Fiera di Bolzano
Bolzano
piazza Fiera, 1
0471 516210 FAX 0471 516220
WEB
kunStart 2007
dal 9/5/2007 al 12/5/2007
orario 11-20
WEB
Segnalato da

Ufficio Stampa Qualiword




 
calendario eventi  :: 




9/5/2007

kunStart 2007

Fiera di Bolzano, Bolzano

4a Fiera Internazionale dell'Arte Moderna e Contemporanea. Opere d'arte proposte da 60 fra le piu' note gallerie italiane e straniere con presenze di spicco da una decina di Paesi. La fiera punta su gallerie e artisti giovani ma gia' quotati, che oggi costano poco ma che domani potrebbero valere tantissimo, con una sezione ad hoc - denominata "Break Point".


comunicato stampa

4a Fiera Internazionale dell'Arte Moderna e Contemporanea

Una misteriosa e sorridente pin-up a cavallo di un sornione orso polare. È questa l’immagine simbolo di Kunstart, la fiera internazionale dell’arte moderna e contemporanea di Bolzano. A cosa alluda realmente non è chiaro, ma di certo trasmette un’idea di freschezza sbarazzina, tanto più adesso che ha abbandonato il cappottino invernale dell’anno passato, mentre l’orso si ritrova addirittura bardato di fiori. Sì, perchè da quest’anno Kunstart si trasferisce nel periodo caldo, in modo da posizionarsi con migliore strategia nell’affollato mercato di riferimento, ma anche per avvicinarsi alla tanto auspicata coincidenza con Manifesta 7, la più importante biennale d’arte internazionale che il prossimo anno si terrà proprio nella nostra regione, richiamando un nutrito pubblico di collezionisti, appassionati e addetti ai lavori.

A Kunstart, nel weekend dall’11 al 13 maggio, si troveranno le opere d’arte messe in vendita da 60 fra le più note gallerie italiane e mondiali, con presenze di spicco da una decina di Paesi da ogni angolo del globo: Stati Uniti, Gran Bretagna, Messico, Cina, Francia, Spagna, Olanda e Polonia. Senza dimenticare naturalmente le più vicine Germania ed Austria, con addirittura 9 gallerie dalla sola Vienna. Fra i primi settori a conoscere la globalizzazione, l’arte è del resto sempre più un affare a tutto tondo. Per il nuovo corso, sostenuto da Fiera Bolzano con coraggiosi investimenti e una promozione che ha portato il marchio di Bolzano in tutto il mondo, Kunstart pare sposare l’idea di puntare su gallerie e artisti giovani ma già quotati, che oggi costano poco ma che domani potrebbero valere tantissimo, con una sezione ad hoc – denominata “Break Point” – che promette di ampliarsi ulteriormente dall’anno prossimo, quando verrà istituito un apposito comitato consultivo di esperti.

Una fiera sempre più importante e prestigiosa, insomma, che invita tutti a sentirla come un motivo di incontro da vivere con partecipazione ed entusiasmo. Anche grazie alla sua posizione geografica, sulla linea direttrice che collega l’Italia al nord Europa, era prevedibile che Bolzano diventasse un crocevia privilegiato per il settore a cavallo dell’area mediterranea e di quella mitteleuropea, ma non era affatto scontato che riuscisse ad introdurre un’aria tanto internazionale in una realtà dimensionata come la nostra. Quali, dunque, i motivi di un simile exploit? Innanzitutto Bolzano tanto provinciale non è, se è vero che un’inchiesta di Panorama l’ha definita come “la città più cool d’Italia” e si ritrova ad essere addirittura candidata a capitale culturale europea. Un dato curioso ma affatto campato per aria: nelle classifiche ISTAT sono proprio i bolzanini ad eccellere per fruizione di cultura, godendo del primato italiano per frequentazione di esposizioni, mostre e musei. In questo scenario effervescente, favorito dagli investimenti dell’amministrazione pubblica in strutture nuove e vivaci come l’avveniristico Museion (che progettato da un rinomato studio berlinese si prepara ad arricchire la città come un grande balocco di vetro trasparente), cresce una nuova generazione di artisti, di appassionati e, insieme, di grandi collezionisti.

Giovani imprenditori, per lo più, che incoraggiano la crescita di Kunstart invitandola ad emulare senza complessi le fiere più qualitative del panorama mondiale, come Basilea, Londra, New York. Non può infatti mancare, come ovvio, anche un importante e fondamentale risvolto economico: l’arte è oggi un autentico affare, che movimenta enormi somme di denaro. I rendimenti sono talora superiori a quelli del mercato azionario e immobiliare, senza contare che le opere d’arte non figurano nella dichiarazione dei redditi e non vengono periodicamente tassate. Ecco uno dei motivi che spiegano il boom, tuttora in corso, delle fiere d’arte. Ma anche il successo del tutto particolare della piazza altoatesina. Che a tradizioni culturali che appaiono ad un tempo estremamente radicate e naturalmente aperte al mondo accompagna una indubbia solidità economica. C’è da attendersi che la concomitanza della prossima Kunstart con l’inaugurazione di Manifesta ne segnerà irrimediabilmente il destino. Innanzitutto lanciandola definitivamente nell’Olimpo delle Fiere internazionali, ovvero di quelle capaci di richiamare il circuito dei collezionisti più avvertiti. Ma anche portandola a puntare sull’arte più giovane e contemporanea. Quella che è forse meno decifrabile, in termini tanto culturali quanto economici; ma che tutto sommato meglio corrisponde alle aspirazioni di un settore in cui è ancora il “fiuto” dell’investitore quello che conta davvero. E in cui scommettere su qualcosa che oggi vale poco o nulla può significare, domani, disporre di un autentico patrimonio. Ma Kunstart è anche un appuntamento glamour, che richiama tutti “quelli che contano” soprattutto con il suo tradizionale vernissage inaugurale.

La novità è che quest’anno l’anteprima notturna si arricchirà di una più esclusiva cena di gala, per un ristretto numero di invitati-sponsor. E un dato interessante è proprio questo: pare che la manifestazione stia riuscendo ad incoraggiare un accresciuto mecenatismo privato a suo sostegno, con diverse aziende interessate a legare la propria immagine all’evento. Forse perchè chi possiede lo stigma dell’arte incide oggi sugli atteggiamenti sociali che condizionano i consumi di beni materiali in una misura assai superiore ad altre strategie di comunicazione, legittimando immagini positive, di solidità e di dinamismo, intimamente legate alla contemporaneità e dunque al passo coi tempi.

Londra e New York l’hanno ormai dimostrato: investire nell’arte e nella cultura è un progetto vincente, che aiuta le giovani generazioni a competere in ogni settore. Perché conoscere l’arte contemporanea significa padroneggiare le tendenze e dunque lo spirito del proprio tempo, così come conoscere l’inglese significa padroneggiarne il linguaggio. Tanto più in un momento in cui l’arte diventa sempre più alla portata di tutti. Gli esperti parlano di una piramide la cui punta si va allargando a tal punto da coincidere con la sua stessa base: non è più il momento in cui sono solo pochi ricchi, nobili o industriali, a contendersi le opere dei migliori artisti; ma è piuttosto quello in cui chiunque può lanciarsi in un investimento anche modesto, godendone la vista o il piacere culturale tutti i giorni ma insieme misurandone profitti economici costanti e talora improvvisi. Così a detta degli organizzatori, naturalmente, ma anche delle tante gallerie d’arte locali e internazionali presenti, che sono del resto costrette a correre da una fiera all’altra per tenere anch’esse il passo con il fermento di un mercato dal boom inarrestabile: non vale forse la pena di approfondirne i motivi?

Per tutti gli interessati l’appuntamento è nei padiglioni della Fiera Bolzano, fino a domenica 13, dalle ore 11.00 alle ore 20.00.

Ufficio Stampa Qualiword
piazza Fiera, 1, 39100 Bolzano tel 0471 516210, fax 0471 516220 e-mail info@qualiword.it

Vernissage giovedì 10 maggio ore 18

kunStart 07 Fiera Bolzano / Messe Bozen / Fair Bolzano
Piazza Fiera, 1 / Messeplatz, 1 / I 39100 Bolzano - Bozen
Ingresso € 10,00

IN ARCHIVIO [10]
Arredo 2012
dal 16/3/2012 al 24/3/2012

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede