Il percorso espostivo e' composto da novanta opere che, raccolte nell’intera produzione dell’artista viareggino, compongono un nucleo significativo della raffigurazione di quei soggetti e di quei luoghi tema stesso della mostra. Fra queste citiamo, e i titoli gia' sono un simbolo: L’ossesso, Lazzaro di Rojo, Il Dittatore, Il folle, Vecchio marinaio, Il filosofo: opera dalla sottile bellezza che rappresenta la figura malinconica di un giovane filosofo, ed ancora Zia e nipote, Le vedove del mare, Lo stupro, Tedio pomeridiano, La visita, Clinica all’aperto; Il gobbo e Viareggio in maschera: l’immancabile figura di Peritucco, uno dei personaggi perduti della Viareggio di inizio secolo e molto spesso rappresentata dal Viani, e' qui circondata dalle immagini e dai colori del carnevale.
Ai confini della mente
In linea di continuità con l’antologica realizzata lo scorso anno dal
Palazzo Mediceo di Seravezza, che ha dato alla figura di Viani un importante
riconoscimento nazionale, la rassegna di Viareggio si propone di indagare
nell’opera dell’artista viareggino una tematica specifica: quella dei luoghi
e dei confini della mente umana.
La mostra è realizzata dal Comune di Viareggio, con il patrocino del
Ministero per i Beni e le attività culturali e della Provincia di Lucca. Ed
è curata da Enrico Dei e Gianfranco Bruno, coadiuvati da un comitato
scientifico composto da: Cesare Garboli, Marcello Ciccuto, Umerto Sereni,
Francesco Bergamini, Glauco Borella, Stefano Bucciarelli, Ettore Rotelli.
Novanta le opere esposte, fra cui dieci inediti e un piccolo nucleo di
importanti disegni.
AI CONFINI DELLA MENTE. LA FOLLIA NELL’OPERA DI LORENZO VIANI
Il senso tragico della vita, della morte e del disagio umano che Edward
Munch esprime nel famoso dipinto Il grido, opera simbolo dell’
espressionismo, sono il manifesto di una condizione umana rappresentata con
totale drammaticità .
Lorenzo Viani, maestro italiano espressionista, pure raffigurò con forte
tragicità quei sentimenti che negano all’uomo il normale scorrere di un’
esistenza. In molte delle sue opere, le figure e i luoghi rappresentati sono
i luoghi della miseria, dell’inettitudine, della follia e del disagio
mentale. Come pochissimi altri autori egli seppe donare però una nota di
grande poesia a queste figure poste ai confini di una possibile società .
Il personale simbolismo vianesco relativo alla follia e ai luoghi nei quali
la mente umana si perde, sono oggetto di questa ampia mostra, che accoglie
immagini ben conosciute a fianco di rarità e inediti di rilevanza assoluta,
suddivisi in sezioni tematiche capaci di illustrare le fasi salienti di un
percorso artistico quasi integralmente improntato ad una mitologia - così
pittorica come letteraria - della deviazione e dell’alterità .
Sin dalle origini del suo operare, si vede Viani riferirsi ad un’idea di
rappresentabilità della follia: un universo che si nasconde o si annulla ma
che Viani ama e ben conosce, poiché subendone il fascino ne trae soggetto
per la sua arte popolata da figure umane deformi o stravolte, animalizzate,
escluse o perdute.
Una incredibile quanto toccante galleria di personaggi caratterizzati dal
negativo dell’alienazione consentirà di aprire una riflessione sul male
originario di tutto un secolo inquinato dalla perdita di un’attitudine
lineare delle cose. Di qui, anche, scaturisce il rovesciamento della visione
o percezione normale degli eventi, per cui va giustamente nota l’arte di
Lorenzo Viani, e pure quel procedere per tempeste verbali che caratterizza l
’opera sua letteraria persino nei contatti con un altro grande frequentatore
del tema della pazzia, Enrico Pea.
In questo contesto verranno individuati alcuni nuclei portanti dalla mostra
da un punto di vista tematico: la deformazione della figura umana, la morte
come liberazione dalle costrizioni del mondo, la delirante condizione di
visionarietà che altera il rapporto di conoscenza diretta della realtà , la
guerra come forma universale della follia, l’esclusione sociale come
scintilla del delirio individuale.
Se poi, come scrive Viani: "la pazzia è la terra sterminata che ferma anche
le saette", la mostra metterà in scena doverosamente i luoghi di
manifestazione della devianza (manicomi, cliniche, carceri, rifugi, lande
solitarie, etc.), che costituiscono altro momento assai omogeneo entro il
percorso della pittura vianesca. In questa circostanza sarà possibile
allargare il discorso interpretativo alla coerenza di Viani artista col
versante culturalmente segnato dalla vena del più nostrano Espressionismo. L
’idea di un convegno che si svolgerà a settembre, legato a questo fenomeno
si intende perciò quale tentativo di fissare finalmente la partita di dare e
avere tra Viani e una delle correnti, uno dei movimenti intellettualmente
più vivaci del XX secolo (talché vari studiosi potrebbero raccogliersi
attorno alla prospettiva di una lavoro su Lorenzo Viani e l’Espressionismo
in Italia).
Il percorso espostivo è composto da novanta opere che, raccolte nell’intera
produzione dell’artista viareggino, compongono un nucleo significativo della
raffigurazione di quei soggetti e di quei luoghi tema stesso della mostra.
Fra queste citiamo, e i titoli già sono un simbolo: L’ossesso, Lazzaro di
Rojo, Il Dittatore, Il folle, Vecchio marinaio, Il filosofo: opera dalla
sottile bellezza che rappresenta la figura malinconica di un giovane
filosofo, ed ancora Zia e nipote, Le vedove del mare, Lo stupro, Tedio
pomeridiano, La visita, Clinica all’aperto; Il gobbo e Viareggio in
maschera: l’immancabile figura di Peritucco, uno dei personaggi perduti
della Viareggio di inizio secolo e molto spesso rappresentata dal Viani, è
qui circondata dalle immagini e dai colori del carnevale. Il carnevale è uno
dei simboli di Viareggio e al tempo stesso rappresenta il desiderio di tutti
noi di travestrirsi, di usare una maschera, non essere più sé stessi e
immergersi nella follia per un giorno.
Alla mostra, seguirà nel mese di settembre un convegno sullo stesso tema.
Inaugurazione sabato 4 agosto alle ore 18.00
Orario: fino al 16 settembre 17.00 - 24.00; dal 17 settembre 16.00 - 20.00;
chiuso il lunedì
Ingresso: L.8.000, ridotto L.5000
Informazioni: 0584-966860 uff. Cultura Comune di Viareggio
e-mail: viani-aiconfinidellamente@katamail.com
Palazzo Paolina
Via Machiavelli 2, Viareggio