Museo Civico di Villa Paolina Bonaparte
Viareggio (LU)
via Machiavelli, 2
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La follia nell’opera di Lorenzo Viani
dal 3/8/2001 al 28/10/2001

Segnalato da

rosi




 
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3/8/2001

La follia nell’opera di Lorenzo Viani

Museo Civico di Villa Paolina Bonaparte, Viareggio (LU)

Il percorso espostivo e' composto da novanta opere che, raccolte nell’intera produzione dell’artista viareggino, compongono un nucleo significativo della raffigurazione di quei soggetti e di quei luoghi tema stesso della mostra. Fra queste citiamo, e i titoli gia' sono un simbolo: L’ossesso, Lazzaro di Rojo, Il Dittatore, Il folle, Vecchio marinaio, Il filosofo: opera dalla sottile bellezza che rappresenta la figura malinconica di un giovane filosofo, ed ancora Zia e nipote, Le vedove del mare, Lo stupro, Tedio pomeridiano, La visita, Clinica all’aperto; Il gobbo e Viareggio in maschera: l’immancabile figura di Peritucco, uno dei personaggi perduti della Viareggio di inizio secolo e molto spesso rappresentata dal Viani, e' qui circondata dalle immagini e dai colori del carnevale.


comunicato stampa

Ai confini della mente

In linea di continuità con l’antologica realizzata lo scorso anno dal Palazzo Mediceo di Seravezza, che ha dato alla figura di Viani un importante riconoscimento nazionale, la rassegna di Viareggio si propone di indagare nell’opera dell’artista viareggino una tematica specifica: quella dei luoghi e dei confini della mente umana.

La mostra è realizzata dal Comune di Viareggio, con il patrocino del Ministero per i Beni e le attività culturali e della Provincia di Lucca. Ed è curata da Enrico Dei e Gianfranco Bruno, coadiuvati da un comitato scientifico composto da: Cesare Garboli, Marcello Ciccuto, Umerto Sereni, Francesco Bergamini, Glauco Borella, Stefano Bucciarelli, Ettore Rotelli. Novanta le opere esposte, fra cui dieci inediti e un piccolo nucleo di importanti disegni.

AI CONFINI DELLA MENTE. LA FOLLIA NELL’OPERA DI LORENZO VIANI
Il senso tragico della vita, della morte e del disagio umano che Edward Munch esprime nel famoso dipinto Il grido, opera simbolo dell’ espressionismo, sono il manifesto di una condizione umana rappresentata con totale drammaticità.

Lorenzo Viani, maestro italiano espressionista, pure raffigurò con forte tragicità quei sentimenti che negano all’uomo il normale scorrere di un’ esistenza. In molte delle sue opere, le figure e i luoghi rappresentati sono i luoghi della miseria, dell’inettitudine, della follia e del disagio mentale. Come pochissimi altri autori egli seppe donare però una nota di grande poesia a queste figure poste ai confini di una possibile società.

Il personale simbolismo vianesco relativo alla follia e ai luoghi nei quali la mente umana si perde, sono oggetto di questa ampia mostra, che accoglie immagini ben conosciute a fianco di rarità e inediti di rilevanza assoluta, suddivisi in sezioni tematiche capaci di illustrare le fasi salienti di un percorso artistico quasi integralmente improntato ad una mitologia - così pittorica come letteraria - della deviazione e dell’alterità. Sin dalle origini del suo operare, si vede Viani riferirsi ad un’idea di rappresentabilità della follia: un universo che si nasconde o si annulla ma che Viani ama e ben conosce, poiché subendone il fascino ne trae soggetto per la sua arte popolata da figure umane deformi o stravolte, animalizzate, escluse o perdute.

Una incredibile quanto toccante galleria di personaggi caratterizzati dal negativo dell’alienazione consentirà di aprire una riflessione sul male originario di tutto un secolo inquinato dalla perdita di un’attitudine lineare delle cose. Di qui, anche, scaturisce il rovesciamento della visione o percezione normale degli eventi, per cui va giustamente nota l’arte di Lorenzo Viani, e pure quel procedere per tempeste verbali che caratterizza l ’opera sua letteraria persino nei contatti con un altro grande frequentatore del tema della pazzia, Enrico Pea.

In questo contesto verranno individuati alcuni nuclei portanti dalla mostra da un punto di vista tematico: la deformazione della figura umana, la morte come liberazione dalle costrizioni del mondo, la delirante condizione di visionarietà che altera il rapporto di conoscenza diretta della realtà, la guerra come forma universale della follia, l’esclusione sociale come scintilla del delirio individuale.

Se poi, come scrive Viani: "la pazzia è la terra sterminata che ferma anche le saette", la mostra metterà in scena doverosamente i luoghi di manifestazione della devianza (manicomi, cliniche, carceri, rifugi, lande solitarie, etc.), che costituiscono altro momento assai omogeneo entro il percorso della pittura vianesca. In questa circostanza sarà possibile allargare il discorso interpretativo alla coerenza di Viani artista col versante culturalmente segnato dalla vena del più nostrano Espressionismo. L ’idea di un convegno che si svolgerà a settembre, legato a questo fenomeno si intende perciò quale tentativo di fissare finalmente la partita di dare e avere tra Viani e una delle correnti, uno dei movimenti intellettualmente più vivaci del XX secolo (talché vari studiosi potrebbero raccogliersi attorno alla prospettiva di una lavoro su Lorenzo Viani e l’Espressionismo in Italia).

Il percorso espostivo è composto da novanta opere che, raccolte nell’intera produzione dell’artista viareggino, compongono un nucleo significativo della raffigurazione di quei soggetti e di quei luoghi tema stesso della mostra. Fra queste citiamo, e i titoli già sono un simbolo: L’ossesso, Lazzaro di Rojo, Il Dittatore, Il folle, Vecchio marinaio, Il filosofo: opera dalla sottile bellezza che rappresenta la figura malinconica di un giovane filosofo, ed ancora Zia e nipote, Le vedove del mare, Lo stupro, Tedio pomeridiano, La visita, Clinica all’aperto; Il gobbo e Viareggio in maschera: l’immancabile figura di Peritucco, uno dei personaggi perduti della Viareggio di inizio secolo e molto spesso rappresentata dal Viani, è qui circondata dalle immagini e dai colori del carnevale. Il carnevale è uno dei simboli di Viareggio e al tempo stesso rappresenta il desiderio di tutti noi di travestrirsi, di usare una maschera, non essere più sé stessi e immergersi nella follia per un giorno.

Alla mostra, seguirà nel mese di settembre un convegno sullo stesso tema.

Inaugurazione sabato 4 agosto alle ore 18.00

Orario: fino al 16 settembre 17.00 - 24.00; dal 17 settembre 16.00 - 20.00; chiuso il lunedì

Ingresso: L.8.000, ridotto L.5000

Informazioni: 0584-966860 uff. Cultura Comune di Viareggio
e-mail: viani-aiconfinidellamente@katamail.com

Palazzo Paolina
Via Machiavelli 2, Viareggio

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