In mostra opere su carta e disegni realizzati nel 2006, oltre ad alcune sculture realizzate in cartone immerso nell'inchiostro di china, anch'esse concepite in relazione al disegno e rappresentanti modelli architettonici senza finalita'.
Saturi
Sabato 12 Maggio presso la Galleria Gianluca Collica si inaugura la mostra di Carlo Guaita dal titolo Saturi. Saranno esposte opere eseguite nel 2006/2007. Per l'occasione sarà presentato, inoltre, il catalogo Storia Naturale, edito da Gli Ori, con testi critici di Giovanni Iovane, Mauro Panzera e Alessandro Sarri.
Il catalogo raccoglie un nucleo di opere su carta e disegni realizzati nel 2006, alcuni dei quali esposti nella mostra; lavori basati su un concetto di auto-generazione dell'immagine creata da processi e procedimenti formanti.
Vengono esposte inoltre alcune sculture realizzate in cartone immerso nell'inchiostro di china, anch'esse concepite in relazione al disegno e rappresentanti modelli architettonici senza finalità. La base su cui sono esposti è al contempo scatola-contenitore e rimanda a una relazione tra il vuoto e il pieno.
Carlo Guaita presenta inoltre alcune recenti opere su tela della serie liquidi 'in stretta relazione con gli altri lavori.
Scrive Giovanni Iovane nel saggio introduttivo al catalogo Storia Naturale sul lavoro di Guaita: “Depurata dalle fantasticherie utopistiche del modernismo, l’opera torna ad essere l’oggetto naturale della propria presentazione.
Attraverso gesti e tecniche, e dunque attraverso una procedura ben definita, lascia che l’immagine si formi da sola, per autogenerazione; come un paesaggio naturale che “non ha figura”.
Sospensione del giudizio o meglio dell’intenzione non sono però i sintomi di una generalissima sfiducia o disillusione quanto segni di una prova, di una ricerca dell’origine.
L’utilizzo di bibliografie scientifiche illuministiche, il gusto per il libro e per la procedura archivistica divengono strumenti estetici di conservazione di ciò che sfugge all’affermazione e all’analisi.
L’enciclopedismo di Guaita non si traduce in immagini, metafore e figure. Si presenta come uno strumento straniante, un congegno ad orologeria che non dà l’ora esatta”.
Scrive Mauro Panzera nel catalogo: “Nel mondo creativo di Guaita si direbbe che i quadri sono la formulazione allo stato di massima purezza della sua poetica, laddove i numerosi libri che non può non comporre costituiscono il momento della autocomprensione dispiegata del suo proprio procedere. E’ esattamente qui che l’immane tema della natura si ripropone, e con esso i modi della sua assunzione nella riflessione artistica: ed ecco allora ricomparire la griglia, come elenchi, bibliografie, come natura sollevata al piano della coscienza interpretante.Nei quadri l’esperire si purifica, si sottrae, si direbbe, al tempo, per offrirsi alla visione spaziale; ma il tempo riguadagna centralità se si vuol recuperare la trasparenza che è qualità primaria del fare”.
Galleria Gianluca Collica
Via A. di Sangiuliano 219-221 - Catania
Ingresso libero