Palazzo della Vicaria
Trapani
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Antonello Incagnone
dal 13/5/2007 al 24/5/2007

Segnalato da

Antonino Incagnone




 
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13/5/2007

Antonello Incagnone

Palazzo della Vicaria, Trapani

In questa sua prima personale, frutto di due anni di ricerca sul mosso, l'artista raccoglie una trentina di immagini dedicate al mondo magico della danza contemporanea. Colpisce la sua abilita' nel sintetizzare, negli scatti, l'"anima" piu' recondita e insieme visibile del sottile rapporto tra luce, corpo e movimento. A cura di Antonella Ruggirello.


comunicato stampa

Moto d'aria

A cura di: Antonella Ruggirello

"Il sistema analogico dello spettacolo sconvolge lo spazio chiuso: per mezzo di analogie vastissime questo stile orchestrale, nello stesso tempo policromo, polifonico e polimorfo, può abbracciare la vita della materia".
G. Severini

Antonello ha cominciato come musicista (percussioni e sax alto). Si è poi occupato di pittura e scultura "sperimentando tecniche pittoriche inusuali e realizzando composizioni tridimensionali con "materiali di recupero". I suoi interessi si sono rivolti, negli ultimi dieci anni, alla registrazione live di concerti, a iniziative di teatro collaborando con varie associazioni e artisti, alla grafica ed alla fotografia.

Recenti sono le copertine e reportage di alcuni numeri della La Sicilia Ritrovata, (bimestrale della Giuffrè editore Trapani) mentre sue fotografie sono state pubblicate dalle riviste Musculus d'assalto, di Venerdì e Impresa Sicilia.

A dicembre 2006, con gli scritti di Antonella Ruggirello, è stato stampato dalla Fisac di Trapani il libretto ...in particolare Trapani omaggio alla sua città.

Sempre in collaborazione con A. Ruggirello ha realizzato le copertine dei libri del Prof. Francesco Mercadante Il soffio della grande madre (Edarc edizioni Firenze) e Assenza narrante (Bonanno editore Catania), mentre hanno appena finito di girare il film "tutto è fin troppo chiaro" per l'Associazione Amici della Musica Trapani.

Nel 2005 ha esposto con il pittore Pietro Barbera e nel 2006, per Telethon, ha elaborato una mostra virtuale con i fotografi trapanesi G. de Stefano e M. Fundarò.

In questa sua prima personale, frutto di due anni di ricerca sul mosso, raccoglie una trentina di immagini dedicate al mondo magico della danza contemporanea che riprendono danzatrici della Compagnia Moto Armonico, della Scuola Arabesque, dell'Associazione Liacos e della Trisha Brown Company. Colpisce l'abilità di Antonello di sintetizzare, nei suoi scatti, l'"anima" più recondita e insieme visibile del sottile rapporto tra luce, corpo e movimento.

Moto d'Aria, questo il titolo della mostra, condensa un insieme di fotogrammi che, più che fermare i corpi ne seguono le tracce, proiettandoli in un moto infinito perpetuo, quasi a seguire il flusso molecolare di uno spazio non finito.

La mostra è stata progettata dalla curatrice, Antonella Ruggirello, come installazione e prevede oltre alle stampe (inkjet e sublimazione su forex) di medio/grandi dimensioni (fino a 110x180) live performance di danza-arte laddove il movimento diverrà colore su tela tracciando il percorso coreutico. A caratterizzare ulteriormente il tema intervengono anche parole recitate, scritte dalla stessa curatrice, e note live del Maestro Armando Calabrese nonchè videoproiezioni.

"Una coppia nella vita e nell'arte. Un'unione a tutto tondo. È ciò che si può senz'altro dire di Antonella Ruggirello e Antonello Incagnone, sodali, coniugi e compagni d'arte da più decenni" (S. Mugno La Sicilia 10/2/2007).


Dalle note del catalogo della mostra:

Il Moto dell'Aria si fa forma
La materia dell'universo si genera e perisce nel perpetuo movimento delle particelle infinite delle cose. In tale generazione e corrosione dell'eterno moto, l'aria infinita da forma all'esistente. Nel movimento della danza, si riscontra l'armonia perenne che si autogenera definendosi nella creazione di forme e soggetti.

L'occhio meccanico segue il flusso di particelle in movimento fissandole in forme reali tra iconografie del "già prodotto" e proiezioni aperte nello spazio-tempo per superare le barriera delle apparenze ed entrare nel profondo della realtà. Il semplice guardare viene superato per diventare un sentire l'energia primigenia, per entrare nel mondo della iper-visibilità, nel mistero delle cose.

Dalle armoniose spirali d'aria, da traiettorie di moto perpendicolare ed obliquo emergono, come proiezioni visive che arrivano da lontano le donne, generatrici di vita. E così come il movimento perpetuo originario genera il mondo, la donna, grande centro vitale genera "Noi", all'unisono con l'armonia dell'universo.

Le giovani donne seguono l'influsso dell'energia vitale disegnando percorsi morbidi, fluttuanti, rettilinei, saettanti come note armoniche e dissonanti in un mondo che non c'è, ma che si sente di immaginare attraverso i tratti di visi, di corpi che prendono consistenza nel moto, nella luce, nei flash dell'occhio uomo-macchina.

Donne vibrano nelle vesti colorate
Donne guardano, si immergono nello spazio generato
Donne attraversano linee reali, irreali, assenti-presenti

I corpi delle donne si vestono di senso, nella direzione della creazione
Il corpo si fa anima, disegnato dalla particella di luce, di moto, di energia infinita
Il corpo liberandosi dai segni del "consumo" diventa energia pira: amore-attrazione tra le cose
L'iconografia del corpo femminile si trasfigura nel concetto di moto, indicando le traiettorie della vita
Microcosmo femminile, dove il mediatico più spavaldo, scompare nei giochi delle armonie naturali
(Antonella Ruggirello)

Palazzo della Vicaria
Via S. Francesco - Trapani
Ingresso libero

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