secondo piano, come in un limbo.
La sua opera palesa molteplici influenze che vanno dal gusto per la grafica e l’illustrazione fino all’amore per i materiali e certa pittura materica. Nei lavori eseguiti con l’areografo metafisica e surrealismo si sposano con simboli e geometrie capaci di definire gli spazi e i tempi narrativi, di racchiudere significati personali e profondi che l’artista lascia appena intravedere e dove il corpo femminile è elemento portante della narrazione.
Sonia Floris è cosmopolita, l’esperienza maturata in America fa emergere elementi della cultura africana, della street art, della performance vissuta come momento artistico fondamentale, come processo dinamico da condividere con un pubblico chiamato in causa e mai solo spettatore passivo.
Da qui deriva il suo spiccato interesse verso il corpo inteso come oggetto/soggetto narrante, come tela su cui raccontare storie, visioni e allegorie con la certezza di un forte impatto su chi osserva.
La passione per la body painting non si limita all’aspetto spettacolare e alla mera applicazione della tecnica, bensì ad un’indagine sulla persona scelta per la performance e lo studio attento per una creazione che sia frutto di mediazione tra la sensibilità dell’artista ma anche delle caratteristiche espressive dei modelli.
Una strada ancora in salita in Italia per questa forma d’arte, ostacolata spesso da pregiudizi e polemiche ma che è capace di suscitare emozioni quasi primitive e risvegliare un richiamo ancestrale verso la forma e la decorazione rituale del corpo che l’uomo moderno ha imprigionato sotto stratigrafie di regole e convenzioni.
Proprio con la semplicità di un gesto compiuto con un significato preciso e riconoscibile Sonia dipinge i corpi e sui corpi, tracciando un iter personale, fatto di suggestioni e richiami al quotidiano, scava nel profondo dell’anima in cerca della soluzione al mistero partendo dalla superficie. Oscar Wilde diceva che “non c’è niente di più profondo della nostra epidermide”.
(Giacomo Pisano)
Note biografiche
Sonia Floris, cagliaritana, è nata nel 1966. Dopo gli studi in grafica, comunicazione visiva e aerografia a San Diego (California), nel 1990 rientra in Sardegna. Dal 1995 lavora come grafico pubblicitario e aerografista free lance, dedicandosi contemporaneamente alla pittura e al
body painting.
Ufficio stampa:
Giacomo Pisano
e-mail: pisano.giacomo@libero.it
Inaugurazione: venerdi' 11 maggio 2007 alle 18.30
Chiesa Monumentale di Santa Chiara
Scalette Santa Chiara - Cagliari
Ingresso libero